(g.l.) Pronta ai nastri di partenza la XII edizione di “Trieste mosaico di culture”, un percorso turistico-culturale con visite guidate in esterni ed ambiti museali, conferenze, arte, storia, musica, letteratura, degustazioni… e la poesia di Claudio Grisancich. L’iniziativa è come sempre organizzata dall’attivissima Associazione culturale Altamarea, presieduta da Rina Anna Rusconi. Proprio oggi, 28 novembre, l’anteprima con “Le irriverenti”, I volti femminili delle grandi rivoluzioni di Elena Vesnaver e le illustrazioni di Francesco Colafella (Lisciani Libri). La conferenza si terrà allo storico Caffè Tommaseo, alle 17, con ingresso libero.

Rina Anna Rusconi

Le irriverenti – Sono 32 le donne scelte da Elena Vesnaver per raccontare, con il suo ultimo libro, un’altra verità, quella di un mondo al femminile in grado di segnare nuove strade. Le protagoniste hanno seguito senza indugi le loro intuizioni riuscendo a trasformare una idea inconsueta in un moto creativo di successo. Le “irriverenti” di Elena Vesnaver provengono da ambienti di vita e di lavoro diversissimi, alcune sono famose come Matilde Serao o Marlene Dietrich, altre sconosciute come Helene Hulik. Ma anche se le loro storie si colorano di sfumature diverse, c’è però un fil rouge che le accomuna: scegliendo di camminare controcorrente hanno trasformato la loro vita in un paesaggio inconsueto che profuma di libertà. Un libro che vale la pena di leggere e da cui, donne di ogni stagione, possono trarre ispirazione. Alla presenza dell’autrice, intervento critico di Marina Silvestri, giornalista e scrittrice, con presentazione della stessa Rina Anna Rusconi. La poesia di Claudio Grisancich scelta per questo evento ha tra i protagonisti una “irriverente” triestina per eccellenza: Anita Pittoni e, forse chissà, anche l’anima inafferrabile di Trieste.

Un triste fenomeno – Appena pochi giorni fa, il 25 novembre, ricorreva la giornata dedicata al femminile sofferente, a quel fenomeno, purtroppo attualissimo, che non cessa di registrare un incremento della violenza nei confronti delle donne e che, nel XXI secolo, si pensava potesse essere ridotto ai minimi termini. La realtà però è ben diversa, la società sembra si nutra di un imbarbarimento dei costumi e di una perdita di valori che produce una mancanza di empatia a dir poco disarmante. Ecco che queste ricorrenze diventano necessarie perché pongono fortemente l’accento sul dilagare dell’ oscurità nell’animo umano. In un quadro così poco edificante libri come “Le Irriverenti” di Elena Vesnaver sono un’ occasione imperdibile per parlare anche e soprattutto di un femminile vincente, controcorrente, di personalità decise in grado di rompere gli schemi e di ribaltare gli esiti di un futuro già scritto.

Il libro.

L’anteprima – L’appuntamento odierno, come si diceva, è l’anteprima di “Trieste Mosaico di Culture 2022”: dalla settimana successiva inizia l’avventura di questa nuova edizione, la dodicesima, che alternerà, nel corso dei mesi, visite guidate in esterno a visite museali, itinerari insoliti e a tema, presentazioni di libri e molto altro ancora. Da un lato, come di consueto, verrà messa in primo piano la forte valenza culturale per Trieste delle comunità storiche, dall’altro ci sarà una proposta insolita dedicata interamente alla poesia di Claudio Grisancich. Di volta in volta, i vari eventi saranno preceduti e quindi presentati da alcune delle liriche più incisive tratte dalla raccolta “Gente mia” edita da Hammerle Editori in Trieste nel 2019. L’idea è sottolineare alcuni aspetti della triestinità con “una passeggiata” tra le parole, un modo insolito e assolutamente suggestivo di delineare, attraverso un mare di versi, quel profilo unico e irripetibile che rende Trieste immediatamente riconoscibile. Perché Trieste è proprio la poesia di Claudio Grisancich.

Le visite guidate – La formula è quella ormai consolidata di passeggiate tematiche, dense di suggestioni, colori, musica, parole, un intreccio di storia e memoria. Trieste vista come un libro aperto le cui pagine scolpite nella pietra guideranno dentro la magia dei secoli passati. Immersi in una dimensione impalpabile, sospesi tra passato e presente, tra cielo e mare, sulle tracce di illustri protagonisti, alla scoperta di angoli incantevoli e storie inconsuete, di melodie balcaniche, slovene, mitteleuropee, klezmer, greche, ora struggenti ora frizzanti. Un‘occasione per trasformare la tradizione e la cultura del passato in una inesauribile fonte di ricchezza sempre attuale, moderna e stimolante.

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In copertina. il Canal Grande uno dei simboli di Trieste con la Chiesa di Sant’Antonio Nuovo e la cupola di San Spiridione, il tempio serbo-ortodosso; qui sopra, lo storico Caffè Tommaseo accanto alla Chiesa di San Nicolò dei Greci. Due immagini che testimoniano la convivenza nella città giuliana di più etnie e culture.

 

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