Quasi a siglare la conclusione del ciclo di prestigiosi seminari dal titolo “Orfeo & Psiche” del Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste, aperto dal grande compositore Salvatore Sciarrino e chiuso da Carlo Ventura, biologo molecolare, scienziato di fama internazionale, scopritore della “Sonocitologia”, domani, 31 maggio, alle ore 15.45, in sala Tartini, avrà luogo “Musica Ludens – ironia, humour, comicità nell’Arte dei Suoni”, lezione-concerto a cura di Marco Maria Tosolini. Il docente, con questa sua “Ultima Lectio magistralis” conclude un percorso accademico iniziato quarant’anni fa al Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia.
In servizio al “Tartini” dal 2006, Tosolini – musicologo e musicista, compositore, pluristrumentista, drammaturgo e regista – ha spesso realizzato iniziative volte a sperimentare forme di didattica avanzata grazie alla lungimiranza dell’Istituzione e dei direttori Massimo Parovel, Roberto Turrin e, ora, Sandro Torlontano. Momenti apicali del “Cursus docendi” al Conservatorio Tartini sono stati certamente “Il concerto che vorrei”, progetto realizzato in collaborazione con la sede Rai del Friuli Venezia Giulia, nel quale decine di allievi hanno condotto programmi radiofonici su argomenti musicali “pescati” nel ricco archivio della sede; e la collaborazione con l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi del Mibact – dove Tosolini è componente del Comitato di gestione – che ha aperto percorsi di alta formazione professionale per studenti. In arrivo inoltre un format televisivo a carattere didattico, Ilym – International Lessons for Young Musicians, con l’apporto di importanti personalità della scena musicale.
La lezione “Musica Ludens” vedrà la partecipazione di musicisti che attraverso le loro performances renderanno particolarmente ricca una “Lectio” articolata in due parti. La prima – più teorica – vedrà protagonisti con “camei” musicali Urban Debevec, Sergio Bernetti, Stefano Franco, Sonia Dorigo con Andrea Furlan impegnati in musiche di Ferrari Trecate, Berio, Bach, Offenbach. La seconda sarà in forma di concerto dove la “Music Academy Jazzfunk” composta da Tosolini stesso, con i musicisti Viezzi, Favot, Marcolina, Tomasetig ospiterà le esecuzioni di allievi quali Foti, Lana, Mitrevska, Pitacco, Araujo, Pandolfo, Siega, Basso. Le musiche di Parker, Davis, Duke, Hancock, Mingus, Stone, Zappa e Clarke avranno il “suono” e “light designing” di “Greatballsmusic” della “Lentini family” che, supportata dagli studenti Enrico Ciacchi, Matteo Fabris e Giacomo Foti, con straordinaria generosità, offrono gratuitamente la loro opera come omaggio ad una istituzione di eccellenza e al messaggio musicale nella sua bellezza.

Tanti all’Open Day
del “Tartini”

Maggio di musica al Conservatorio “Tartini” con l’Open Day, il tradizionale appuntamento di primavera nel quale le porte della storica istituzione triestina di Alta formazione musicale – fondata nel 1903, quindi al traguardo dei suoi 119 anni! – si aprono alla città, ai giovani e giovanissimi che stanno valutando di dedicarsi allo studio della musica, alle famiglie che li accompagnano ma anche, semplicemente, ai curiosi e agli appassionati, per uno sguardo alle aule nelle quali ci si cimenta per la prima volta, a tu per tu con uno strumento, ai luoghi dove la musica nasce e viene di giorno in giorno praticata dai più piccoli, da ragazze e ragazzi per i quali suonare o cantare diventerà uno stile di vita. Nel pomeriggio di venerdì (nella foto, Giovanni Aiello) sono stati tantissimi i giovani e le famiglie che hanno “bussato” alle porte del “Tartini”, per unirsi alle passeggiate musicali predisposte dai docenti e soprattutto dagli studenti del Conservatorio, che sono stati ciceroni attraverso i corridoi, le aule di studio, la scalinata di Palazzo Rittmeyer, la scintillante Aula magna e la spaziosa Sala Tartini, dove si sono svolti brevi concerti e performance affidati a musicisti di tanti dipartimenti musicali: dal jazz ai fiati, dai cameristi della musica d’insieme agli “innovatori” delle nuove tecnologie. L’occasione per avvicinarsi al mondo della musica nei luoghi in cui viene studiata, insegnata e praticata. Per incontrare i docenti e i giovani musicisti che ogni giorno studiano al Conservatorio; testando gli strumenti musicali, da quelli più familiari a quelli meno noti, per capire come “suonano”, sentire l‘effetto che fa averli fra le mani, decidere magari di iniziarne lo studio. Otto sessioni e passeggiate della durata di un’ora abbondante hanno permesso di esplorare a fondo il Conservatorio Tartini, per progettare la propria scelta. «L’offerta formativa del Conservatorio Tartini – ha ricordato il direttore Sandro Torlontano – comprende oltre 115 corsi di cui un’ottantina di livello universitario: vanno dalla didattica e perfezionamento strumentale alla direzione orchestrale e corale, dalla composizione al teatro musicale, dal jazz alle nuove tecnologie, ai corsi propedeutici. Il Conservatorio produce ogni anno oltre centocinquanta eventi di musica pubblica a Trieste e nella regione, molti dei quali nella propria sede per dare l’occasione ai giovani di esibirsi e fare esperienza». Inserito nel sistema universitario e della ricerca regionale, il “Tartini” ha accordi con scuole di musica pubbliche e private operanti nel territorio, collabora a livello internazionale con oltre sessanta università e istituzioni accademiche europee, promuovendo ogni anno un vasto piano di mobilità internazionale per studenti e insegnanti, che lo colloca al vertice italiano per numero di scambi.

Info e dettagli conts.it – telefono 040.6724911.

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In copertina, Marco Maria Tosolini, musicologo e musicista, compositore, pluristrumentista, drammaturgo e regista è giunto all’età della pensione.

 

 

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