di Silvio Bini
Anche da Palazzolo dello Stella parte un pressante appello per la difesa delle acque del Friuli. “Âgas di mont”, la mostra fotografica itinerante sui fatti e misfatti, passati e presenti, riguardanti il Lago di Cavazzo e la montagna privata dalle sue acque, scende infatti nella Riviera friulana, ospite dell’associazione Art&Stella. In occasione della Festa di Sant’Antonio, oggi, domani e domenica sarà aperta dalle 10 alle 12, nello Spazio d’arte di Via Roma.
«L’esposizione, curata dal Comitato Tutela acque del bacino montano del Tagliamento e dal Comitato Difesa e valorizzazione del Lago di Cavazzo o dei Tre Comuni – affermano i relativi presidenti, Franceschino Barazzutti e Annamaria Gisolfi – affianca la proposta di un progetto che recuperi la naturalità e la fruibilità del lago dei Tre Comuni (Cavazzo Carnico, Bordano e Trasaghis) mediante un bypass che alimenti il fiume Tagliamento restituendogli l’acqua che gli è stata sottratta a monte e che preveda il funzionamento della Centrale di Somplago, con modalità rispondenti alle esigenze del territorio».
Secondo Barazzutti, che cita studi geologici e testimonianze di subacquei, «il lago ha il fondale completamente ricoperto di fango, che ha soppresso in pratica ogni forma di vita vegetale e animale. Bisogna intervenire subito – è l’ appello del presidente –, ulteriori rinvii sarebbero un segnale della mancanza di volontà politica di risolvere le gravi criticità del lago e del circostante territorio, già penalizzato dal viadotto dell’autostrada, e dall’oleodotto con relativa stazione di pompaggio».
Il presidente di Art&Stella, Massimo Pitton, è orgoglioso di ospitare la mostra, che collega l’arte all’informazione nel campo della difesa dell’ambiente. «Spero ci sia una risposta positiva, qui a Palazzolo – ha detto -, sarei entusiasta se, per l’occasione, si avvicinassero i giovani, anche per dare una mano, ma soprattutto perché interessati alla salvaguardia dei territori, per il loro futuro».
Il Lago dei Tre Comuni.
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In copertina, il fiume Tagliamento che scorre verso la pianura friulana.
