(g.l.) “Adriatico amarissimo” è il titolo del nuovo libro di Raoul Pupo, docente di Storia contemporanea all’Università di Trieste, grande esperto di esodo e di foibe, che sarà presentato domani, 25 gennaio, alle ore 17.30, a palazzo Antonini Cernazai (aula Gusmani) in via Petracco 8, a Udine. L’incontro è organizzato dall’Associazione dei toscani in Friuli Venezia Giulia nell’ambito del progetto Alimentalamente, con la collaborazione dell’Università degli Studi di Udine, del Club per l’Unesco di Udine e della Libreria Tarantola di via Vittorio Veneto. Dialogherà con l’autore Alvise Renier.
Il professor Raoul Pupo.
«Le terre dell’Adriatico orientale – si legge in una presentazione del volume – sono state uno dei laboratori della violenza politica del ʼ900: scontri di piazza, incendi, ribellioni militari come quella di D’Annunzio, squadrismo, conati rivoluzionari, stato di polizia, persecuzione delle minoranze, terrorismo, condanne del tribunale speciale fascista, pogrom antiebraici, lotta partigiana, guerra ai civili, stragi, deportazioni, fabbriche della morte come la Risiera di San Sabba, foibe, sradicamento di intere comunità nazionali.
Queste esplosioni di violenza sono state spesso studiate con un’ottica parziale, e quasi sempre all’interno di una storia nazionale ben definita – prevalentemente quella italiana o quella jugoslava (slovena e croata) –, scelta questa che non può che originare incomprensioni e deformazioni interpretative. Infatti, è solo applicando contemporaneamente punti di vista diversi che si può sperare di comprendere le dinamiche di un territorio plurale come quello dell’Adriatico orientale, che nel corso del ʼ900 oscillò fra diverse appartenenze statuali. Inoltre, le versioni offerte dalle singole storiografie nazionali non fanno che rafforzare le memorie già a suo tempo divise e rimaste tali generazione dopo generazione.
Nel suo nuovo libro, “Adriatico amarissimo”, Raoul Pupo, uno dei massimi esperti della storia di quei luoghi, ricostruisce una panoramica complessiva delle logiche della violenza che hanno avvelenato quelle terre – e non solo – nell’intero Novecento, per ricominciare a discuterne con cognizione di causa».
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In copertina e qui sopra il libro di Raoul Pupo che sarà presentato domani a Udine.