(g.l.) Un importante, e sicuramente invitante, avvenimento artistico e culturale è alle porte a Pordenone, dedicato a Nicola Grassi, grande pittore della nostra terra, e ad altri maestri della sua epoca, il cui genio tre secoli fa fiorì a Venezia. Come quello di Giambattista Tiepolo che tante preziose opere ha lasciato soprattutto a Udine. Una grande mostra, dunque, perché anche l’anima avrà bisogno di “vaccini” per superare ciò che stiamo ancora vivendo, come crede il Distretto 108 Ta2 Lions Club International, unione di 52 Club del Friuli Venezia Giulia e Veneto, che si è fatto promotore di una prestigiosa esposizione di pittura del Sei e Settecento alla Galleria civica Harry Bertoia, dal 30 aprile al 10 luglio, organizzata grazie alla fondamentale collaborazione del Comune di Pordenone e del suo assessorato alla Cultura, del “Circolo della Cultura e delle Arti” di Pordenone, con il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia e con l’importante sostegno di Crédit Agricole FriulAdria e Fondazione Friuli.
In uno spazio mai finora usato per esposizioni di opere d’arte antica, sarà presentata un’ottantina di dipinti provenienti da collezioni pubbliche e private, quasi tutti per la prima volta portati a una mostra o perfino scoperti proprio per questa occasione dal curatore Enrico Lucchese, professore di storia dell’arte all’Università di Lubiana. Il protagonista del racconto espositivo sarà appunto Nicola Grassi (1682-1748), pittore nato in Friuli (esattamente a Formeaso di Zuglio, in Carnia), che visse e operò con successo nella Venezia di Tiepolo e Canaletto. La sua storia, i rapporti con i colleghi, e rivali, le strategie che escogitò per emergere in un ambiente tanto concorrenziale quanto fervente di bellezza, saranno il tema portante della visita alla Galleria Bertoia: accanto a opere di Grassi, quindi, saranno esposte opere di Giambattista Tiepolo, Giambattista Piazzetta, Sebastiano Ricci, Gianantonio Guardi e altri maestri di quella stagione irrepetibile della Serenissima che potrà essere letta da un punto di vista originale.
Accanto al piacere della visione di tele dipinte con grande maestria e di alcuni autentici capolavori, il pubblico sarà infatti coinvolto in un progetto filantropico quanto mai attuale e necessario: come spiega il governatore del Distretto 108 Ta2, Giancarlo Buodo, l’obiettivo dell’esposizione “Il Secolo di Nicola Grassi” sarà la raccolta fondi, attraverso la vendita dei biglietti e del catalogo, con la possibilità di dirette donazioni, per bisogni umanitari e sanitari del territorio attraverso la Fondazione Lions LCIF. A conferma di tali scopi, la prima sala della mostra sarà dedicata all’iconografia del Buon Samaritano che rappresenta, grazie al pennello di Grassi e di altri maestri del suo tempo, la scelta del motto del Governatore “una mano per servire e un cuore per amare”.
La grande mostra ha il sostegno anche di Friulintagli, Solvepi, Pittico Raffaele Axa Assicurazione, ITAS assicurazione, ATAP S.p.A. Tecnoinox, Orocaffè, Carrservice, Crich, Delser, Maccan industria acc. per mobili, Sattec DBS Gomma, Interporto Centro Ingrosso di Pordenone S.P.A., Friulevigatura, Mpm, Cremonesini, Formaro Spedizioni srl, Dussmann Service, Tavella Autoscuola, Hupac S.p.A., NoxorSochem Group, Spedi Friuli, Atis, Effeci srl, Grand Hotel Playa, ed altri ancora.
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In copertina, il Buon Samaritano di Nicola Grassi che figura nel logo della grande mostra pordenonese.