Come si può restituire attualità a un posto che non ci appartiene più? È questo il filo rosso de “L’estate della neve”», spiega lo scrittore Marco Balzano, Premio Campiello 2015 e Premio Bagutta 2019, quest’anno vincitore della 3a edizione del Premio Letterario Friuli Venezia Giulia “Il racconto dei luoghi e del tempo”, istituito dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia con Fondazione Pordenonelegge.
Proprio in quanto vincitore del riconoscimento che promuove l’eccellenza culturale del Friuli Venezia Giulia attraverso l’opera letteraria di autori del nostro tempo, Marco Balzano ha dedicato un racconto lungo a un’area molto suggestiva del territorio regionale, la Carnia, scrivendo l’inedito “L’estate della neve”, pubblicato nell’ottobre scorso dalle Edizioni Italo Svevo, dopo la presentazione in anteprima nel corso della 23ma edizione di pordenonelegge, in occasione della premiazione avvenuta il 17 settembre. «Conosco la Carnia, di cui ho respirato le atmosfere. Per questo ho trovato ispirazione in questa zona del Friuli Venezia Giulia – racconta ancora Balzano -. Il racconto vede protagonista un uomo che aveva deciso di andarsene per sempre, ma viene richiamato in Carnia per la morte improvvisa dei suoi genitori in un incidente stradale».
L’appuntamento per incontrare dal vivo Marco Balzano è fissato giovedì 15 dicembre a Tolmezzo alle 18, nella sala Centro servizi Museale adiacente al Museo Carnico delle arti Popolari “Michele Gortani” (via della Vittoria) in collaborazione con l’amministrazione comunale di Tolmezzo e domani ad Ampezzo, alle 11, a palazzo Angelo Unfer (Piazza Zona Libera 1944), in collaborazione con il Comune di Ampezzo. In entrambe le occasioni Marco Balzano sarà in dialogo con il poeta e scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge. L’ingresso ai due incontri è libero, prenotazioni operative sul sito pordenonelegge.it
Valore aggiunto del Premio Letterario Friuli Venezia Giulia “Il racconto dei luoghi e del tempo” è quello di valorizzare i luoghi e la loro storia, di ricercare la loro essenza più intima: dai mestieri alle tradizioni, dal vissuto culturale al cibo. Edizione dopo edizione, attraverso i racconti dedicati al Friuli Venezia Giulia, il Premio ricompone una mappa di autorevoli “compendi” narrativi: una sequenza di sguardi d’autore partita con l’Aquileia di Valerio Massimo Manfredi, proseguita con la Udine del Tiepolo narrata da Melania Mazzucco e, in questa terza edizione, con la Carnia raccontata da Marco Balzano, attraverso una prova d’autore di alta efficacia evocativa. Info: pordenonelegge.it

Francesca Michielin
questa sera a San Vito

Francesca Michielin, protagonista di pordenonelegge: la partecipazione al festival dell’artista, annunciata la scorsa estate in vista della 23ma edizione, si festeggerà, come già annunciato, nella serata di oggi 15 dicembre, alle 20.45, nell’auditorium di San Vito al Tagliamento, dove era stata originariamente programmata, in sinergia con l’Amministrazione comunale, nell’ambito del “festival diffuso” organizzato sul territorio da Fondazione Pordenonelegge. Attesissimo, l’incontro con Francesca Michielin offrirà l’occasione per presentare il suo romanzo d’esordio, “Il cuore è un organo”, in dialogo con la curatrice di pordenonelegge, Valentina Gasparet. “Essere adulti è accettare di essere fragili”: una consapevolezza che si acquisisce a poco a poco, sfogliando la storia di Verde, cantautrice poco più che ventenne, protagonista del romanzo. Ma anche la storia di Regina, vecchia gloria della musica leggera, e quella di Anna, che senza saperlo le ha fatte entrare l’una nella vita dell’altra. Francesca Michielin ci regala un romanzo tutto al femminile e apre una nuova finestra sul suo mondo, che in parte conosciamo già grazie alle sue canzoni, ma che qui raggiunge un’intensità e una profondità inedite e toccanti.
Francesca Michielin, commentando l’uscita del suo primo libro, ha detto: «Scrivere per me è un’esigenza: lo faccio da quando sono una bambina perché mi aiuta a evadere, mi fa mettere in ordine i pensieri, è quasi terapeutico. Ho capito crescendo si può scrivere in diverse forme: ho iniziato con le prime poesie e le canzoni, poi dentro di me si è creato un desiderio nuovo. La forma del romanzo è intensa e complicata. Il romanzo è un battesimo del fuoco per chi ama scrivere. Per anni mi era stato detto “perché non scrivi un libro?”, e ho aspettato che arrivasse una storia, che arrivasse un racconto per riflettere e crescere, per parlare dell’amore con più sfaccettature, nella complessità delle sue sfumature».

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In copertina, lo scrittore Marco Balzano in una foto di Maria Cristina Traversi.

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