di Giuseppe Longo

«È osteria vera, quando ci puoi annusare l’odore del mondo, che spesso è agrodolce, non sempre gradevole. Le nostre osterie… un patrimonio da tutelare con la gelosia del cuore, e la malinconia del fegato!». Parole di Angelo Floramo, grande uomo di cultura sandanielese doc, che “fotografano” l’essenza delle osterie friulane. Quelle che sono al centro del nuovo appuntamento teatrale del concittadino Dino Persello che conclude un affascinante progetto dal titolo “L’arte di degustare la collina sandanielese”.

Dino Persello

Pasqualino Petris

Con il maestro della fisarmonica Pasqualino Petris, darà vita a un invitante appuntamento che si terrà domani, 30 ottobre, alle 18, nella rinomata “Osteria del Borgo”, in via Soprapaludo a due chilometri dal centro di San Daniele. «Ripercorrerò – anticipa l’attore e regista – le originali vicende del Borgo di Soprapaludo, un Borgo “speciale” per San Daniele del Friuli. Centrale a questa Comunità, la storica “Osteria del Borgo”, costruita rigorosamente con vecchi mattoni “faccia a vista”, e che dal dopoguerra ad oggi, nelle lunghe gestioni che si sono susseguite, ha sempre rappresentato una accogliente “stazione” di umanità e di ristoro». E ancora, riguardo alla località sandanielese: «Soprapaludo: un luogo il cui nome sta esattamente a significare che, “sta sopra la palude”, un sito geologico rapportato con l’origine morenica, che ha per secoli alimentato la torbiera, testimoniata dalla grande fornace da tempo in disuso, sia dalla particolare conformazione pianeggiante delle campagne, che si insinua tra i gruppi di basse colline, che si inseguono verso Majano e Fagagna».

Il presidente Francesco Corsi.


Dicevamo che l’incontro di domani corona “L’arte di degustare la collina sandanielese. Ovvero: l’intimità del racconto emozionale, contaminata da eleganti suggestioni musicali” che figura tra le iniziative di punta della Pro San Daniele, oggi guidata dal giovane Francesco Corsi. Il quale spiega che «questo originale progetto si è sviluppato negli affascinanti territori della “dolce” e di rara bellezza collina sandanielese, traghettando il nuovo turista all’interno della magie delle nostre storiche cantine, delle peculiari realtà agrituristiche e delle nostre osterie cariche di storia e di cultura». Ed ecco il riferimento anche allo spettacolo di domani sera: «Nello specifico, sono stati allestiti alcuni appuntamenti teatral-musicali dopo una importante ed approfondita ricerca su storia, costumi e genti, inerenti queste realtà produttive ad alta attrazione turistica»: al centro della produzione locale, come è noto, c’è il famosissimo Prosciutto di San Daniele Dop. «Sono state pertanto create – aggiunge il presidente – altrettante sceneggiature allo scopo di garantire al visitatore di poter vivere un’esperienza di vacanza significativa, immerso nella qualitativa genuinità dell’enogastronomia e nelle vicende dei nostri territori».
«La Pro Sandanielese, che ho l’onore di guidare – prosegue Francesco Corsi -, con questi eventi ha inteso interpretare con attenzione i propri scopi statutari, che prevedono una accorta promozione sia locale che territoriale, finalizzata al turismo cultural-gastronomico, Il turista dei giorni nostri e del futuro prossimo è particolarmente sensibile a quello che succede attorno a lui, ai territori dove si trova, alla storia delle “genti” che lo accolgono, ecco quindi che queste tematiche verranno condivise assieme, nelle accattivanti cornici dei nostri “luoghi”».
E quindi il riferimento ai protagonisti che sono stati chiamati a interpretare il “messaggio” di questa brillante iniziativa. «Per la costruzione artistica di contenuti ed emozioni di tale progetto – conclude il presidente Corsi -, ci siamo affidati a due figure professionali di elevato profilo: l’autore, attore-regista Dino Persello e il maestro di fisarmonica Pasqualino Petris. La Pro San Daniele ha garantito la parte logistica e promozionale dell’iniziativa, con l’estrema convinzione di sostenere un prezioso servizio alla promozione turistico-culturale di questo nostro stupendo territorio collinare».

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In copertina la storica “Osteria del Borgo” di Soprapaludo e qui sopra la sua caratteristica insegna.

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