Conto alla rovescia per uno dei più attesi eventi della Stagione Cameristica “Cromatismi”, il cartellone promosso dalla Associazione Chamber Music Trieste, a cura del direttore artistico Fedra Florit: oggi, alle 20.30, appuntamento al Teatro Miela di Trieste con una produzione emozionante, “Vienna e il Walzer”, affidata al Coro da Camera di Torino affiancato dal Duo Pianistico Antonio Valentino-Claudio Voghera, dal quale sono “germinati” il Trio Debussy e il Trio Johannes. Per il Coro da Camera di Torino hanno composto brani alcuni fra i maggiori compositori italiani, questa volta il filo rosso del concerto ruoterà invece intorno alla scrittura musicale di Johannes Brahms e ai suoi walzer op. 52, 39 e 65. Tutti i grandi musicisti dell’Ottocento e del XX secolo furono influenzati dall’arte di Johann Strauss jr. Brahms scrisse il ciclo dei suoi 16 walzer mentre viveva a Vienna: erano intesi come un tributo alla forma di danza diventata particolarmente di moda nella sua città adottiva. Composti per pianoforte a quattro mani, riflettono la passione del compositore per i movimenti di danza che si accordavano bene alla natura della creatività melodica di Brahms, spesso animata da movenze “popolari” che mirano ad esprimere l’anima del popolo cui appartengono. I sedici walzer recuperano le atmosfere del Ländler, una danza popolare tedesca, più che dell’astratto walzer viennese. Vi si trovano pagine brillanti o malinconiche, di sapore tzigano o contrappuntistico, echi provenienti da Schubert, da Schumann (op. 109 e op. 130), ma anche da Chopin. L’ingresso al concerto, nella calda camera acustica in legno realizzata da SuonoVivo è aperto ai possessori di Super Green Pass, biglietti e abbonamenti presso TicketPoint Trieste, info www.acmtrioditrieste.it. Cromatismi è il cartellone numero 27 allestito da Chamber Music, con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e di Banca Mediolanum, Itas Assicurazioni, Suono Vivo – Padova, Fondazione Casali, Civibank e Zoogami.
Il Coro da Camera di Torino.
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Prosegue il ciclo di seminari Orfeo e Psiche, ideato e curato dal musicologo Marco Maria Tosolini per il Conservatorio Tartini di Trieste: un itinerario di formazione e approfondimento sulle nuove conoscenze sonoro-vibrazionali. Venerdì 20 maggio, dalle 11 alle 15 nell’aula magna di via Ghega 12, si parlerà di Opusmodus, un sistema esperto interattivo per progettare e sviluppare partiture musicali. Protagonista del seminario sarà uno dei maggiori compositori e musicologi del nostro tempo, Marco Giommoni, che si è accostato e perfezionato nell’ambito della musica d’avanguardia con riferimenti di primo piano, come Gyorgy Ligeti e Iannis Xenakis. Oggi la disponibilità di strumenti altamente sofisticati e flessibili, in grado di cambiare radicalmente le pratiche della produzione culturale ed artistica, apre la strada ad un nuovo modo di concepire il lavoro intellettuale e creativo. Esistono infatti i cosiddetti «sistemi esperti interattivi», sofisticati strumenti per realizzare progetti di manufatti o partiture musicali attraverso la compilazione, assistita dal computer, di un testo-codice capace di descriverne, passo passo, lo sviluppo fino al raggiungimento del risultato cercato. Il rapporto con la creazione musicale assume così un approccio assai più logico, efficace, rapido e flessibile rispetto alle prassi tradizionali. Da lungo tempo l’architetto-ingegnere-musicista Giommoni opera nel campo della ricerca sonora, collaborando con prestigiose istituzioni universitarie. Nell’autunno 2022 importanti iniziative saranno da lui coordinate per la celebrazione del centenario di Iannis Xenakis. Info e iscrizioni conts.it – telefono 040.6724911.
Marco Giommoni
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In copertina, il compositore Johannes Brahms (Amburgo 1833- Vienna 1897).