“Fuoco infinito”: arde da due secoli e mezzo la spettacolare leggenda artistica di Giambattista Tiepolo, con il suo stile e i suoi cieli, la fluidità plastica delle figure che, dalle pareti e dalle volte, sembrano vegliare sulle vicende umane con distacco benevolo. E Udine lo sa bene: proprio in questa città, più che altrove, è stato “Fuoco infinito”, quello del Tiepolo. «Dalle primissime opere nel Duomo e a Palazzo Patriarcale – spiega la scrittrice Melania Mazzucco – ai cicli della sua ascesa e gloria di grandissimo pittore, alla maturità: quando, insieme al figlio Giandomenico, a Udine volle tornare per le decorazioni all’Oratorio della Purità. Il suo ultimo, grande, progetto italiano, prima di emigrare in terra spagnola».


Si intitola “fuoco infinito” la video produzione realizzata da Fondazione Pordenonelegge.it con il sostegno della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, protagonista l’autrice Melania Mazzucco che ha vinto la 2a edizione del Premio Letterario Friuli Venezia Giulia “Il racconto dei luoghi e del tempo”: «Un’iniziativa che la Regione – spiega il presidente Massimiliano Fedriga – ha fortemente voluto per raccontare e valorizzare il patrimonio culturale, storico, artistico e paesaggistico del Friuli Venezia Giulia, per farlo meglio conoscere e illuminarne le potenzialità».
In prima visione assoluta il docu-video sarà per tutti fruibile domani 24 marzo, dalle 17, sui canali social e youtube di Pordenonelegge, al link https://youtu.be/xduYfwfWs5k L’occasione per scoprire nelle sue pieghe più nascoste la vicenda artistica di Giambattista Tiepolo e la sua eredità udinese di straordinaria bellezza e unicità, cui Melania Mazzucco ha dedicato il racconto lungo – “Fuoco infinito”, appunto – pubblicato nel settembre 2021 dalle Edizioni Italo Svevo, in concomitanza con il conferimento del Premio Letterario consegnato in occasione della 22a edizione di Pordenonelegge.
Melania Mazzucco conosce bene, e ha visitato personalmente il suggestivo percorso espositivo delle Gallerie del Tiepolo, a Udine, dove sono racchiusi affreschi e dipinti di impatto imponente e spettacolare. Un ciclo artistico “vibrante di tramonti”, ripercorso nei 45 minuti della video produzione attraverso interventi e testimonianze. Nel corso del video, assieme al direttore artistico di Pordenonelegge Gian Mario Villalta, che firma anche il soggetto e la sceneggiatura del docu-video, e ai curatori del Festival letterario, Valentina Gasparet e Alberto Garlini, porta un contributo l’assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli, ripercorrendo il duplice filo narrativo del racconto di Melania Mazzucco: da un lato l’importanza dei militari italiani, nella Prima Guerra mondiale, spesso custodi delle opere d’arte e garanti della loro integrità sino a noi; dall’altro, la storia del Tiepolo e del suo intenso e mirabile lavoro a Udine, il suo estroso ingegno e la sua capacità di immaginazione espressa a pieno nella Galleria del Tiepolo ai Musei Diocesani, «che rappresentano – ricorda l’assessore Gibelli – l’offerta museale più importante del Friuli Venezia Giulia per numero di visitatori». Un modo, insomma, per «raccontare in parallelo la creazione e la distruzione dell’opera d’arte – spiega ancora Melania Mazzucco –. E soprattutto per ritrovare la storia di Tiepolo in Friuli, ancora poco conosciuta nell’immaginario collettivo che più facilmente abbina questo artista a Venezia, Madrid, Würzburg. Mentre è Udine che custodisce la sua storia artistica più compiuta».

Firmano le riprese, il montaggio e la post-produzione Alessandro Pasian e Francesco Guazzoni, le letture sono dell’attrice Caterina Bernardi. Attraverso il Premio Letterario “Il racconto dei luoghi e del tempo”, edizione dopo edizione, si compone una mappa di autorevoli “compendi narrativi” legati al territorio regionale. Da Aquileia, scenario elettivo della prima edizione del Premio assegnata allo storico e saggista Valerio Massimo Manfredi, i riflettori si sono spostati nel 2021 sul capoluogo friulano e sulla pittura del Tiepolo. La seconda edizione è stata conferita a Melania Mazzucco «per la sua conoscenza profonda della storia dell’arte e per la capacità rara di dialogare con le grandi opere di pittura».

Melania Mazzucco (Roma 1966) esordisce con Il bacio della Medusa (1996), seguito da La camera di Baltus (1998) e Lei cosí amata (2000). In Vita (2003, Premio Strega) reinventa la storia di emigrazione in America della sua famiglia all’inizio del Novecento. Nel 2005 pubblica Un giorno perfetto, da cui Ferzan Ozpetek trae l’omonimo film. Al pittore veneziano Tintoretto dedica La lunga attesa dell’angelo (2008, Premio Bagutta) e Jacomo Tintoretto & i suoi figli (2009, Premio Comisso). Per Einaudi ha pubblicato: Limbo (2012, Premio Bottari Lattes Grinzane, Premio Elsa Morante, Premio Giacomo Matteotti); Il bassotto e la Regina (2013, Premio Frignano Ragazzi); Sei come sei (2013); Il museo del mondo (2014, in cui racconta 52 capolavori dell’arte); L’architettrice (2019). I suoi romanzi sono tradotti in 24 Paesi.

—^—

In copertina, un particolare dell’olio su tela di Giambattista Tiepolo “La Fortezza e la Sapienza”  (qui sopra, il dipinto intero); all’interno, le Gallerie del Palazzo Patriarcale (Arcivescovado).

***

 

 

, , , , , , , , , , , ,
Similar Posts
Latest Posts from 2021-22.FriuliVG.com