Conto alla rovescia a Cividale dove è ormai tutto pronto per Mittelfest Eredi: al via l’apertura della biglietteria centrale per gli spettacoli della 30ª edizione e anche il Mittelshop in centro storico. Da oggi, iniziano le prevendite in esclusiva per i vecchi abbonati, sabato 10 e domenica 11 luglio porte aperte invece per la sottoscrizione dei nuovi abbonamenti, mentre da martedì 13 la biglietteria sarà aperta anche per l’acquisto dei biglietti e per tutte le informazioni in via Borgo di Ponte 1 e anche online, sul circuito Vivaticket.

Shop e magliette in centro.

(Foto Luca A. d’Agostino)

Il Mittelshop, allestito all’interno dello spazio del Curtîl di Firmine, celebra i 30 anni del festival con quaderni, penne, borracce, ventagli, mascherine e non solo: ci saranno le t-shirt create con i patchwork delle magliette delle scorse edizioni e anche borse e astucci realizzati dalla sartoria Lister di Trieste con il materiale plastico di recupero di vecchi banner e striscioni: dei veri e propri pezzi unici che celebrano il compleanno di Mittelfest ricordando 30 anni di storia dal 1991 ad oggi. Lo shop è aperto tutti i sabati e le domeniche di luglio, agosto e settembre dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17 alle 19. La biglietteria sarà aperta tutti i giorni dalle 11 alle 13 e a dalle 17 alle 21 fino al 26 agosto, esclusi i lunedì 12, 19 e 26 luglio, 24 e 31 agosto.
Dal 27 agosto, invece, primo giorno di festival, la biglietteria sarà aperte dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 21. Gli uffici della biglietteria sono contattabili al numero 0432 734316 oppure tramite mail scrivendo a biglietteriamittelfest@gmail.com
Sono previste riduzioni sul prezzo dei biglietti per residenti a Cividale, over 65 anni, correntisti della Banca di Cividale Spa, possessori della Fvg Card, aderenti ai Fogolârs Furlans di Ente Friuli nel Mondo oltre ad uno sconto speciali per i giovani under 26 anni. I bambini sotto i 5 anni hanno diritto ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria tramite Infopoint o mail alla biglietteria.

Giacomo Pedini e Roberto Corciulo.

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Sarà inevitabilmente un mondo nuovo quello che dovremo far sorgere dopo la pandemia che ha unito, nella stessa sfida, il globo intero. Cosa tenere del passato? Su quali valori diversi far sorgere il nuovo? Da queste riflessioni parte l’edizione 2021 di Mittelfest – festival multidisciplinare di teatro, musica e danza di riferimento per l’area Centro-europea e balcanica, che per il suo 30° compleanno, con un aspetto e un assetto rinnovato, declinerà il tema “Eredi”. La scelta del tema e la direzione sono di Giacomo Pedini, lui stesso “giovane” ed erede della tradizione teatrale, cresciuto come drammaturgo e regista per lo più in ambito emiliano, con un solido percorso professionale anche all’Università di Bologna, ora al suo primo anno del triennio 2021-23 che lo vedrà in carica per la rassegna friulana.  «Eredi è la parola scelta come tema per Mittelfest 2021 per il suo trentennale, una parola che racchiude una geografia e una storia che, in tre decadi, sono state alquanto mobili, nonché, con gli spettacoli, si è tentato di proporre al pubblico strade diverse, che rispondano talvolta a ciò che a Mittelfest si cerca, talaltra a ciò che a Mittelfest sorprende», spiega il direttore Pedini. Uno degli aspetti rinnovati di Mittelfest 2021 sarà la sua formula scandita in due importanti festival e una presenza sul territorio continuativa, per non fare di Mittelfest un evento episodico, ma un reale momento di crescita che unisce più realtà all’interno di una terra, e questa terra a una dimensione internazionale.  «Questo trentesimo anniversario del festival coincide con uno dei momenti più difficili della recente storia umana. Per questo vogliamo confermare la vocazione originaria del festival: fare della cultura un ponte per unire, per dare a tutti nuova forza, passione e lungimiranza. Mittelfest risponde alla complessità del momento facendosi più grande e dando rilievo e aiuto concreto ai giovani, i veri eredi», aggiunge il presidente Roberto Corciulo. 
Mittelfest aderisce a European Festivals Association, Italiafestival e al progetto Go 2025.

La Fvg Orchestra.

MITTELFEST
27 agosto – 5 settembre

Il programma

Anche quest’anno il festival aprirà, il 27 agosto, con un concerto della Fvg Orchestra intitolato Devil’s Bridge/ Il ponte del diavolo: musiche, memorie, tradizioni dei fiumi europei con il brano commissionato per l’occasione al compositore Cristian Carrara, la giovanissima solista Erica Piccotti e il grande direttore bulgaro Grigor Palikarov. Mentre, già dal pomeriggio della giornata inaugurale, inizia il percorso di uno dei due spettacoli site-specific. Si tratta di Remote Cividale, la proposta del collettivo tedesco Rimini Protokoll (qui sopra, Remote Taipei di LafunPhotography) che, dopo un successo internazionale, approda nella città ducale: un viaggio dentro la città, in cui 30 persone audioguidate (a scelta in inglese o italiano) saranno invitate a rinnovare lo sguardo su luoghi noti, traendone sensi inediti.
L’altro spettacolo che fa di Cividale il proprio speciale e irripetibile set si terrà il 4-5 settembre, giorno di chiusura del festival: Signal at Cividale, spettacolo olandese supportato da Dutch Performing Arts, con la musica e la regia di Strijbos & Van Rijswijk, in prima assoluta. 24 auto parlanti con il supporto di soprani dal vivo, attraverseranno la città longobarda. Sempre il 27 agosto va in scena anche Letra, spettacolo italo-albanese – coprodotto da Koreja e Teatro Metropol di Tirana – dal testo di Ylljet Aliçka e per la regia di Salvatore Tramacere.

Lino Guanciale

(Foto Manuel Scrima)

Il tema della MEMORIA ritorna nello spettacolo del grande coreografo, danzatore e artista visivo ungherese Josef Nadj che, nello spettacolo Mnémosyne (dal 28 agosto all’1 settembre), ci porta in prima nazionale la sua visione in un’opera totale che unisce una mostra fotografica e una scatola nera in cui l’artista mette in mostra se stesso.
Così è per un altro degli appuntamenti di primo piano del festival, Europeana, breve storia del XX secolo, dal libro dello scrittore di Praga Patrick Ourednik, cui Lino Guanciale darà la voce e la regia il 28 agosto in prima assoluta, accompagnato dalla fisarmonica del musicista sloveno Marko Hatlak (una coproduzione Mittelfest e Wrong Child, in collaborazione con Ljubiana festival).
Nei luoghi della memoria, con ami verso il mondo, si aggira anche lo spettacolo musicale olandese, sostenuto da Dutch Performing Arts, in prima nazionale I Don’t want to be an individual all on my own di Genevieve Murphy (28 agosto).

Da qui anche il tema del MITO diviene ponte tra passato e futuro in due spettacoli musicali: Sisyphus (3 settembre, prima nazionale in collaborazione con Onassis STEGI – Outward Turn Program di Atene), con la compositrice e suonatrice di kanun ellenica Sofia Labropoulou, fino alle canzoni dei Sex Pistols, e They have waited long enough (4 settembre, prima nazionale), frutto di una collaborazione multipla – prodotto dal festival olandese Wonderfeel con Lunalia (BE), Antwerp Liedfest (BE), Oranjewould (NL), Mittelfest (IT), November Music (NL) e il sostegno di Dutch Performing Arts – con Catharine Dain, Raphaëla Danksagmüller, Shaza Manla e lo String Quartet.

Neri Marcorè

(Foto Tamara Casula)

Non lontana è la suggestione di Le divine donne di Dante (5 settembre), coproduzione di Ravenna Festival, Macerata Opera Festival e Mittelfest, in cui Neri Marcorè, accompagnato dall’Orchestra Arcangelo Corelli diretta da Jacopo Rivani, incontra protagoniste femminili della Divina Commedia.

Quello della VOCE DELLE DONNE diventa, infatti, un altro pilastro importante in questa edizione del festival.
Con la musica di Once upon a song in Balkans, spettacolo bosniaco con Tijana Vignjević e Belma Alić (29 agosto, prima nazionale), con lo spettacolo sloveno My husband (31 agosto, prima nazionale), basato sui racconti sarcastici di Rumena Bužarovska, una delle migliori autrici macedoni, con in scena ben 9 donne.
E straordinaria è anche la partecipazione al festival dell’apprezzatissima violinista moldava Patricia Kopatchinskaja che il 29 agosto, insieme al pianista turco Fazil Say, offrirà un concerto in prima nazionale con musiche da Franz Schubert, Johannes Brahms, Leoš Janáček.

Allora diventa inevitabile introdurre anche il tema della dialettica tra PADRI E FIGLI. In questo filone il nuovo progetto di Nicola Borghesi con Kepler 452 (2 settembre, prima assoluta) Uguale ma più piccolo – un laboratorio per i figli e l’opera musicale Entente harmonique, con Lorenza Borrani, su musiche di Debussy. E ancora lo spettacolo di parole e musica, tenero e divertente, Due padri e altri animali feroci (5 settembre), con il fumettista e inventore di storie Leo Ortolani e Giampaolo Bandini.

Nadj Mnémosyne

(Blandine Soulage)

Possiamo considerarlo un messaggio lanciato al FUTURO invece quello che è racchiuso nel magnifico testo di Italo Calvino, portato per la prima volta in scena il 2 settembre in prima assoluta dal violoncellista Enrico Bronzi, accompagnato dalle parole dello scrittore Paolo di Paolo, sotto il titolo: Six memos, come le chiamò Calvino stesso, sottotitolando: Sei proposte per il prossimo millennio.
E semi di futuro ci sono anche nello spettacolo di danza PLI del danzatore e coreografo ceco Viktor Černický (3 settembre).

Viktor Černický

(Vojtech Brtnicky)

Tra le altre novità di Mittelfest 2021, in questo caso dedicate in particolare alle FAMIGLIE, l’arrivo del CIRCO, nelle sue migliori declinazioni: spettacolo acrobatico di danza A testa in giù (30 agosto, prima assoluta da Italia, Francia e Brasile), GAP 42 del duo tedesco Mano a mano, Chris e Iris, collaboratori del Cirque Eloize e premiati a livello internazionale (2 settembre, prima nazionale).
Per grandi e piccoli anche lo spettacolo di Ortoteatro Racconti a briglia sciolta! (5 settembre), spettacolo di fiabe popolari narrate e cantate.

Altre proposte dal TERRITORIO FRIULANO sono: Timp a Tiare, che consolida la collaborazione con Arlef e apre quella con Accademia Naonis, coproduttori insieme a Mittelfest: la canzone friulana dal ‘500 a oggi con la partecipazione straordinaria di Tosca che si esibirà in 3 canzoni friulane.
Il viaggio di Galileo, poi, mette insieme il Conservatorio Tartini di Trieste e le accademie di musica di Belgrado e di Novi Sad-Serbia – in una collaborazione culturale tra Italia e Serbia, e da un’idea di Ivan Fedele (che ha anche scritto la musica per l’occasione), con la direzione del Maestro Marco Angius (30 agosto, prima assoluta). Lo spettacolo Aere Fragmenta vede invece all’opera il Conservatorio Tomadini di Udine.

(Foto Luka Bagnoli)

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In copertina, il Duomo di Cividale simbolo della città longobarda.

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