(g.l.) «Oggi è mancato un grande letterato. Come tutti i grandi era garbato e sommesso nei rapporti personali, sempre sobrio nel raccontarsi e raccontare il suo sapere, sempre vicino alle espressioni culturali della nostra regione e sempre disponibile a supportarle. Oggi per tutto il Friuli Venezia Giulia è un lutto vero. Un mio abbraccio forte alla moglie Sonia, che non è rimasta sola perché Paolo le sarà sempre vicino». Sono le parole che l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, ha espresso ieri a Gemona ricordando lo scrittore friulano Paolo Maurensig – 78 anni, divenuto famoso con “La variante di Luneburg” e “Canone inverso” – dopo aver appreso la notizia della sua morte, mentre presiedeva l’inaugurazione della mostra “Serenissima Porta d’Oriente. Dal Friuli alla Cina sulle orme di Basilio Brollo da Gemona”. Allo scrittore scomparso la platea ha dedicato le note del duo della Fvg Orchestra.
Padre Basilio Brollo da Gemona.
Merito, curiosità e coraggio. Sono queste le caratteristiche che l’esponente della Giunta Fedriga ha attribuito alla ricca esposizione presentata a palazzo Boton e inaugurata nelle sale rinnovate del castello gemonese, che, come informa Arc, la ospiteranno fino al 24 ottobre. «Il successo che questa mostra avrà è insito nel merito del grande lavoro svolto da chi l’ha voluta e organizzata. La Regione Fvg ha sostenuto questo progetto per merito intrinseco, come fa sempre per i progetti culturali, e dunque onore al merito di tutta l’Amministrazione comunale di Gemona, sindaco e assessore alla Cultura in primis, e alla squadra di studiosi», ha detto Tiziana Gibelli aggiungendo che «il pregio di questa esposizione sta nella capacità di sollecitare la curiosità sulla figura di Basilio Brollo e di rendere accessibile al pubblico, attraverso un curatissimo allestimento, le grandi scoperte che i ricercatori hanno condotto e che ne restituiscono la grandezza umana e lo spessore culturale». L’assessore regionale alla Cultura ha inoltre sottolineato il coraggio che Brollo dimostrò nel condurre la sua opera, quando nel 1680 il padre francescano, missionario in Cina, scrisse uno dei primi dizionari sino-latini della storia moderna spinto dall’esigenza di abbattere gli ostacoli linguistici e culturali nel cammino del proselitismo ad Oriente del messaggio cristiano.
«Un esempio dello sviluppo culturale e della crescita che la comunità gemonese sta dimostrando in questi anni» è stato invece il messaggio portato dall’assessore regionale alle Finanze, la concittadina Barbara Zilli, che ha evidenziato «quanto sia stata fondamentale la collaborazione tra pubblico e privato nella realizzazione di questo speciale evento». Il profilo di padre Brollo è stato poi tracciato da Giuseppe Marini, uno dei tre curatori scientifici assieme a Giuseppe Trebbi e Miriam Davide, che ha ripercorso le tappe della riscoperta dell’opera di Brollo. Fu una diatriba tra sinologi francesi a restituire al frate gemonese la dignità e l’autorevolezza scientifica del suo dizionario. Quello di Brollo fu l’unico dizionario sino-latino tra gli undici codici cinesi inseriti nella raccolta di 500 codici requisiti alla biblioteca apostolica da Napoleone, così come prevedevano le condizioni sulla cessione dei beni culturali contenute negli armistizi firmati dall’imperatore francese.
L’assessore Tiziana Gibelli.
Solo all’inizio del 1900 furono pienamente riconosciute a Brollo la paternità del dizionario e la raffinatezza della sua ricerca che la mostra racconta, ripercorrendo in oltre duecento anni di storia, dal 1420 al 1680, il legame tra Cina e Friuli; un legame favorito dalla Repubblica di Venezia che fece di Gemona uno snodo fondamentale dei suoi commerci verso il centro Europa come testimoniano gli esempi di abbigliamento, arte ceramica, pittura e scultura esposti al castello. Al taglio del nastro, accanto agli esponenti dell’esecutivo regionale, al sindaco Roberto Revelant e all’assessore comunale alla Cultura Flavia Virilli, anche il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin.
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In copertina, lo scrittore Paolo Maurensig scomparso ieri a 78 anni.