Congenitamente portata all’innovazione, alla trasversalità interdisciplinare e alla valorizzazione di aspetti culturali sottotraccia, l’Associazione musicale Sergio Gaggia di Cividale celebra l’anno dantesco con un cartellone di nicchia, capace di distinguersi nel panorama complessivo: il festival autunnale “Trivium. Dante, la musica sottesa” (23 ottobre-28 novembre) spicca per originalità e spessore, offrendo un’indagine – sotto forma di spettacoli e conferenze – sulle relazioni tra il linguaggio letterario, poetico e cinematografico e l’arte dei suoni, con un’analisi dettagliata delle derivazioni e delle connessioni tra le tre arti liberali del Trivium – Grammatica, Dialettica, Retorica – e alcuni specifici contesti musicali.

Il primo appuntamento (sabato 23 ottobre, alle 20.30, nella sala municipale di Campolongo Tapogliano) sarà nel segno della cinematografia: si potrà assistere alla proiezione di una delle maggiori produzioni d’inizio Novecento, il film muto “Inferno” (1911), accompagnato dalla sonorizzazione live (al pianoforte) di Marco Dalpane.

Scenario di forte suggestione, poi, per il concerto “Moderni Contrappassi”, previsto per domenica 24 ottobre: alle 17 i grandi spazi interrati della cantina del Castello di Rubbia, a San Michele del Carso – adiacenti alle grotte in cui erano posizionati i cannoni della prima guerra mondiale -, saranno cornice ideale per un’esibizione all’insegna della contaminazione fra antico, contemporaneo e improvvisazione. Leonardo Zunica, al pianoforte, presenterà la sonata Inferno di Poul Ruders e le trascrizioni di Gabrio Taglietti di alcune pagine del musico Francesco Landini, contemporaneo di Dante: i brani saranno il punto di partenza per le improvvisazioni del duo Ortelius, formato da Leandro Lobianco ed Enrico Comaschi, che si esibiranno con chitarra elettrica, live electronics e yaybahar, droni e magic box. Il concerto sarà seguito da una degustazione (facoltativa) dei vini dell’azienda ospitante e di prodotti tipici carsolini.

Il 7 novembre tappa all’Abbazia di Rosazzo, dove alle 16 il noto musicologo friulano Marco Maria Tosolini parlerà del rapporto tra dialettica, retorica e arte musicale, a introduzione di un concerto in cui la nota contralto slovena Barbara Jernejčič Fürst canterà – coadiuvata dall’ensemble Il Terzo Suono – significativi testi italiani dal XV al XVII secolo, musicati dai più grandi autori rinascimentali e barocchi.

Un momento magico si annuncia, poi, per domenica 14 novembre nel Duomo di Cividale, che alle 16 accoglierà la riproposizione di alcuni dei celebri drammi liturgici (primo fra tutti il Planctus Mariae) custoditi dall’archivio del Museo Archeologico Nazionale della città ducale, che torneranno dunque ad echeggiare nel luogo in cui vennero rappresentati per decenni, forse addirittura per secoli: la cattedratica Teresa Perusini spiegherà le caratteristiche sceniche e teatrali – permettendo al pubblico di “visualizzare” gli antichi spettacoli – e le consuetudini sociali che accompagnavano la rappresentazione ai tempi di Dante.

Gran finale domenica 28 novembre (alle 17, a villa Romano, a Case di Manzano), con il ritorno in Friuli di Giovanni Bietti, il massimo divulgatore italiano dell’arte dei suoni, curatore della seguitissime “Lezioni di musica” su Radio 3 Rai. La conversazione (“Dante e la musica sottesa”) verterà su una questione irrisolta: perché i testi danteschi sono stati così poco sfruttati nella musica, al contrario, per esempio, di quelli di Petrarca?

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In copertina e all’interno immagini del film muto “Inferno” (1911) con al pianoforte Marco Dalpane.

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