La musica del tardo Rinascimento veneziano protagonista a Spilimbergo. Domani 31 ottobre, alle 20.30, nel Duomo di Santa Maria Maggiore si terrà infatti il concerto “Vespro solenne de la Beata Vergine Assunta de più chiari musici della Serenissima Repubblica”: repertorio veneziano ed europeo del tardo Rinascimento per far rivivere, in un contesto immersivo, le atmosfere di quel periodo. Una preziosa proposta di Associazione musicale Tomat, Accademia Tomat, La Pifarescha, Orchestra San Marco e Associazione Antiqua, per un concerto che è inserito nella rassegna Perle 2021. Maestro di concerto Davide de Lucia. Nel programma anche musiche di de Cabezon che, come musicista al seguito dell’imperatore Carlo V, sarebbe passato a Spilimbergo nel 1532 quando il monarca, sui cui domini non tramontava mai il sole, fu ospite in Castello.
L’appuntamento si unisce all’ultimo giorno di apertura della mostra “Tiziano tra Venezia e Spilimbergo“, incentrata sul ritorno nella cittadina mosaicista dopo 500 anni del ritratto realizzato nel 1534 dal grande maestro cadorino su commissione di Zuan Paolo da Ponte. L’opera sarà visibile a Palazzo Tadea proprio fino a domani, prima di tornare dagli antiquari Scarpa di Venezia che l’hanno gentilmente messa a disposizione: ingresso gratuito anche nel weekend con orario 10-13 – 14.30-19.
IL CONCERTO – “Il concerto proposto al pubblico – spiegano dall’Accademia Tomat – presenta un’originale ricostruzione di un Vespro veneziano dedicato all’Assunta, come sarebbe potuto apparire ad un ascoltatore friulano in una Chiesa particolarmente ricca di mezzi e in un’occasione di grande importanza alla fine del Rinascimento. Si tratta di un concerto in cui viene riproposta la formula di un grande Vespro cerimoniale costituito da un Introito, da quattro Salmi, da un Inno, dal Cantico del Magnificat, da un mottetto finale e da composizioni mariane a carattere solistico a completamento del programma. Sono stati scelti brani composti nella seconda metà del Cinquecento o nei primi decenni del Seicento, dando spazio sia all’aspetto vocale, solistico e polifonico, sia a quello strumentale, quest’ultimo non limitato all’organo ma allargato a complessi strumentali particolarmente usati all’epoca. I compositori scelti – oltre naturalmente a nomi celeberrimi come quelli di Claudio Monteverdi e di Giovanni Gabrieli – comprendono musicisti friulani o che hanno svolto almeno parte della propria attività in Friuli, quali Antonio Rigatti, Ippolito Baccusi, Alessandro Orologio e Giorgio Mainerio, che chiude il concerto con una bellissima composizione sacra poco nota. La presenza nel programma di musiche di Hassler è giustificata da una sua lunga permanenza a Venezia come allievo di Gabrieli. Quella di de Cabezon che, come musicista al seguito di Carlo V, sarebbe passato a Spilimbergo nel 1532. La ricchezza dell’organico vocale e strumentale e la grande varietà del repertorio assicurano un evento di grande suggestione”. Concerto organizzato con il sostegno di Vivai cooperative Rauscedo e Sina, con il patrocinio di Usci Fvg.
IL PORDENONE – Inoltre sempre nel Duomo sono visibili i due Paggi reggistemma, opera di Giovanni Antonio de’ Sacchis detto Il Pordenone, originariamente destinati alla decorazione dell’organo monumentale, eseguita dall’artista nel 1524.
VISITE GUIDATE – Da segnalare pure altre passeggiate e tour guidati collegati alla mostra. Oggi 30 ottobre passeggiata in città e visita alla mostra con gli Accoglitori della Città di Spilimbergo. Domani tour guidato in città e visita alla mostra con le guide turistiche di PromoTurismoFvg. Tutto gratuito prenotandosi all’ufficio turistico 0427 2274 – iat@comune.spilimbergo.pn.it
“Tiziano tra Venezia e Spilimbergo” è organizzata dal Comune di Spilimbergo in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica del Friuli Venezia Giulia, l’ERPAC (Ente Regionale Patrimonio Culturale), l’Ufficio Arte Sacra e Beni Culturali della Diocesi di Concordia-Pordenone, la Parrocchia di Santa Maria Maggiore, il CRAF (Centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia), con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli.
La mostra, di cui è curatore Federico Lovison, si avvale del patrocinio dell’Università degli Studi di Udine e del Consorzio per la salvaguardia dei Castelli storici del Friuli Venezia Giulia. Hanno operato alla sua realizzazione l’Area Cultura e valorizzazione turistica del territorio del Comune di Spilimbergo (Marco Salvadori, Paola Bidoli). Partner Scuola Mosaicisti del Friuli, Conte d’Attimis-Maniago, Falegnameria Rizzotti Spilimbergo, FAI Spilimbergo, Ecomuseo Lis Aganis, Società Filologica Friulana, Associazione musicale Tomat, Orchestra San Marco, Associazione Antiqua, Pro Spilimbergo, UTE Spilimbergo, IIS Il Tagliamento.
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In copertina un particolare e qui sopra l’intera opera del Pordenone.