(g.l.) Il “Giro d’Italia” ha appena lasciato il Friuli tra l’entusiasmo generale suscitato dal passaggio della mitica “carovana rosa”. Ma non sono finiti gli appuntamenti con Dino Persello e il suo “Ciclismo è poesia” che, dopo aver toccato varie località, oggi è atteso al finale di Lonzano, piccola frazione di Dolegna del Collio, famosa per aver dato i natali a Pietro Zorutti, il grande poeta vernacolare “cantore ” delle tradizioni di queste terre. Lo spettacolo si terrà quindi, proprio questo pomeriggio, l’indomani del passaggio dei “girini” che oggi saliranno sulla Marmolada, alle 18 nella Cantina Zorutti. E così si chiuderà in bellezza un ciclo che era cominciato, con successo, a Pradielis di Lusevera ed era continuato a Majano, Colloredo di Monte Albano, Mortegliano e Carlino, unico paese dove l’incontro è avvenuto la mattina proprio in vista dell’imminente arrivo del “Giro” dopo la partenza dalla vicinissima Marano Lagunare. Ricordiamo che pure l’ultimo spettacolo sarà a ingresso libero e si avvarrà degli interventi musicali alla fisarmonica del maestro Pasqualino Petris, proponendo famosi brani legati al ciclismo, tra cui Bellezza in bicicletta, Bartali, Come sono felice, Pedala…
Ma non è finita qui. Conclusa la serie dedicata alle “due ruote”, di cui è grande appassionato, Dino Persello, infatti, dà già appuntamento per venerdì prossimo, 3 giugno, in Monte di Buja dove riprenderà il filo del discorso su “Ripartenze”, lo spettacolo, già applaudito in diverse altre occasioni, legato all’uscita dal lungo tunnel del Covid e al tanto atteso ritorno a una vita normale (ci sarà ancora il maestro Petris con la sua inseparabile fisa). E questo nell’attesa di imbarcarsi sulla nave che, dal 5 dal 12 del prossimo mese, lo porterà in crociera nel Mediterraneo. Durante sette giorni di navigazione il nostro attore-regista darà vita, assieme a Pierina Gallina, a un originale laboratorio teatrale. Sicuramente divertente e interessante, perché Dino Persello non delude mai.
—^—
In copertina, l’attore e regista Dino Persello; all’interno, il fisarmonicista Pasqualino Petris.
