Con un Convegno di studi internazionale e tre straordinari concerti, il Teatro Verdi di Pordenone e l’Università di Udine celebrano quest’anno la carriera e la figura del compositore Luigi Dallapiccola, ineguagliabile personalità del Novecento, tra i primi compositori in assoluto a sperimentare la dodecafonia. L’omaggio si inserisce nel progetto annuale “Figure oltre il presente” sulla divulgazione culturale della musica d’arte, a cura di Maurizio Baglini e di Roberto Calabretto. Il progetto conta anche sul sostegno di Fondazione Friuli e il patrocinio del Centro Studi Luigi Dallapiccola di Firenze. Al compositore di origine istriana (nasce a Pisino nel 1904), e di formazione triestina, saranno dedicati una serie di appuntamenti tra oggi e sabato con spunti di interesse e di approfondimento aperti, ad ingresso gratuito, a tutto il pubblico, compresi giovani studenti e musicologi.
Roberto Prosseda
Personalità di netto profilo, Luigi Dallapiccola è tra i nomi più interessanti del Novecento, anche per le sue implicazioni umane e intellettuali. Nato in una terra di inquieto punto d’incontro di tre culture diverse – per poi trasferirsi a Firenze dove è morto nel 1975 -, Dallapiccola ha raggiunto fama internazionale grazie alla nota assolutamente personale della sua musica.
La tre-giorni viene inaugurata oggi, 10 novembre, dal Convegno internazionale di studi (dalle ore 14 al Ridotto del Verdi) che approfondisce tematiche legate alla vita e alle opere di Luigi Dallapiccola a cui si deve un significativo ampliamento degli orizzonti della musica italiana: fu, infatti, un vero apripista per le future generazioni, quelle, per esempio, di Berio e di Nono. Attesi al convegno esperti e studiosi del suo pensiero e della sua musica, a partire da Mario Ruffini (Centro Studi Luigi Dallapiccola – Firenze), che terrà la prolusione, Laurent Feneyrou (Ircam – Parigi) su Ricordi istriani tra Luigi Dallapiccola e Biagio Marin, Ivano Cavallini (Università di Palermo), Paolo Somigli (Università di Bolzano), Roberto Calabretto, Luca Cossettini, Francesca Scigliuzzo e Alessia Venditti dell’Università di Udine.
Il programma dei tre concerti (tutti con inizio alle 20.30 ad ingresso gratuito) rendono omaggio all’eredità estetico/ artistica di Dallapiccola, compositore capace di fondere nella sua opera multiforme gli influssi più disparati, da Palestrina a Webern, da Monteverdi a Schönberg. Nella serata odierna spetta alla giovane e già affermata Orchestra universitaria Roma Tre Orchestra aprire il cartellone dei concerti in rassegna. Spicca sul palco un solista d’eccezione, il pianista di fama internazionale Roberto Prosseda, già laureato in musicologia proprio con una tesi su Dallapiccola. Il programma del concerto è un tributo al Dallapiccola compositore, autore di alcune tra le pagine pianistiche più importanti del XX secolo: dalle atmosfere evocate dalla Sinfonia n.1 di Bruckner alle suggestioni del brano “Phoenix concerto per pianoforte e orchestra in due movimenti” di Matteo Rubini, presentato in una prima esecuzione mondiale. Si prosegue domani con Piano Solo dove il pianista Simone Librale, nuovo interprete di indiscusso talento, propone un omaggio a Carter, Sciarrino (Premio Pordenone Musica 2017), e Petrassi, discepolo di Dallapiccola. Ultimo appuntamento sabato con un duo di grande pregio: Daniele Orlando al violino e Alessandro Deljavan al pianoforte si esibiscono su un programma che propone il Dallapiccola più noto e la Sonata in si minore di Respighi. L’ingresso al convegno e ai concerti è gratuito previo ritiro dei biglietti disponibili online o alla Biglietteria del Teatro. Tutto il programma su www.teatroverdipordenone.it
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Cosa ha spinto José Saramago (foto), che si è sempre definito come non credente, ad affrontare il mistero della Passione di Cristo, e a raccontarla dal punto di vista di Gesù? Proprio l’accostamento fra il grande autore portoghese, Premio Nobel 1998, e le Sacre scritture, ha ispirato il giornalista, saggista e critico musicale Sandro Cappelletto, ideatore di una straordinaria partitura scenica inserita nel cartellone della 31ma edizione del Festival di Internazionale di Musica Sacra: appuntamento – con ingresso libero e aperto alla città – nella serata di domani, 11 novembre, alle 20.45 nella Concattedrale di San Marco a Pordenone, per il concerto affidato al Quartetto d’Archi sloveno String Quartet Mint, protagonista dell’esecuzione su testi di Saramago, tratti dal controverso e straordinario libro “Il Vangelo secondo Gesù Cristo”. Le parole di Saramago faranno da contrappunto al celebre capolavoro di Haydn “Musica instrumentale sopra le 7 ultime parole del nostro Redentore in croce, ovvero, Sette Sonate con una introduzione ed alla fine un Terremoto”, composto nel 1787. Voce recitante, per il pubblico di Pordenone, sarà lo stesso musicologo, Sandro Cappelletto, qui autore di una appassionante drammaturgia.
Sandro Cappelletto
“Le sette ultime parole di Cristo sulla croce”, dalla metà del 1600 furono messe in musica da numerosi compositori. Nel 1787 Haydn ne ricevette la commissione per accompagnare la cerimonia del Venerdì Santo nella Chiesa della Santa Cueva di Cadice in Spagna. Doveva trattarsi di una musica strumentale per orchestra che ispirasse la meditazione sulla sacra scrittura della Passione. Lo stesso anno nacque questa versione per Quartetto d’Archi che, anche in questo caso, accompagna una lettura di testi, quelli appunto del Vangelo di Gesù Cristo dello scrittore José de Saramago. Scrittore, e storico della musica, Sandro Cappelletto sarà per l’occasione anche protagonista di un incontro con il pubblico di Pordenone, in programma alle 20 nella stessa location del concerto, per entrare insieme nel tema “Le sette ultime parole: il Vangelo secondo Gesù di José Saramago incontra la musica di Franz Joseph Haydn”.
Diretto dai maestri Franco Calabretto ed Eddi De Nadai, promosso da Presenza e Cultura, Centro Iniziative Culturali Pordenone e Casa dello Studente Antonio Zanussi Pordenone, il Festival internazionale di Musica Sacra trova il sostegno del Ministero della Cultura, dell’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, di Promoturismo Fvg, del Comune di Pordenone e di Fondazione Friuli. Inserito stabilmente nel circuito Italiafestival – la rete nazionale Agis dei più importanti festival italiani – il Festival è inoltre sostenuto da Fondazione Friuli, Bcc Pordenonese Monsile, Electrolux e DForm, e si svolge in partnership con Fondazione Concordia Sette e la Diocesi Concordia Pordenone. Il programma su www.musicapordenone.it
String Quartet Mint
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In copertina, il musicista Luigi Dallapiccola (Pisino 1904 – Firenze 1975) che sarà ricordato da oggi a sabato a Pordenone.