di Massimiliano Misdaris

Nell’ultimo biennio, come fenomeno contrapposto ad una situazione nota a tutti, lo sport all’aria aperta (outdoor) ha avuto una notevole ripresa ed anche Nimis è stata presa di mira da numerosi appassionati di mountain bike che da tempo (più o meno dal famoso Pistino) non percorrevano le tracce immerse nei boschi circostanti.

Uno dei tanti gruppi di biker.

Affinché certe situazioni possano accadere, spesso occorre una spinta dall’esterno, una scintilla che faccia riaccendere il fuoco e, in questo particolare caso, questo innesco è stato dato dal lavoro di un gruppo di volontari – provenienti non solo da Nimis – che ha iniziato la pulizia dei sentieri nei boschi della Lugnesie e del Monte Bernadia.

Volontari al lavoro.


A questa attività ha fatto seguito una promozione delle possibilità del territorio fatta con il più classico dei passaparola ma anche, e soprattutto, con l’utilizzo dei moderni strumenti di comunicazione che sono i social.

Pagina dal blog di TurismoFvg.

Questo gruppo di volontari prende ispirazione da quelle regole e quella filosofia di una organizzazione no profit che si chiama International Mountain Bike Association (Imba), nata nel secolo scorso per “assicurare e sviluppare un accesso sostenibile ai sentieri per i biker integrando la mountain bike con il territorio e le comunità”, ponendosi come punto di riferimento fra i ciclisti fuoristrada e gli altri utilizzatori dei sentieri.

Imba Italia

La diffusione di queste regole sull’uso consapevole del mezzo (regole del sentiero) punta a ridurre l’impatto, benché minimo, della bicicletta sui sentieri e si unisce all’insegnamento su come costruire e manutenere sentieri sostenibili – ossia che necessitino di poca cura nel tempo – anche attraverso giornate dedicate a queste attività su tutto il territorio europeo chiamate Take Care of Your Trails.

Le regole del sentiero.

Ne sono state organizzate – e continuano ad esserlo – anche dai ragazzi che operano nel nostro territorio e si prefiggono di rendere Nimis nuovamente un centro di aggregazione per la mountain bike – sempre nel rispetto dell’ambiente e degli altri fruitori dei sentieri così come ricordato nelle regole che citavamo sopra.

Triangolo condivisione.

Questa situazione non deve essere vista come una possibilità per un solo gruppo di persone (i ciclisti) di tornare a frequentare i boschi che ci circondano; tutti quelli che vogliono sfruttare l’occasione di passare del tempo all’aria aperta possono percorrere quelle tracce – ora risistemate – per fare sport e rilassarsi, insomma per vivere meglio.

Momento del Take care of  your trails.

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In copertina, la pulizia dei sentieri per renderli adatti e sicuri per le mountain bike.

 

 

 

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