(g.l.) “Convivio del desiderio” è il titolo della mostra di Giuliana Cuneaz che sarà inaugurata oggi, alle 19, al primo piano della Casa della Musica di Grado. La personale viene allestita nell’ambito della XX edizione di “Maravee Folle”, cioè il Folle convivio dell’arte come resilienza alla negazione delle folle, su ideazione e direzione artistica di Sabrina Zannier. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione culturale Maravee con il contributo e partenariato della Città di Grado. L’ingresso sarà libero, ma comunque soggetto all’osservanza delle norme vigenti in merito all’emergenza sanitaria.
Si tratta, come informa la presentazione dell’iniziativa, di «installazioni ambientali con finestre nomadi digitali e videoproiezione. Opere del collettivo Anotherview con performance attoriale di Nicoletta oscuro. Opera di Giuliana Cuneaz interpretata da Paola Corti e performance coreutica di Gian Mattia Baldan, coreografia di Giulia Staccioli Kataklò Athletic Dance Theatre». La proposta nella suggestiva sede di piazza Biagio Marin (di fronte ai resti della Basilica paleocristiana) resterà a disposizione del pubblico fino al 26 settembre, tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 19.30 alle 22.30.
All’ex cinema Cristallo di viale Dante Alighieri, da sabato 11 settembre (pre 18.30), ci sarà invece una installazione fotografica di Michele Biasutti. Performance coreutica di Chiara Busato ed Elena Popadyuk, coreografia di Cinzia Pittia – Associazione Danza e Balletto. Colonna sonora di Vittorio Vella. Questa proposta, sempre visibile dalle vetrine, sarà disponibile fino al 3 ottobre.
Tornando all’artista valdostana, va rilevato scendendo maggiormente nei dettagli che – come si legge in una nota informativa – «la videoinstallazione di Giuliana Cuneaz apre una “finestra” di magica speranza, rivolta alle folle di un urgente Convivio culturale e sociale. Sullo sfondo di un mare notturno quale metafora di un’epoca incerta, il suggestivo personaggio di Amabile – leggendaria figura giapponese, spirito benevolo volto alla guarigione delle epidemie e all’augurio di anni fecondi – appare come una strana creatura portatrice di bene innanzi alle incertezze. Personaggio interpretato dall’attrice Paola Corti, tratto dal film dell’artista intitolato “I Cercatori di luce” e incentrato sul potere rigenerativo della natura, la sirena ricoperta di squame, dai lunghissimi capelli e il volto simile a un uccello, emerge dal mare con una sfera luminosa. Le sue gestualità magico-apotropaiche, che sollecitano l’emozionalità legata alla sorpresa e alla meraviglia, ci uniscono nel desiderio di rischiarare l’oscurità del nostro tempo».
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In copertina e all’interno due immagini dell’opera di Giuliana Cuneaz interpretata da Paola Corti; qui sopra, la Casa della Musica.