Ce ne siamo quasi dimenticati, nel 2020 pandemico, ma il cambiamento climatico potrebbe diventare una crisi grave quanto il Covid-19: è questa l’opinione del 75% degli italiani (fascia 71/80%) secondo il Rapporto “A global glance” di Waste Watcher International Observatory (fonte: Ipsos Global Advisor, Earth Day 2020), che si è focalizzato sugli scenari globali del pianeta, consultando un campione statistico transnazionale in vista della 8a Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, in calendario oggi 5 febbraio. Se il cambiamento climatico preoccupa soprattutto i cittadini di Cina, India e Messico (81/84%), l’Italia si posiziona appena dietro: il 71/80% degli intervistati concorda con questa previsione, denotando una reale preoccupazione per il surriscaldamento del pianeta. E con l’Italia sono in questa fascia anche Francia, Spagna, Giappone e Brasile. Meno preoccupati sono decisamente Stati Uniti, Canada e Australia (59/64%), mentre in Germania, Russia e Gran Bretagna concorda il 65/70% dei cittadini. Ma quanto siamo realmente disposti a impegnarci sul tema clima – riscaldamento globale? “In futuro ci saranno più persone disposte a lottare per i cambiamenti climatici per proteggere l’ambiente”, questa l’opinione di 7 cittadini su 10 in Cina e India, e del 60/70% degli intervistati in Messico e Brasile. E il mondo, in media come la pensa? Un cittadino su due concorda con questa previsione, l’Italia è lievemente sotto la media con il 40-50% assieme a Russia, Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna e Australia. Più pessimisti i cittadini tedeschi e giapponesi: meno di 4 cittadini su 10 prevedono un impegno futuro del mondo sul tema clima.
Andrea Segrè
L’Agenda delle Nazioni Unite
Focalizzando sul tema spreco, l’obiettivo dichiarato dell’Agenda delle Nazioni Unite è dimezzarlo entro il 2030, nelle case e a livello di filiera, sulla Terra: l’attenzione alla prevenzione è alta in Italia e Nuova Zelanda, dove 1 cittadino su 2 dichiara di impegnarsi. Ma vincono decisamente i cittadini sud-coreani, dove 6 intervistati su 10 si dichiarano in frontline. Va piuttosto male in Francia, Belgio, Germania, Olanda, Svezia: meno di 1 cittadino su 3 – la media mondiale – si dichiara interessato al tema. Se ci spostiamo sul fronte degli imballaggi, è ancora la Corea del Sud, assieme alla Cina, a manifestare impegno per uno sviluppo sostenibile (70%), mentre l’Italia supera di poco la media mondiale di impegno sul tema (57%), assieme a Sud Africa, India, Nuova Zelanda, Cile, Gran Bretagna, Italia, Argentina, Colombia. Fanalini di coda gli Stati Uniti, con Australia, Giappone, Svezia, Francia e Polonia.
«La svolta culturale a livello globale è un passaggio obbligato per la riduzione dello spreco alimentare sul pianeta – spiega Andrea Segrè, fondatore Last Minute Market e promotore della Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare -. I 17 Obiettivi di sostenibilità delle Nazioni Unite sono davanti a noi e non possiamo fallirli. L’Osservatorio Waste Watcher diventa per questo International Observatory e promuove una campagna globale di sensibilizzazione, con monitoraggio su scala mondiale in vista del 29 settembre, seconda Giornata mondiale di riduzione delle perdite e sprechi alimentari indetta dall’Onu».
Come prevenire gli sprechi
“Stop food waste. One health, one planet” è il tema degli eventi istituzionali della 8a Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, in programma oggi 5 febbraio dalle 11.30 su piattaforma digitale, come sempre per iniziativa della campagna Spreco Zero di Last Minute Market con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e inoltre con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, del World Food Programme Italia, di Anci e della rete di Comuni Sprecozero.net. Molti gli interventi programmati per l’occasione, introdotti e coordinati dal fondatore Last Minute Market e campagna Spreco Zero, l’agroeconomista triestino Andrea Segrè. A tracciare un quadro dell’Orizzonte Italia saranno, fra gli altri, il sottosegretario al Ministero della Salute Sandra Zampa e il sottosegretario al Ministero delle Politiche sociali Francesca Puglisi. Oltre a loro interverranno, fra gli altri, il vicedirettore generale Fao Maurizio Martina e Vincenza Lomonaco, ambasciatore presso la Rappresentanza permanente d’Italia alle Nazioni Unite a Roma, il presidente Conai Luca Ruini.
Tutti potranno partecipare alla 8^ Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, collegandosi a questo link:
5 febbraio 2021 ore 11.30 Stop food waste. One health, one planet – YouTube
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In copertina, scorcio della Riserva della Foce dell’Isonzo: un paradiso naturalistico del Friuli Venezia Giulia.