di Mariarosa Rigotti

Calato ormai il sipario su “One Love reggae Reunion”, l’evento che una manciata di giorni fa, ad Aprilia Marittima, ha catalizzato l’attenzione di molti. Una proposta che ha dato finalmente l’opportunità a tanti artisti di tornare ad incontrare il loro pubblico. Visti i risultati, quindi, si possono tirare le somme, nell’attesa di una prossima edizione. E a dare il senso della valenza di questa manifestazione possono essere utili le parole del Dj Tubet: «”One Love Reggae Reunion” non è solamente un bel format, è un’azione positiva in grado di stimolare entusiasmo anche nei mesi a venire tra noi artisti italiani. Un toccasana per le nostre anime, tutti gli artisti e tutto lo staff dell’associazione One love sono stati bravi, non è facile in questi tempi organizzare un festival intercettando una sensibilità e un’esigenza che erano nell’aria divertendo, in sicurezza, il pubblico con soli artisti italiani».

Dj Tubet al “selfie”…


Grande soddisfazione, dunque, per un contesto che ha visto pure un significativo momento di riflessione. Come documentato anche dalla Run it Agency che ha raccontato della propria esperienza attraverso il suo profilo Facebook: «Qualche mese fa, gli amici dell’Associazione One Love ci hanno chiesto una mano per organizzare una conferenza sul Reggae in Friuli in occasione dell'”One Love Reggae Reunion” a Lignano. Ci è sembrata una bella occasione per ritrovarci tutti insieme e raccontare della scena passata e presente qui a Nord Est». Quindi lo spessore dei partecipanti: «E così abbiamo coinvolto alcuni artisti che nel tempo si sono fatti conoscere in giro per il mondo e con molti di loro abbiamo la fortuna di lavorare abitualmente: Mellow Mood, Paolo Baldini DubFiles, Wicked Dub Division & Michela Grena (Michela ha rappresentato anche la North East Ska Jazz Orchestra), Northern Lights sound system, R. Esistence in Dub, Playa Desnuda, Dj Tubet. E hanno partecipato tutti! Una bella chiacchierata condotta dal “friulano d’adozione” Pier Tosi in cui sono state nominate anche altre realtà che hanno gettato le basi e fatto crescere questa scena come Rototom Sunsplash, Baraonda Disco Frasca, Festintenda, Radio Onde Furlane, Reddarmy (Fulvio), Ariadigolpe, Far East Connection…». Anche una nota importante, l’incontro è visibile in streaming: https://www.facebook.com/associazioneonelove/videos/190095329802753/

… e durante un’esibizione.


E proprio su questo incontro è intervenuto Dj Tubet, il rapper di Nimis che venerdì 27 agosto animerà a Venzone la prima serata di “Giovani, Europa, Autonomie”, mentre il giorno successivo sarà tra i protagonisti di un importante e suggestivo incontro in Malga Glazzat, sopra Pontebba, nell’ambito di Vicino/lontano mont. Già sul suo profilo Mauro Tubetti ha espresso tutta la soddisfazione per aver “aperto le danze” una sera sul mainstage, cantando col supporto alla consolle di Lampadread, nome storico del genere e che costituisce un punto di comunicazione tra Giamaica e Italia. E pure un grazie, oltreché all’associazione One Love, anche a «Fenomeno show per il cambio programma e per aver incendiato la dancehall assieme in chiusura fino all’alba». Ma oltre a queste espressioni rese pubbliche sul suo profilo di artista, abbiamo raccolto alcune riflessioni del rapper friulano sulla conferenza che, nell’ambito del festival, era dedicata al reggae in Friuli Venezia Giulia. «Sono felicissimo – racconta Dj Tubet – di essere stato invitato alla conferenza, è stata per me un’occasione in primis per ringraziare tutte le realtà organizzative e musicali che in qualche modo sono state importanti per la mia formazione nella musica in levare, ma anche una bella vetrina in cui presentare la diversità musicale e linguistica della mia esperienza». Evidenziando, poi, che «l’intera conferenza, grazie all’abile conduzione di Pier Tosi, è riuscita, non solo a mettere in luce gli aspetti peculiari della scena friulana rispetto al resto del panorama italiano, ma anche a far emergere molte curiosità e aneddoti sulla genesi delle formazioni e della discografia reggae in regione».

I partecipanti al dibattito.

Tubet ricorda anche di avere ripercorso la sua storia di artista: «In questa occasione ho potuto raccontare i miei sforzi per rendere universale e conosciuta la lingua friulana, facendo anche delle analogie tra i punti di contatto dell’antica Chiesa di Aquileia e la Chiesa copta Etiope, molto importante per la mistica Rastafariana, dato che entrambe nascono dalla Chiesa di Alessandria d’Egitto». Inoltre, ha spiegato che «è stata la prima volta in cui la scena reggae friulana è stata presentata tutta assieme con le sue caratteristiche e differenziazioni di generi, ma col comune intento di portare un po’ di cultura giamaicana in Friuli e contemporaneamente di rappresentare il Friuli nel mondo. Non sono mancati l’entusiasmo e la tensione verso il futuro di questa importante realtà musicale in cui un primo passo importante è stato mosso proprio dal ritrovarci tutti assieme al festival».
E proprio sulla manifestazione di Aprilia Marittima Dj Tubet ha tenuto sottolineare: «Mi sento di ringraziare ancora una volta lo staff del festival per avermi dato la possibilità di esibirmi sul palco principale in apertura alla serata del sabato avendo l’onore di essere accompagnato dal veterano del reggae italiano Lampadread. Oltre al concerto di apertura e alla già citata conferenza, dopo gli spettacoli ho avuto la fortuna di accompagnare Fenomeno Show nella sua selezione reggae in vinile nello spazio Dancehall. Un finale di festival carico di energia in cui ho potuto fare freestyle condividendo il microfono con Raina (Villa Ada Posse), Mark-one (BombaBomba) e la friulana Tizla».

E infine una bella foto ricordo.

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In copertina, Lampadread veterano del reggae italiano e nome di punta alla Reunion di Aprilia Marittima.

(Fotografie di Ranieri Furlan)

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