Prosegue con un nuovo, prestigioso appuntamento con la grande musica la programmazione del Teatro Verdi di Pordenone. Attesa oggi 15 novembre, alle 20.30, sul palcoscenico una vera e propria eccellenza musicale italiana nel mondo, il Quartetto Prometeo. Specializzato nel duplice richiamo alla classicità e alla contemporaneità, la formazione brilla per la sottile capacità di diversificare le sonorità, per la precisione dei dettagli, per l’articolazione e la dinamica interpretativa. Antico e Moderno si incontrano nel programma musicale dove Giulio Rovighi e Aldo Campagnari al violino, Danusha Waskiewicz alla viola e Francesco Dillon al violoncello propongono assieme pezzi di repertorio e musica nuova che si illuminano a vicenda di luce inedita. Fulcro del concerto un intrigante gioco di specchi tra presente e passato, con l’originale rielaborazione di musica antica ad opera di compositori contemporanei. Meravigliose pagine del Sei-Settecento italiano, tra cui Scarlatti e Monteverdi, sono qui trascritte e reinventate da importanti compositori italiani attuali come Sciarrino, Scodanibbio, Filidei. Nell’ideale confronto tra presente e passato, il quartetto d’archi trova la chiave di volta per farsi interprete della musica del futuro.
Vincitore della 50ma edizione del Prague Spring International Music Competition nel 1998, il Quartetto Prometeo è stato insignito anche del Premio Speciale Bärenreiter, del Premio Città di Praga e del Premio Pro Harmonia Mundi. Nel 2012 riceve il Leone d’Argento alla Biennale Musica di Venezia. Si è esibito nelle più importanti sale da concerto del mondo e collabora con musicisti come Mario Brunello, David Geringas, Veronika Hagen, Alexander Lonquich, Enrico Pace, Stefano Scodanibbio, Quartetto Belcea, Enrico Bronzi, Mariangela Vacatello, Lilya Zilberstein. Particolarmente intenso è il rapporto artistico con Salvatore Sciarrino, Ivan Fedele e Stefano Gervasoni. Info e biglietti sul sito teatroverdipordenone.it e in biglietteria (0434.247624).

Dedicato a Teodora
domani in Duomo

E’ ripartito il Festival Internazionale di Musica sacra di Pordenone, al traguardo della sua 30ma edizione: domani 16 novembre appuntamento, alle 20.45, nel Duomo Concattedrale di San Marco per un grande evento concertistico, l’opera da camera per soprano, attrice, danzatrice, coro e strumenti su musica di Mauro Montalbetti, libretto e regia di Barbara Roganti, realizzata in coproduzione con Ravenna Festival che lo scorso giugno ha aperto la sua edizione 2021 proprio con questo allestimento. In scena una voce fra le più amate del nostro tempo, il soprano Roberta Mameli, accanto all’attrice Matilde Vigna e ad AltreVoci Ensemble e al Coro 1685 dell’Issm “Verdi” di Ravenna diretto da Antonio Greco. La dedica è per Teodora, l’imperatrice bizantina santa della Chiesa ortodossa, “venerata come una santa e maledetta come un demonio”. Lo spettacolo si addentra nel labirinto dell’esistenza dell’Imperatrice bizantina, là dove verità e calunnia coesistono, dove il corpo femminile convive con l’icona della santità. Concepita per la basilica dove risplende il mosaico del corteo di Teodora, l’opera racconta la storia di questa figura femminile, figlia di un’attrice e di un custode dell’ippodromo di Costantinopoli, che divenne poi Imperatrice al fianco di Giustiniano, santa per la Chiesa ortodossa ed eterna nei mosaici della Basilica di San Vitale a Ravenna. L’accesso al concerto è gratuito, con green pass e prenotazione obbligatoria inviando mail a pec@centroculturapordenone.it. Info e dettagli sul nuovo sito dedicato www.musicapordenone.it

AltreVoci Ensemble

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In copertina e all’interno due immagini del Quartetto Prometeo atteso stasera a Pordenone.

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