Due interessanti appuntamenti musicali, tra oggi e domani, a Pordenone e a Trieste. Ecco, pertanto, in dettaglio il contenuto delle proposte.
PORDENONE – Nuovo, atteso appuntamento con l’estate “in Pescheria” che il Teatro Verdi di Pordenone sta proponendo al suo pubblico nella nuova arena estiva di Piazzetta Pescheria. Dopo l’accoglienza calorosissima della prima serata, prosegue oggi, 7 giugno, la rassegna “Open Jazz”, intensa serie di concerti nel segno del grande jazz internazionale firmata dal clarinettista, sassofonista e compositore Francesco Bearzatti, in collaborazione con il consulente musicale del Verdi Maurizio Baglini. Sul palco alle 21 la formazione degli Oliphantre, progetto esplosivo, conturbante e romantico, che mette in dialogo Francia e Italia. La cantante Leila Martial, astro del jazz francese, si muove agilmente in un magma sonoro ricco di contaminazioni, dove testo e musica, si fondono per disegnare un paesaggio astratto ma saldamente ancorato alla terra, accompagnata da due dei nomi più interessanti del nuovo jazz italiano, il chitarrista romano Francesco Diodati – stabile collaboratore di Enrico Rava – e il batterista toscano Stefano Tamborrino, leader con lo pseudonimo Don Karate e richiestissimo sideman che annovera fra le sue collaborazioni Gianluca Petrella, Louis Cole (Knower), Dave Binney e Stefano Bollani.
Tre artisti che con il loro carisma portano sul palco un mix di testi e musica tra hip hop, sferzanti linee rock e punk, groove funky e melodici lirismi. Improvvisazione volta a dare vita a una musica nuova e coinvolgente, che ha il sapore dello sconosciuto. Ad ogni concerto la cantante Leïla Martial trasforma la sua voce e la sua teatralità in energia positiva e forti emozioni. Lontana dallo scat e dalla vocalità jazz tradizionale, il suo è un linguaggio unico e originale che la porta verso un jazz dall’anima moderna. Testi e musica si fondono per dare vita a una ricerca interiore alla volta di quell’immaginario sonoro che sbaraglia i tentativi di spiegazione razionale. I tre musicisti si muovono agevolmente nel terreno del jazz e delle sue più imprevedibili contaminazioni e sono fra i più richiesti leader e sideman in ambito Europeo. “Il recente progetto in trio di Francesco Diodati, Stefano Tamborrino, uno dei più innovativi batteristi del momento, e la formidabile Leila Martial (voce ed elettronica) è fra quelli che ci hanno maggiormente colpito per la libertà priva di compromessi con cui i tre hanno mostrato di saper coniugare tradizione e linguaggi contemporanei”, ha scritto di recente L’Espresso. “Una formazione entusiasmante, destinata a lasciare il segno”, è, invece, il giudizio del magazine Musica Jazz.
Prossimo appuntamento martedì 14 giugno con gli Unscientific Italians, una formazione di 11 elementi che al suo esordio discografico, ha vinto il Top Jazz Italia 2021 come miglior gruppo dell’anno. Biglietti e Abbonamenti: www.teatroverdipordenone.it – telefono 0434.247624.
TRIESTE – Con la performance di Massimiliano Ferrati, uno dei pianisti più amati sulla scena musicale contemporanea, apprezzato per la forza tecnica, la musicalità e il carisma delle sue interpretazioni, giunge a conclusione domani, 8 giugno, alle 20.30 al Teatro Miela, il cartellone cameristico “Cromatismi” per la tranche gennaio-maggio (e poi riprenderà a settembre), cartellone promosso da Chamber Music Trieste per la direzione artistica della musicologa Fedra Florit.
Premio Speciale al Concorso “Arthur Rubinstein Piano Master Competition” di Tel Aviv e Premio Busoni Competition a Bolzano, Massimiliano Ferrati si presenterà al pubblico di Trieste in un piano recital capace di valorizzare la sua straordinaria profondità di suono. In programma pagine di Wolfgang Amadeus Mozart con la Sonata in do maggiore K330, ariosa e brillante, nota per la sua “leggerezza”, e, quasi all’opposto, la Sonata in la minore K310 detta anche “la Parigina”, una delle due uniche Sonate per pianoforte scritte da Mozart in una tonalità minore: scelta che si riflette in un contenuto musicale di pathos espressivo e drammatico, quasi una declinazione dello Sturm und Drang, che aveva conquistato i salotti parigini. In programma anche due Sonate notissime di Ludwig van Beethoven: la Sonata in do maggiore op.53 – Waldstein, punto culminante della «seconda maniera» beethoveniana in cui profondità dell’ispirazione e virtuosismo strumentale si fondono in un possente blocco di stupefacente modernità. E la Sonata in mi bemolle maggiore op.81a – Les Adieux, concepita in un contesto storico e personale delicato, per l’allontanamento dell’Arciduca Rodolfo d’Austria in conseguenza della guerra austro-francese, nel 1809.
L’ingresso è aperto sulla base delle norme sanitarie vigenti, biglietti presso TicketPoint Trieste, info www.acmtrioditrieste.it. Cromatismi è il cartellone numero 27 allestito da Chamber Music, con il sostegno del MIC – Ministero della Cultura, della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e di Banca Mediolanum, Itas Assicurazioni, Suono Vivo – Padova, Fondazione Casali, Civibank e Zoogami.
—^—
In copertina, la formazione degli Oliphantre (oggi a Pordenone) e qui sopra il pianista Massimiliano Ferrati (domani a Trieste).