di Giuseppe Longo

SAGRADO – “Chanson de Matin”, un quadro di grande serenità, dolcezza e speranza, pennellato con le note di Edward Elgar, si è fuso con un’altrettanto rassicurante visione post-temporalesca, quando lampi, tuoni e vento lasciano finalmente il posto a un cielo terso, descritta con grande intensità ed efficacia da Ludwig van Beethoven. Un messaggio di serenità e pace, prezioso per invitarci a stemperare i difficili momenti che stiamo vivendo, che ha contrassegnato il concerto di apertura della manifestazione “Nuove sinergie musicali e sportive – Ripartiamo da Castelnuovo”, il nuovo progetto dell’Orchestra Thomas Schippers, sotto la direzione di Carlo Grandi. Accogliente cornice dell’evento la Barchessa di Castelvecchio, nella quale ha così preso il via un grande Festival che ingloberà musica, cultura e sport. Una importante occasione – come ha sottolineato il maestro Grandi, direttore artistico della nuova iniziativa musicale – per creare e far vivere una forte correlazione tra “gesto artistico” e “gesto sportivo” in un laboratorio creativo che ha come punto focale l’attiguo Parco Ungaretti, appunto a Castelnuovo. Un Festival che però toccherà anche altre sedi friulane, tanto che stasera, 15 ottobre, si sposterà a Gradisca d’Isonzo e domani a Manzano.


Applauditissima protagonista una “Thomas Schippers” in versione sinfonica, impreziosita dal violino di Laura Grandi che ha proposto un delicato brano di Gabriel Faurè. Una trentina di musicisti in tutto che al termine del concerto il direttore ha presentato uno a uno. Oltre a quello della solista Laura Grandi, hanno suonato i violini di Snezana Acimovic, Marco Favento, Lucia Premerl (molto apprezzata nel precedente Festival anche come soprano), Daniel Longo, Giulia Pontarolo, Clementina Carluccio, Marco Zanettovich e Simonetta Fumiato. Archi che hanno dialogato con le viole di Emma Krizsik, Giovanni Boscarato e Rachele Castellano, i violoncelli di Massimo Favento e Katia Panger, oltre che con i contrabbassi di Donata Paduano e Marco Abbrescia. Nutrita la presenza dei fiati: Elisa Castenetto e Marta Cecconi (flauti); Nicola Zampis e Valentina Dal Bello (oboi); Sebastiano Marzullo e Manuela Zamarian (clarinetti); Paolo Dreosto e Serena Candolini (fagotti); Angelo Dolce e Luigi Carlino (corni); Giacomo Vendrame e Alberto Domini (trombe); Sergio Bernetti (trombone). Infine, all’arpa Laura Pandolfo e alle percussioni Giorgio Fritsch e Francesco Pandolfo. Un’affiatata orchestra che ha accompagnato il pubblico in un avvincente e suggestivo itinerario cominciato appunto con il brano di Elgar, del quale è stato proposto anche “Mina” che il musicista dedicò all’amata cagnolina, e proseguito con tre belle pagine di Anton Bruckner. Quindi “La tempesta” beethoveniana e un piacevolissimo brano di Josef Strauss. La seconda parte del concerto si è invece aperta con il violino solista di Laura Grandi nell’affascinante brano di Faurè, seguito da una polka di Erik Satie, ancora un bel brano di Elgar e per concludere la serata due trascinanti pezzi di Claude Debussy, del quale il maestro Grandi ha regalato anche un apprezzatissimo bis.

E ora il progetto “Nuove sinergie musicali e sportive – Ripartiamo da Castelnuovo” continua, come si accennava, a Gradisca d’Isonzo, dove l’appuntamento è per questa sera, alle 20.30, nella Chiesa della Beata Vergine Addolorata, in via Cesare Battisti, mentre domani il concerto si terrà, alle 18, nel salone di Villa Romano a Case di Manzano.

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In copertina, il maestro Carlo Grandi; all’interno, alcune immagini del concerto inaugurale del “Thomas Schippers”.

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