In occasione del centenario della nascita a Cividale di Eugenio Cefis, il primo grande “boiardo di Stato” del dopoguerra, è uscito un libro a lui dedicato che ne ripercorre la vicenda umana e professionale entrando negli anfratti e nelle recondite sfumature della leggenda “nera” che avvolge questo potente e riservatissimo personaggio. L’autore è il giornalista Paolo Morando che, grazie a un certosino lavoro di ricerca su tutte le fonti disponibili, va a fondo di tante vicende oscure e palesi dell’illustre cividalese: “Eugenio Cefis – Una storia italiana di potere e misteri” è il titolo del libro edito da Laterza.
Il libro verrà presentato venerdì prossimo, 19 novembre, alle 20.30 al Teatro Ristori, alla presenza dello stesso autore e di Luca Dal Bosco per iniziativa del Comune di Cividale -ufficio Cultura. Moderatore lo scrittore Luca Quarin.
Stretto collaboratore prima e successore poi di Enrico Mattei alla presidenza dell’Eni, Cefis è stato al centro di un turbine di sospetti, di trame e di inchieste giudiziarie che lo hapnno accompagnato in vita e dopo la morte. Servizi segreti, massoneria, fondi neri, disegni eversivi, enormi influenze politiche: tutti gli ingredienti di un vero e proprio giallo che nemmeno il suo ritiro dalle scene nel 1977 è riuscito a stemperare.
Paolo Morando è un giornalista che scrive per più testate. Ha pubblicato vari libri sulla storia recente dell’Italia e ha ottenuto il Premio Fiuggi Storia nel 2019 con “Prima di Piazza Fontana. La prova generale” e fu finalista nel 2016 al Premio Estense con “’80. L’inizio della barbarie”.
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In copertina, Eugenio Cefis (Cividale del Friuli, 21 luglio 1921 – Lugano, 25 maggio 2004).