“Escape visions”, un viaggio coinvolgente nelle sonorità del Novecento: domani, 27 aprile, un repertorio di grande forza espressiva scandirà la nuova proposta dei Concerti del Tartini 2022. Appuntamento alle 20.30 come sempre nella Sala Tartini (via Ghega 12), in scena il pubblico troverà due grandi concertisti: il violoncellista Luca Paccagnella e il pianista Dimitri Romano. Si parte con la Sonata op.40 di Šostakovič, si proseguirà con l’intenso Nearly Waltz del compositore ucraino Kapustin, quindi la Sonata op. 19 di Rachmaninov, non meno vibrante, e una prima esecuzione assoluta, la composizione “Toccata Way out” di Dimitri Romano, ispirata alla forma della toccata barocca: prosecuzione del filone virtuosistico-improvvisativo, ma con atmosfere e temi jazzy. L’ingresso al concerto è libero su prenotazione e fino ad esaurimento posti, info telefono 040.6724911. Il cartellone dei Concerti del Tartini è curato dal responsabile di produzione Andrea Amendola con il direttore del Conservatorio, Sandro Torlontano.
La Sonata per violoncello e pianoforte op. 40 di Šostakóvič si colloca tra i lavori cameristici giovanili: l’autore procede con cautela, cercando riferimenti nelle forme del passato, ma con un’ambientazione sonora personalissima e introspettiva. Nearly Waltz op. 98 di Nikolai Kapustin rientra in un trittico per violoncello e pianoforte, un eccentrico e ritmico valzer con coda in dissolvenza. La Toccata Way Out per piano solo di Dimitri Romano alterna citazioni classiche e un incedere ritmico incalzante, come a tratteggiare una “via di fuga”. Infine, la Sonata op. 19 di Sergej Rachmaninov risale al 1901: l’autore aveva soltanto ventotto anni, la composizione ha ampia struttura e richiede uno sforzo tecnico titanico al pianoforte, quasi fosse una partitura solistica, e al violoncello un suono e un’idea orchestrale.

Luca Paccagnella, docente titolare di Quartetto e Musica d’insieme per archi al Conservatorio Tartini, è stato direttore del Conservatorio Venezze di Rovigo e docente al Conservatorio Verdi di Milano. Guest Professor all’Università di Musicologia di Evry (Parigi), Hochschule di Mannheim, Akademia Muzyczna di Varsavia, Lodtz e Wroclaw, University of Music di Xiamen (Cina), è stato presidente fondatore del Consorzio dei Conservatori della Regione Veneto. Ha studiato violoncello con Rossi, Baldovino, Caramia, Mosca, Flaksman, Georgian, Menieur, Henkel e musica da camera con il Quartetto Italiano, Trio Cajkovskij, il Trio di Trieste, Accardo, Asciolla, presso l’Accademia Chigiana di Siena e la Scuola di Musica di Fiesole. Docente abilitato Isi dal 2003 insegna violoncello presso la Scuola Suzuki del Veneto, annovera numerosi studenti risultati vincitori in Concorsi Internazionali. Ha registrato l’integrale delle opere per violoncello e pianoforte di Beethoven, Busoni, Malipiero, Villa-Lobos, due cd dedicati alla musica da camera di Piazzolla e uno con brani originali per cello e organo. Ha ideato il Progetto The Sound of Stone, Architetture Sonore realizzando dal 2016 ad oggi piu di 300 recital per violoncello solo e numerosi video tra i gioielli artistici italiani (Ville, Castelli, Palazzi, Musei, Cattedrali..) Suona uno strumento della fine del XVII secolo attribuito alla famiglia dei liutai Testore di Milano.

Dimitri Romano, diplomato con il massimo dei voti e lode al Conservatorio di Venezia, si è perfezionato con J.B. Pommier e Bruno Canino nella “Scuola di Alto Perfezionamento” di Saluzzo (Cn). Docente del Conservatorio Tartini, ha insegnato pianoforte in numerosi Conservatori italiani tra i quali Firenze e Venezia. Come solista si e esibito con l’orchestra del Teatro “La Fenice” di Venezia, per il Teatro Comunale di Treviso, Orchestra da Camera “Gruppo d’Archi Veneto”, Teatro delle Erbe e Teatro ”Carcano” di Milano, Teatro ”La Pergola” di Firenze, il “Carignano” di Torino, ”Arena del Sole” di Bologna, il ”Donizetti” di Bergamo, il Teatro stabile ”Duse” di Genova, il “Teatro Grande” di Brescia, il “Teatro Olimpico” di Vicenza, la stagione del Teatro “ Her Majesty’s “ di Ballarat (Australia), la stagione della “United Church” di Melbourne e quella di Castel Sant’Angelo di Roma, per il “Rossini Festival” di Wildbad (Stoccarda), con l’Orchestra del Teatro di Maribor, al Festival Internazionale di Musica Contemporanea di Lubiana, con l’Orchestra Musike con l’Orchestra di Padova e del Veneto, con l’Orchestra Filarmonia Veneta, con l’Orchestra Osug di Guanajuato (Messico), sotto la guida di importanti direttori quali: Marcello Viotti, Jean-Bernard Pommier e Anton Nanut. Ha collaborato con i massimi esponenti di varie discipline della cultura italiana ed estera quali, Roman Vlad, Alvise Vidolin, Achille Bonito Oliva, Germano Celant, Oliviero Toscani, Gianni Vattimo, Paolo Ruffilli, Mirko Artuso. Ha registrato, per l’etichetta francese “Forlane”, il Cd ”Chante Venise” con il quale ha ottenuto, dall’Accademia del disco lirico, il premio internazionale “Georges Till”-Orfeo d’oro-2004 – per la migliore interpretazione di musiche legate a Venezia. Come compositore ha ottenuto numerosi riconoscimenti, come il premio “Global Music Awards” (San Diego-California).

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In copertina, il violoncellista Luca Paccagnella; all’interno, il pianista Dimitri Romano domani in Sala Tartini.

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