Nell’anno del Centenario della nascita, il Teatro Verdi di Pordenone presenta un cartellone tutto all’insegna dei grandi protagonisti delle scene italiane e internazionali. Approda al Verdi in esclusiva per il Triveneto, domani 13 ottobre (ore 20.30), l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai con il recente, nuovo lavoro di Francesco Filidei – in assoluto il più conosciuto e amato compositore italiano della sua generazione nel mondo – “Tre quadri”. Dopo una prima esecuzione a porte chiuse del novembre 2020 a Torino per il solo pubblico televisivo e radiofonico, e la successiva del settembre 2021 al Teatro Alla Scala per il Festival Milano Musica – e trasmesso in diretta su Rai 5 e Radio 3 Rai – il Concerto per pianoforte e orchestra approda ora al Teatro Verdi, sempre sotto la direzione di Tito Ceccherini, solido e apprezzatissimo interprete del repertorio moderno e contemporaneo, e, come solista, Maurizio Baglini, pianista dalla brillante carriera internazionale e dedicatario dell’opera, oltre che firma consolidata della Stagione musicale del teatro pordenonese.

Francesco Filidei

«Tre quadri è il terzo concerto per strumento solista e orchestra che scrivo – dice Francesco Filidei – e il primo che vede il pianoforte come protagonista. Io e Baglini – spiega ancora il compositore pisano – ci conosciamo da sempre e da tempo ci ripromettevamo di affrontare un progetto importante insieme. Così è stato naturale, nello scrivere “Tre quadri”, riferirmi alla tavolozza di colori di cui dispone Maurizio». I lavori che compongono Tre Quadri formano un concerto per pianoforte e orchestra classico, con un ampio primo movimento di carattere instabile, un andante centrale dall’incedere quasi sospeso ed un finale allegro in forma di scherzo. Il concerto inizia con il quadro più ampio, November, un viaggio fra episodi che alternano il pianissimo al fortissimo, il grave all’acuto, il cantabile all’ossessivo. Si prosegue con una Berceuse centrale, dal carattere più intimo e chopiniano (che pur nasconde una struttura algoritmica ferrea). E si termina con Quasi una Bagatella, uno scherzo costruito sul primo movimento del concerto Imperatore dell’immancabile Beethoven. Completano il programma del concerto altre pagine di grande freschezza le Quattro atmosfere norvegesi (Four Norwegian Moods) di Igor Stravinskij, composte nel 1942 e ispirate a melodie nordiche magistralmente ricreate dal grande compositore russo, e il gran finale con la Nona Sinfonia di Shostakovich, considerata da più parti «una delle più belle fra le nostre opere contemporanee».

Tito Ceccherini

(Foto Più Luce)

Francesco Filidei è tra i compositori italiani viventi più apprezzati nel mondo, con esecuzioni a Berlino, Monaco, Vienna, Tokyo, New York, Los Angeles, nei festival di musica contemporanea più prestigiosi, e con Premi come il Salzburg Music Forderpreistrager, il Prix Takefu, il Forderpreistrager Siemens, la Medaglia Unesco Picasso/Mirò del Rostrum of Composers e il Premio Abbiati. Tre quadri è stato commissionato dal Festival Milano Musica, dalla Casa da Música di Porto e dal Festival Internazionale di Musica Contemporanea “Autunno di Varsavia”.

In continuità con gli eventi celebrativi del Centenario, anche l’arrivo a Pordenone a fine ottobre dello spettacolo culto del prodigioso artista Slava Polunin, grande mimo e clown di origine russa, considerato un vero poeta del pensiero e del gesto. Atteso da mercoledì 26 a sabato 29 ottobre il suo celeberrimo Slava’s Snowshow, che, a trent’anni dal debutto, continua ad incantare in tutto il mondo il pubblico di tutte le età. Poetico, universale e senza tempo, questo straordinario show è stato visto in decine di Paesi, centinaia di città, replicato migliaia di volte per milioni di spettatori: è in assoluto uno degli spettacoli più amati e applauditi del pianeta.

L’Orchestra della Rai.

(Foto Più Luce)

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In copertina, il pianista Maurizio Baglini firma consolidata della Stagione musicale del Teatro pordenonese.

 

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