(g.l.) Dopo l’entusiasmante concerto di Stefan Milenkovich, nuovo appuntamento nell’ambito del progetto “Tartini 330” organizzato a Pirano, città natale del grande violinista. Questa sera, 19 luglio, nell’anfiteatro dell’auditorium di Portorose, ci sarà infatti il concerto dell’European Spirit of Youth Orchestra (ingresso libero), con Giovanni Angeleri, violino, e Igor Coretti Kuret, direttore d’orchestra.

L’orchestra Esyo.


Per presentare la Esyo (European Spirit of Youth Orchestra) non ci potrebbe essere incipit più efficace di queste parole di Uto Ughi: «Ideata nel 1994 dal maestro e direttore d’orchestra Igor Coretti-Kuret e sempre da lui diretta, la Esyo è un’orchestra singolare. Unica nella composizione, nel modo in cui si forma, nelle sue finalità». La compongono musicisti giovani (hanno tra 13 e 19 anni) che provengono da diversi Stati europei, con qualche rara eccezione (Albania, Austria, Bielorussia, Bosnia, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia, Libano, Macedonia, Moldavia, Olanda, Polonia, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ucraina e Ungheria). Annualmente vengono selezionati, mediante audizioni, tra quelli che appaiono come delle eccellenze nel loro settore musicale.
La Esyo è un corpo sinfonico che, oltre ad essere scuola di musica e di vita, esprime, attraverso il proprio suono, lo spirito europeo dei giovani. È una prova esemplare che il sogno europeo non solo è possibile, ma che è giovane e che ha un’anima sinfonica che può risuonare perfettamente in armonia, grazie alla pluralità delle sue voci, culture e tradizioni. Esyo si rivela quindi uno strumento formidabile per la promozione della cooperazione culturale e dell’integrazione europea. Eseguirà musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, Giuseppe Tartini e Ludwig van Beethoven.
L’iniziativa è promossa dall’associazione Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini” Pirano, dalla Comunità autogestita della nazionalità italiana di Pirano, dal Comune di Pirano, dal Ministero della cultura della Repubblica di Slovenia, dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, dalla Comunità autogestita della nazionalità italiana di Ancarano, dall’Unione Italiana, dalla Comunità degli Italiani di Bertocchi, dal Centro Italiano Carlo Combi e realizzata in collaborazione con il supporto dell’auditorium di Portorose, la Central European Initiative, il Conservatorio di musica “Giuseppe Tartini” di Trieste, il Consolato Generale d’Italia a Capodistria e l’Associazione Culturale Scuola per Giovani Musicisti Trieste. «L’appuntamento – sottolineano gli organizzatori – è simbolo di condivisione e collaborazione».
Dicevamo dell’indimenticabile concerto di Stefan Milenkovich. Il grande violinista serbo, dopo un’anteprima al Conservatorio di Trieste, si era infatti esibito all’auditorium di Portorose, gremito, che aveva sottolineato con lunghi e calorosissimi applausi ogni brano proposto dal musicista serbo per celebrare il “Maestro delle Nazioni” (Pirano, 8 aprile 1692-Padova, 26 febbraio 1770), del quale appunto si celebrano i 330 anni dalla nascita.

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In copertina e qui sopra tre immagini del concerto di Stefan Milenkovich al Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste.

(Foto Daniel Longo)

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