di Giuseppe Longo
SAGRADO – E come poteva concludersi il concerto, vista ormai l’imminenza delle feste, se non con un sempre suggestivo “White Christmas”, tradotto nel nostro Bianco Natale («un brano – ha detto, scherzando, il maestro Grandi – che ho composto stanotte»)? È stata proprio questa piacevolissima, e da tutti molto conosciuta, pagina scritta dall’americano Irving Berlin nell’ormai lontano 1942 a concludere, come applaudito bis, il matinéee che gli archi dell’Orchestra Thomas Schippers hanno proposto ieri nella barchessa di Castelvecchio, sul Carso sopra Sagrado, nel concerto che ha coronato il secondo modulo di “Nuove sinergie musicali e sportive – Ripartiamo da Castelnuovo”, un contenitore fatto di arte, storia, cultura e musica, che aveva preso il via nella stessa sala la scorsa settimana. Ma come brano non previsto dal programma è stata eseguita nuovamente anche la dolcissima “Ninna Nanna” che Laura Grandi, violino solista e compositrice, ha voluto dedicare alla figlioletta che stava per nascere.
Tanti applausi per l’orchestra diretta da Carlo Grandi anche in questo appuntamento conclusivo che ha visto altre tappe a Muggia Vecchia, Manzano e Tarvisio. Un vero peccato che in quest’ultima località, imbiancata dalla neve, il pubblico non abbia avuto il coraggio di sfidare il maltempo. Anche perché il concerto che ha avuto quale appropriata cornice la storica Chiesa dei Santi Pietro e Paolo – retta da tre anni da don Alan Iacoponi, originario della lontana Bolivia – ha proposto pure qui il medesimo programma, nel quale è stato particolarmente suggestivo e adatto per la sua ambientazione il brano “Die Musikalische Schlittenfahrt” che Leopold Mozart, padre del Genio di Salisburgo, scrisse immaginando di portare con la sua slitta alcuni amici a una festa da ballo. In quel caso erano ovviamente le nevi austriache a essere percorse dai cavalli incitati dalla frusta e annunciati dal tintinnio dei sonagli, ma la traversata poteva benissimo essere immaginata anche su quelle della Valcanale.
Anche, dunque, in questi due concerti conclusivi la formazione d’archi del maestro Grandi aveva sui leggii una scaletta di brani molto interessanti e piacevoli a cominciare dalla coinvolgente “Kinder Symphonie”, la “sinfonia dei giocattoli”, sempre del padre di Wolfgang Amadeus, nella quale vengono anche efficacemente imitati uccelli e animaletti. Per il resto, tanto la prima che la seconda parte del concerto hanno fatto ascoltare preziose partiture di Fletcher, Lewis e Willams, oltre a una coinvolgente “Pizzicato Polka” di Strauss, che fa tanto Concerto di Capodanno dal viennese Musikverein, a un “riflessivo” brano dei nordici Bull e Svendsen, per continuare con l’intramontabile e conosciutissimo Intermezzo dalla Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, un sincopato brano di Anderson e la trascinante Danza Ungherese numero 5 di Johannes Brahms. Merita, infine, una chiosa proprio il “White Christmas” di cui si è fatto cenno all’inizio. A parte la simpatica battuta del direttore, dello storico brano di Irving Berlin il maestro Grandi ha utilizzato solo il tema più conosciuto, innestandovi un riuscitissimo arrangiamento per orchestra d’archi che ha conferito all’insieme anche uno stile più moderno e piacevole rispetto all’originale.
Prolungati applausi per il direttore e per i suoi bravissimi musicisti che ricordiamo: violini Laura Grandi, Snezana Acimovic, Marco Favento, Lucia Premerl, Daniel Longo, Giulia Pontarolo, Lorenzo Mian, Marco Zanettovich e Simonetta Fumiato; viole Rachele Castellano, Giovanni Boscarato; violoncelli Massimo Favento e Katja Panger; contrabbassi Donata Paduano e Marco Abbrescia; percussioni Francesco Pandolfo; arpa Laura Pandolfo. E per gli effetti speciali nei due brani mozartiani: Kuckuck Rachele Castellano, Nachtigall (Usignolo) Giovanni Boscarato; Knarre (Raganella) Valentina Roselli; Triangel Laura Pandolfo; Trompete-Trommel Francesco Pandolfo; Wachtel (Quaglia) e Sognagli Marianna Bressan.
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In copertina, l’Orchestra “Thomas Schippers” nella Chiesa di Tarvisio; all’interno, a Castelvecchio e ancora nel capoluogo della Valcanale.