di Lant Ator

Buttrio, Cirri a TreeArt Festival

BUTTRIO – Proprio quando i nostri territori e i nostri boschi sono tristemente protagonisti della violenza della siccità e degli incendi, prende il via a Buttrio, nella cornice di Villa di Toppo Florio, la terza edizione del TreeArt festival che mette in dialogo cultura, arte, divulgazione scientifica nel segno della sostenibilità e della preservazione della biodiversità. Organizzato dal Comune di Buttrio con il contributo della Regione, il festival – che gode della direzione scientifica di Pietro Maroè e la curatela artistica di Start associazione culturale – riunisce nella località friulana fino a domenica 31 artisti, scienziati e divulgatori sul tema portante di quest’anno, “La foresta urbana”, per sognare e progettare assieme le città del domani, città che incorporino sempre più spazi verdi, nelle strade, nei parchi e sugli edifici. Sono necessari più alberi per affrontare le sfide dei cambiamenti climatici, questo è il paradigma da cui parte il festival che sarà inaugurato alle 17.30 di oggi dal noto conduttore radiofonico, voce storica del programma cult di Radio Rai2 Caterpillar, Massimo Cirri. Nell’occasione sarà ufficialmente presentata la “Carta di Buttrio”, esito dei tavoli di lavoro degli esperti riuniti nella località friulana già da ieri per confrontarsi sui temi della biodiversità nelle città. La serata inaugurale sarà arricchita da due, importanti eventi artistici, a partire dalla performance di danza “Estate”, firmata della Compagnia Arearea, tratta dal loro spettacolo “Le quattro Stagioni” con la coreografia di Marta Bevilacqua. Dopo la performance sarà la volta del dialogo tra Massimo Cirri e l’artista Roberto Ghezzi, protagonista dell’opera permanente realizzata per TreeArt “Innesti” – che andrà ad arricchire il museo d’arte contemporanea a cielo aperto del Parco di Buttrio – e della mostra personale Naturografie, allestita nel Lapidarium della Villa. La mostra sarà visitabile fino al 31 luglio ogni giorno dalle 10 alle 20 e resterà aperta nei weekend fino all’11 settembre. Il festival prosegue domani con la presenza dello scienziato dell’Esa European Space Agency, Stefano Ferretti, protagonista dell’incontro pubblico “Come l’osservazione della Terra dallo Spazio può aiutarci nella lotta ai cambiamenti climatici”. Sempre domani, alle 18, la cooperativa Damatrà presenta il laboratorio per i più piccoli a partecipazione gratuita “All’ombra degli alberi” (ancora aperte le prenotazioni allo 0432.235757 o via mail info@damatra.com). A suggellare la giornata, il concerto della Fvg Orchestra, sotto la conduzione di Paolo Paroni con il violino solista di Constantin Beschieru. Gran finale domenica: per l’intera giornata sarà possibile visitare la mostra Naturografie, mentre alle 19 salirà sul palco la “The Rhythm & Blues Band”.

Onde Mediterranee a Gradisca

GRADISCA D’ISONZO – Sul grande palco di Onde Mediterranee 2022, all’Arena del Castello di Gradisca d’Isonzo, sale stasera, alle 21.30, Willie Peyote con il suo nuovissimo “Precaria Orchestra Sabauda Concerti dal Vivo Tour” (biglietteria aperta con accesso da Via Serenissima dalle 19 – apertura porte ore 20). Il rapper e cantautore torinese è uno dei protagonisti più interessanti del panorama indie-rock italiano degli ultimi anni; con cinque album all’attivo e la partecipazione, nel 2021, al Festival di Sanremo con “Mai dire mai – La locura” (Premio della Critica Mia Martini) raccoglie consensi entusiastici della critica ma soprattutto del pubblico dei giovani. Alle 20.15, sempre all’Arena del Castello, per i GreenTalks Pre-concerto di Onde Mediterranee 2022 a cura di NoPlanetB una doppia partecipazione: Giacomo Moro Mauretto autore del canale YouTube “Entropy for Life” e Riccardo Rizzetto conosciuto sui social come “From Roots to Leaves” parlano di biodiversità, di evoluzione, delle conseguenze e degli impatti del cambiamento del clima su animali e piante. Focalizzando lo sguardo non in luoghi e spazi lontani, ma nel giardino sotto casa, fra gli habitat della nostra regione (ingresso libero). Alle ore 18.30 alla Corte Marco d’Aviano, Palazzo Torriani, Marco Aime presenta “Conversazioni in alto mare”. Un libro edito da Elèuthera che raccoglie la conversazione fra un antropologo che si occupa di migrazioni – Aime appunto – e un «capitano anarchico», Riccardo Gatti, da anni impegnato nei soccorsi in mare; per provare ad analizzare la complessità dei salvataggi in mare e le loro implicazione, umane ma non solo. Assieme ad Aime dialoga Fabio Turchini in questo ultimo incontro di Lettere Mediterranee realizzato in collaborazione con Dialoghi 2022- Festival itinerante della conoscenza. Ingresso libero. La “piazza di comunità” di Onde Mediterranee all’Arena del Castello si anima anche grazie alla collaborazione di NoPlanetB e Arci Skianto, con le postazioni di laboratorio permanente dedicate ai bambini (attività gratuite dalle 17.30) e i chioschi enogastronomici (apertura ore 18.30) dedicati alla cucina naturale della chef friulana Alessia Beltrame e Orto Felice. Info: www.euritmica.it

Un Fiume di Note oggi a Polcenigo

POLCENIGO – Proseguono gli appuntamenti della quinta edizione di “Un Fiume di Note – Antica Fiera dei Thést” – la rassegna musicale itinerante “site specific” in corso lungo tutta l’estate sotto la direzione artistica di Dory Deriu Frasson con Davide Fregona direttore di PianoFvg. Attesa oggi, alle 20.45 a Villa Zara a Polcenigo, la talentuosissima pianista Gala Chistiakova, vincitrice nel 2014 del Concorso pianistico internazionale PianoFvg. Veemente, intensa, dirompente, passionale, la musicista di origine russa infonde alle interpretazioni nei più svariati repertori un tratto di virtuosismo formale impeccabile e una limpida unità interpretativa. Con una carriera segnata da moltissimi successi e partecipazioni in tutto il mondo – tra cui l’edizione 2020 di Mittelfest – la pianista approda a Un fiume di Note reinterpretando Scriabin e rendendogli omaggio, con una sonata-fantasia per pianoforte, nel 150° anniversario della nascita. L’ingresso all’evento è libero. Tutto il programma su: www.musicaefvg.it. Per info: telefono 0434.088775.

A Ravascletto le fotografie di Candoni

RAVASCLETTO – Dopo l’inaugurazione con la Topolovska Minimalna Orchestra a Villa di Verzegnis, oggi Vicino/lontano mont si sposta a Salârs di Ravascletto, a Cjasa da Duga, l’antica casa di famiglia che la fotografa Ulderica Da Pozzo ha reso sede di mostre ed eventi, facendone un punto di riferimento culturale per tutta la Carnia. Alle 17.30 verrà inaugurata la mostra “Così vicina, così lontana”. Presenta una selezione, risalente agli anni Sessanta, della produzione del fotografo Umberto Candoni, testimonianza di una Carnia in bianco e nero, povera ma dignitosa. Le immagini, scattate da un Candoni già ottantenne, colpiscono per l’immediatezza e la grande capacità di trasmettere emozioni. Interverranno, oltre alla padrona di casa, anche l’animatore culturale Marco Lepre, che ne ha curato il catalogo, e il direttore del Craf, docente all’Università di Udine, Alvise Rampini. La mostra si realizza in collaborazione con l’associazione culturale “Gli ultimi” e con il Comune di Ravascletto e resterà visitabile fino al 24 agosto. Gli abitanti della montagna vivono in territori che, per quanto marginali, subiscono pienamente gli effetti delle crisi geopolitiche e geoeconomiche, cui si aggiungono i costi rilevanti della crisi climatica: fattori che incidono sulle loro prospettive di sviluppo e di vita. I montanari hanno certo bisogno di comprendere trend e dinamiche per immaginare e progettare un futuro possibile dentro l’Unione europea che, a sua volta, deve imparare ad accogliere, fin dai livelli politici più alti, le istanze anche radicali di chi vive, presidia e conosce le Terre Alte. Una sfida possibile? A vicino/lontano mont ne parleranno domani 30 luglio, alle 18, a Tolmezzo, la giornalista Francesca De Benedetti, firma di Domani, e il sociologo della comunicazione Massimiliano Panarari, con la moderazione di Maurizio Ionico, fondatore di Innovalp.tv, nell’incontro “Europei di montagna”, che si terrà nel bellissimo giardino del Museo Carnico delle Arti popolari (via della Vittoria 2). Tutti gli appuntamenti della rassegna sono a ingresso libero. Programma completo: www.vicinolontano.it

“Carniarmonie” ricorda don Di Piazza

TOLMEZZO – Quanti richiami da Carniarmonie! Oggi, alle ore 20.30 nella Chiesa di San Biagio a Mediis di Socchieve, concerto etno degli Al-Ándalus Clarinet Quartet, provenienti dalla penisola iberica. Programma pieno di fascino con musiche di Albéniz, Adam Ferrero, Iturralde e Piazzolla, interpretato da musicisti eclettici ed eccentrici maestri del clarinetto. La musica spagnola e quella argentina diventano così punto di incontro per le contaminazioni, esempio cangiante di una ricchezza musicale e culturale unica al mondo, tra forme di danza e specialità melodico-armoniche piene di pathos e forza di vita. Domani, nella Pieve di Santo Stefano di Cesclans, ad anticipare un concerto d’archi atteso per la nomea degli interpreti, ci sarà alle ore 20 la presentazione del libro scritto da Alessio Screm con le fotografie realizzate da Ulderica Da Pozzo “I disegni della musica in Carnia. Percorsi sacri d’Iconografia musicale”. Un volume inedito frutto di ricerche condotte sul campo dal musicologo carnico per il progetto Interreg Italia-Austria “La via della musica/Strasse der Musik”, nel quale dà lustro, registrando come mai era stato fatto, le migliori rappresentazioni figurative di scene e strumenti musicali dal Rinascimento al Novecento presenti nei luoghi sacri della Carnia, secondo un itinerario che si può compiere dal vero e tutto da scoprire. Alle ore 20.30, accompagnato dall’Accademia d’Archi Arrigoni diretta da Domenico Mason, sarà protagonista il brillante, giovanissimo e pluripremiato violinista lettone Daniil Bulajev, un vero Paganini alle quattro corde, il quale eseguirà con la formazione d’archi sanvitese, un appassionato concerto con musiche di Haendel (Concerto grosso op. 6 n. 1 in sol maggiore), Vivaldi (Le quattro stagioni) e de Sarasate (Zigeunerweisen op. 20). Domenica, alle ore 20.30, nella Chiesa di San Vincenzo Martire a Tualis di Comeglians, un appuntamento nato in collaborazione con l’Ert Fvg ed Emilia Romagna Festival, il Risus Quartet composto da straordinarie violiniste della Corea del Sud ed il clarinettista Claudio Mansutti, saranno protagonisti di un concerto omaggio al compianto don Pierluigi Di Piazza, sacerdote che ha segnato il percorso di vita di molte persone grazie alla sua umanità e profondità di pensiero. In programma il “Quartetto per archi in sol minore op. 10” di Debussy ed il “Quintetto in si minore op. 155” di Brahms. Vincitrice di numerosi concorsi internazionali, la formazione d’archi tutta la femminile è composta dalle violiniste Haeni Lee e Jieun Yoo, dalla violista Mary Eunkyung Chang e dalla violoncellista Bobae Lee, a dialogo con il noto clarinettista Claudio Mansutti che recentemente si è esibito nella “Mecca” della musica, la Philharmonie di Berlino, nientemeno che con i Berliner Symphoniker.

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