“Onde Mediterranee” anche in questa 26ma edizione costruisce attraverso la musica, gli incontri e i personaggi, un contesto di riflessione poliedrico che vuole concentrarsi sulle azioni possibili, le urgenze, i bisogni del contemporaneo attraverso esperienze, forme e linguaggi diversi.
Si comincia con gli incontri di “Lettere Mediterranee”, a cura del filosofo e scrittore Fabio Turchini. Il primo appuntamento è con Umberto Galimberti oggi, alle 21, al Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo (ingresso libero). In programma una conversazione con il filosofo, antropologo culturale, giornalista e scrittore a partire dal libro “La parola ai giovani” (Feltrinelli, 2018) per interrogarsi sull’universo giovanile nell’epoca delle “passioni tristi”, dell’assenza di perché, del nichilismo attivo che non affronta il presente e immagina il futuro.
Umberto Galimberti
Sabato 23 luglio, alla Corte Marco d’Aviano (Palazzo Ciotti – Teatro Comunale in caso di maltempo), Angelo Floramo, insegnante, scrittore, medievista, presenta il suo ultimo libro “Come Papaveri Rossi” (Bottega errante, 2021) dove, attraverso il racconto e la biografia di tre generazioni, si afferma il diritto alla resistenza, alla “schiena diritta”, unica postura che non rinuncia con indefettibile perseveranza ad una piena umanità.
Lunedì 25 luglio, alle 21, al Teatro Comunale e sempre ad ingresso libero, in scena “Canto per l’Europa”, reading-spettacolo musicale di e con Paolo Rumiz, che sarà preceduto da un incontro con l’autore. Un grande narratore della parola racconta un viaggio epico di quattro moderni argonauti e una profuga siriana che ridanno vita al mito d’Europa. Con Rumiz, Lara Komar e Giorgio Monte alla recitazione, accompagnati da due musicisti: Aleksandar Karlic e Vangelis Merkouris.
Angelo Floramo
Fabio Turchini illustra così la sezione di approfondimento culturale del Festival: «Lettere Mediterranee con le sue conversazioni propone una presa di coscienza attraverso quella che possiamo definire una focalizzazione letteraria, incontrando autori e pubblicazioni fra le più recenti che si sono occupate e preoccupate di mettere in luce le crisi e le contraddizioni del nostro continente, per opporsi al torpore dell’Europa che dovrebbe esprimere i propri valori, che attingono alla sua storia, alla sua memoria e alle sue radici. Radici che affondano nella contaminazione, nell’incontro generativo e poetico di persone e genti in viaggio».
Le conversazioni di Lettere Mediterranee proseguiranno anche nelle giornate del 27, 28 e 29 luglio, parallelamente ai concerti e agli altri eventi in programma. Ogni giorno, alle 18.30, ad ingresso libero, grazie alla collaborazione con Dialoghi 2022 – Festival itinerante della conoscenza, si ragionerà a partire da alcune recenti pubblicazioni, frutto dell’impegno e della ricerca giornalistica, intorno ai dis-valori della società occidentale.
Il 27 luglio, a Gradisca alla corte Marco d’Aviano di Palazzo Torriani, si parlerà di “Le città tra pandemia e migrazione” con Giovanna Casadio, Antonio de Nicolo e Linda Tomasinsig.
Il 28 luglio, alla Casa della Musica di Cervignano, Paolo Berizzi, autore di “È gradita la camicia nera” (Rizzoli), ragionerà con la storica Alessandra Kersevan.
Il 29 luglio, di nuovo nella corte a Gradisca, l’antropologo torinese Marco Aime rifletterà con Turchini su “Il Mediterraneo tra umanità e morte”. Per non distogliere lo sguardo.
Paolo Rumiz
Il tempo prima dei concerti all’Arena del Castello di Gradisca (il 27 Manuel Agnelli, il 28 i Nomadi, il 29 Willie Peyote e il 30, dopo l’incontro dedicato a Giulio Regeni, Alberto Bertoli e Doro Gjat) è infine riservato ogni giorno dal 27 al 29 luglio dalle ore 20.15 (libero accesso) ai Green Talks curati da NoPlanetB, con scienziati e divulgatori quali Luca Romano, Alice Pomiato, Giacomo Moro Mauretto, Riccardo Rizzetto dedicati ai temi del cambiamento climatico, delle fonti energetiche, della biodiversità da preservare e degli stili di vita consapevoli e orientati alla sostenibilità.