E ora è l’arte sartoriale di scena a Villa Manin di Passariano. Nella dimora dogale prosegue, infatti, la mostra “Poleârt”, che mette in luce le abilità degli artigiani locali grazie a un occhio giovane e fresco. Un’iniziativa voluta dal Comitato regionale delle Pro Loco del Friuli Venezia attraverso il suo progetto di Servizio Civile Universale “Artisti e artigiani di ieri, oggi e domani per una nuova cultura glocal in Friuli Venezia Giulia”.
Dal martedì alla domenica, in ogni giorno di apertura al pubblico della Villa, fino al 12 giugno con ingresso libero negli spazi dell’Ufficio di informazione e accoglienza turistica sarà possibile ammirare le creazioni sartoriali di Antonio Vitelli.
L’ARTISTA – Originario dell’Abruzzo, fin da bambino Antonio Vitelli respira l’arte della sartoria maschile tra le mura di casa. Formatosi a Napoli e a Parigi si trasferisce poi in Friuli Venezia Giulia per amore. Molteplici sono gli impieghi di questa sua maestria: dai più richiesti abiti da cerimonia, ad abiti casual, a costumi di scena fino al restauro di abiti antichi poi esposti nei musei. «Questo mestiere – racconta Vitelli – richiede non solo la conoscenza tecnica dei tessuti, delle forme, del ricamo, ma anche la capacità di comprendere necessità, desideri e insicurezze di ciascun cliente che è diverso e unico nella personalità oltre che nel suo aspetto fisico».
IL PROGETTO – Il progetto “Poleârt” ha come obiettivi la ricerca e la valorizzazione dell’attività di artisti e artigiani operanti nel Friuli Venezia Giulia, nella fattispecie nei Comuni di origine dei tre operatori volontari del Servizio civile universale – Giulia Vatri, Eugenia Venier ed Enrico Fantino – presso il Comitato regionale Pro Loco: Codroipo, Lestizza e Varmo. Nasce così “Poleârt”, progetto che raccoglierà un susseguirsi di iniziative che abbiano l’arte e l’artigianato locali come protagonisti. Poleârt è la fusione di “poleâr”, dal friulano “pollice”, e “art”, per sottolineare l’importanza dell’esperienza tattile nella creazione manuale di progetti unici nel loro genere.
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In copertina e all’interno due immagini della mostra di Antonio Vitelli; qui sopra, un momento dell’inaugurazione dell’interessante ciclo espositivo.