È una lunga passione che si è intrecciata nei secoli, quella fra il flauto dolce e la città di Venezia: altamente evocativa, la musica di questo strumento, intessuta di virtuosismo e soavità, immediatamente ci proietta negli scenari languidi della città lagunare. L’occasione per ritrovare questa alchimia arriva dal prossimo Concerto del cartellone della Sala Tartini, a Trieste, “Viaggio nelle terre della Serenissima”, un itinerario su partiture di autori come Dario Castello, Antonio Vivaldi, Giovanni Platti e Arcangelo Corelli. Appuntamento oggi, primo dicembre, alle 20.30: in scena un Duo prestigioso, composto da Manuel Staropoli al flauto dolce/traversiere e Manuel Tomadin al clavicembalo e organo, due artisti noti e apprezzati a livello internazionale.
Dall’America del Novecento alle sonorità barocche, dunque: d’altra parte già dal Cinquecento e fino a buona parte del Seicento esisteva una larga produzione artigianale del flauto a Venezia, come testimoniato da Michael Praetorius nel suo Syntagma Musicum (1619) che indica la possibilità di acquistare a Venezia tutto il consort di flauti dolci per 80 talleri. La più importante fonte in cui viene citato è la celebre opera di Sylvestro Ganassi dal Fontego, che dedicò un trattato intero a questo strumento (La Fontegara, 1535). Nel Settecento rimangono alcune botteghe artigiane con una produzione ridotta rispetto ai secoli precedenti, ma costante. In parallelo alla produzione artigianale sorse un repertorio specifico per questo strumento di cui nel Settecento i maggiori e più significativi esponenti furono Benedetto Marcello (1686 – 1739) e Paolo Benedetto Bellinzani (1682 – 1757). L’opera seconda di Marcello e l’opera terza di Bellinzani, costituite da XII sonate ciascuna, prendono a modello senza ombra di dubbio le celebri Sonate opera V di Arcangelo Corelli (Roma, 1700), di cui si eseguirà la celebre Follia in una trascrizione per Flauto dolce risalente ai primi anni del XVIII secolo. Di notevole interesse e virtuosismo il Concerto in re minore di Antonio Vivaldi, accomodato per Flauto dolce e cembalo.
Il programma presenta, inoltre, una sonata del padovano Giovanni Benedetto Platti tratta dalla raccolta di sei sonate dedicate al flauto traversiere e pubblicate nel 1743; tra le musiche presentate la sua è sicuramente quella che più guarda verso il classicismo, preludendo a nuove forme espressive e utilizzando uno strumento che, sempre più di moda, soppianterà il flauto dolce. Solista in formazioni cameristiche e orchestre, Manuel Staropoli ha alle spalle una lunga carriera concertistica e discografica. Probabilmente l’organista italiano della sua generazione più decorato nelle competizioni, Manuel Tomadin ha svolto intensissima attività concertistica e ha inciso per importanti etichette suonando organi storici.

Manuel Staropoli attualmente insegna Flauto dolce e Flauto traversiere al Conservatorio Tartini di Trieste dove si è diplomato, perfezionandosi poi in Flauto tTraversiere al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino. Ha studiato anche Oboe barocco, specializzandosi nell’esecuzione con strumenti a doppia ancia del Rinascimento come cromorni e bombarde. Si e esibito come solista, in formazioni cameristiche e orchestre, in oltre 800 concerti in Italia e all’estero, partecipando a importanti rassegne concertistiche e festival internazionali.
Manuel Tomadin è probabilmente l’organista italiano piu decorato in competizioni di esecuzione/interpretazione della sua generazione. Diplomato in Pianoforte, Organo e composizione organistica, laureato in Clavicembalo, insegna organo al Conservatorio Tartini ed è organista titolare della Chiesa Evangelica Luterana a Trieste. Si dedica costantemente all’approfondimento delle problematiche inerenti la prassi esecutiva della musica rinascimentale e barocca anche attraverso lo studio dei trattati e degli strumenti dell’epoca. Dal 2001 al 2003 ha studiato presso la “Schola Cantorum Basiliensis” (Svizzera) nella classe di Jean Claude Zehnder. Svolge intensa attivita concertistica, sia solistica, in assiemi o come accompagnatore in Italia e in tutta Europa.

Il concerto è a ingresso libero, con accesso consentito solo ai possessori di super green pass esibito in forma cartacea e accompagnato da un documento di identità valido. E’ possibile prenotare il proprio posto via email scrivendo a prenotazioni@conts.it. Info www.conts.it – tel +39 040.6724911.

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In copertina, Manuel Staropoli e qui sopra Manuel Tomadin stasera in concerto al Conservatorio di Trieste.

 

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