“Green challenge”, un’indagine intorno agli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, è il tema della 3a edizione di R-evolution, il format di Lezioni di storia contemporanea promosso dal Teatro Verdi di Pordenone, un cartellone focalizzato sulla più stretta attualità, di scena da domani 19 a domenica 21 novembre, in presenza. R-evolution 2021, promosso in sinergia con Crédit Agricole FriulAdria, con la collaborazione di Fondazione Pordenonelegge e CGN Esploratori Culturali, curato per l’Associazione Europa Cultura da Daniela Volpe e Paola Sain, si terrà all’indomani della Cop26 a Glasgow: un vertice che le istituzioni hanno definito come «l’ultima e migliore possibilità che il mondo ha di evitare la crisi climatica».
Il presidente Giovanni Lessio.
All’indomani dei lavori di Glasgow, R-evolution raccoglierà il testimone di una riflessione che non ha più margini di dibattito e richiede con urgenza le azioni capaci di concretizzare gli impegni assunti. Tre giorni di incontri, dialoghi ed eventi scenici pensati per coniugare intrattenimento e approfondimento intorno alla “Green Challenge” che è diventata “la” questione primaria del nostro tempo: perché parlare oggi di sviluppo sostenibile significa affrontare non solo i temi ecologici, ma pianificare anche azioni e comportamenti in tema di diseguaglianze, sradicamento della povertà, diritto al sostentamento alimentare e alla salute per le genti del pianeta, questioni di genere, diritto all’istruzione, società pacifiche e inclusive, sicurezza e vivibilità degli insediamenti urbani del nuovo millennio. Una visione ampia e articolata, racchiusa in un documento programmatico – i 17 Obiettivi di Sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite – che è diventato la nostra bussola per guardare al futuro e alle sue implicazioni economiche, sociali, ecologiche. R-evolution Festival propone a tutti tre giorni per capire meglio quello che ci sta succedendo, e come approcciare il tempo che verrà nel nostro quotidiano.
Fra i protagonisti l’economista inglese Raj Patel, attivista ambientale, autore del saggio cult “I padroni del cibo”, per la prima volta dal vivo in Italia con il film documentario “The ants & the grasshopper”, ancora Luca Mercalli, Veronica Pivetti, Lucia Goracci, Andrea Segrè, Massimo Cirri, Paolo Rossi, Sabrina Giannini, Claudio Pagliara, Chiara Pavan, Barbara Serra, Gian Mario Villalta, Silvio Brusaferro, Giorgio Zanchini, e i Sottosegretari al Ministero degli Esteri, Benedetto della Vedova, e alla Transizione Ecologica Vannia Gava. Filo rosso della tre giorni sarà la conduzione di un volto noto al pubblico, lo speaker di Radio Monte Carlo Andro Merkù, imitatore, presentatore, giornalista, autore e conduttore radiotelevisivo, per 10 anni redattore e terza voce de “La Zanzara” su Radio24.
GIOVANNI LESSIO – «La crescente attenzione politica, sociale ed economica nonché il fenomenale e confortante coinvolgimento dei giovani sui temi ambientali che si stanno discutendo in questi giorni a Glasgow – afferma il presidente del Teatro Verdi, Giovanni Lessio – rendono quanto mai attuale la proposta di questo format, dedicato all’analisi di temi al centro del dibattito internazionale, ormai acclarati come centrali e strategici in vista di un sano e concreto sviluppo a livello globale. Sul concetto di sostenibilità si stanno via via concretizzando progetti, azioni e collaborazioni fino a poco tempo fa quasi impensabili. Il festival promosso dal Teatro Verdi ne è un esempio virtuoso, e trova sostegno in una banca che è parte di un Gruppo internazionale “verde”, in un’azienda che della sostenibilità ha fatto la sua scelta strategica, nel mondo della rappresentanza dell’industria pordenonese e nella Fondazione Pordenonelegge, con la quale si consolida una collaborazione pro-attiva e concreta, a prefigurazione di future collaborazioni per lo sviluppo di iniziative culturali coordinate, sempre più convinte ed incisive».
CHIARA MIO – «La pandemia ha impresso una forte accelerazione a processi già in atto – osserva Chiara Mio, presidente di Crédit Agricole FriulAdria, partner di R-evolution 2021 – Oggi è chiaro che la sostenibilità non è più una scelta: è una strada obbligata. Per il consumatore significa adottare uno stile di vita diverso. Per un’azienda significa cambiare radicalmente il proprio modello di business per creare valore nel lungo termine. In entrambi i casi, la visione dev’essere quella del contadino che semina, non quella del cacciatore che punta alla preda più grossa. Ciò non vuol dire criminalizzare il profitto, anzi: è una componente importante dell’agire sostenibile, ma non più l’unica. Questo dovrà necessariamente diventare il mood post Covid, che avrà negli obiettivi dell’Agenda dell’Onu la stella polare».
MICHELANGELO AGRUSTI – «Da oltre due decenni Pordenonelegge – spiega Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico e di Fondazione Pordenonelegge – apre uno sguardo sul mondo attraverso i libri e grazie ad autori italiani e internazionali che, pagina dopo pagina, permettono al pubblico e ai lettori di “sfogliare” e approfondire il nostro tempo, diventandone storyteller con i meccanismi della fiction e della riflessione saggistica. Per questo Pordenonelegge è partner naturale di un cartellone fortemente improntato all’attualità: la città della poesia e del libro, attraverso la rinnovata collaborazione di Fondazione Pordenonelegge con il Teatro Verdi, si propone anche come osservatorio permanente e occasione di indagine sul presente e sul mondo che verrà».
VALERIA BROGGIAN – «R-Evolution è una preziosa occasione di riflessione sui temi caldi del nostro tempo e sui cambiamenti che stanno plasmando la realtà che ci circonda – sottolinea Valeria Broggian, presidente di Servizi CGN partner di R-evolution 2021 – Ecco quindi che anche quest’anno abbiamo scelto di rinnovare il nostro sostegno al festival, attraverso il nostro brand culturale Esploratori Culturali CGN, perché crediamo fermamente nell’importanza di essere curiosi, attenti, consapevoli. Siamo lieti di poter condividere con il pubblico anche la nostra testimonianza di azienda che non solo crede nella sostenibilità ma ne ha fatto una scelta strategica e un impegno quotidiano: realizzando iniziative a favore della comunità, convertendo i propri impatti sull’ambiente in occasioni di sensibilizzazione dei propri stakeholder, sviluppando progetti per il benessere dei dipendenti».
IL PROGRAMMA
Venerdì 19 novembre R-evolution si aprirà con l’economista inglese Raj Patel, accademico all’Università di Austin e attivista ambientale, autore del saggio cult “I padroni del cibo”, pietra miliare per l’impegno sulla sostenibilità agroalimentare. Insieme al regista statunitense Zak Piper, Patel è autore del documentario “The ants & the grasshopper” (“La cicala e la formica”), che per la prima volta presenterà dal vivo in Italia, giovedì 18 novembre a Bologna e venerdì 19 novembre alle 16 al Teatro Verdi di Pordenone, inaugurando R.evolution. L’evento è proposto in collaborazione con Bologna Award 2021, CAAB e Fondazione FICO. Il film, girato fra il Malawi e gli Stati Uniti, ripercorre il viaggio della “semplice” cittadina Anita Chitaya che, per salvare la sua casa da condizioni meteorologiche estreme, affronta una grande sfida: persuadere gli americani che il cambiamento climatico è reale. Viaggiando dal Malawi alla California fino alla Casa Bianca, Anita incontrerà molti scettici sulla questione climatica e agricoltori disperati, persone e governanti ancora incapaci di riconoscere la logica di sistema che sta distruggendo la Terra.
Il dialogo inaugurale di R-evolution, venerdì 19 novembre, è dedicato a “Clima, l’eredità di Glasgow”, un confronto fra Antonio Cianciullo, responsabile canale Ambiente Terra Huffpost, Filippo Giorgi, scienziato ICTP e Premio Nobel per la Pace 2007 nel team di Al Gore, Raj Patel, economista, attivista ambientale e accademico Università di Austin, Texas e Luca Mercalli divulgatore e meteorologo. Conduce il dialogo Cristina Nadotti, redazione La Repubblica Green&Blue. Le COP26 di Glasgow ha evidenziato l’atmosfera da ultima spiaggia, di fronte alla sfida dei cambiamenti climatici che incombono sul pianeta. Esperti climatologi e divulgatori che hanno seguito i lavori della COP26 ci aiuteranno a fare il punto sulla situazione. Subito dopo con “Glasgow calling: la rovente guerra fredda del pianeta” si avvicenderanno gli interventi di Claudio Pagliara, responsabile ufficio di corrispondenza RAI Stati Uniti, Ferdinando Nelli Feroci, Ambasciatore e Presidente IAI, Istituto Affari Italiani, Barbara Serra Al Jazeera English Londra, Giacomo Grassi, Research Centre Commissione Europea Ispra e Barbara Gruden corrispondente RAI Berlino, coordinati dalla giornalista Marinella Chirico, Tgr RAI Fvg. L’occasione per un’analisi sui nuovi scenari internazionali e sul rischio di una guerra fredda planetaria, nella quale ogni sforzo di contrasto al cambiamento climatico potrebbe “ibernarsi”, in attesa di azioni concrete e condivise. In serata, dalle 21, spazio alle “Eco_divagazioni” di Paolo Rossi, da Rabelais alla dieta mediterranea. Un happening che riprende lo spirito di uno storico spettacolo portato in scena sul finire del vecchio Millennio da Paolo Rossi in omaggio a Rabelais. Fra devozione e irriverenza Paolo Rossi ci guida attraverso le piccole contraddizioni del nostro quotidiano di “consum_attori”, fra responsabilità e debolezze, fra consapevolezza e trascuratezza: Un saliscendi di educazione al consumo nel quale siamo l’allievo e il maestro, e che ha in palio il futuro nostro e dei nostri figli.
Sabato 20 novembre il documentario “Quello che serve” (Rai3), di Chiara Ambros e Massimo Cirri, sarà punto di partenza per il dialogo “Leggere la pandemia per scrivere il futuro. Il diritto alla salute nell’Agenda 2030”, protagonisti Silvio Brusaferro. Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, e Massimo Cirri, autore e conduttore di Caterpillar Rai Radio2. Conduce Michela Nicolussi, redazione Corriere Veneto. La salute è (ancora) un diritto? L’Obiettivo 3 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite si pone questo obiettivo, il Servizio Sanitario Nazionale da oltre 40 anni cerca di garantirlo ai cittadini italiani, come ha pienamente dimostrato durante la crisi pandemica, malgrado le strutture sanitarie abbiano vacillato nel tracollo delle terapie intensive e con i reparti allo stremo. Ma come si prospetta il diritto alla salute, in un mondo profondamente segnato dalle diseguaglianze, e dove ancora non riusciamo a garantire a tutti i popoli il diritto al vaccino? A seguire riflettori sul giornalista Paolo Barnard, autore de “L’origine del virus” (Chiarelettere) che, insieme al giornalista Claudio Pagliara corrispondente RAI da New York, investigherà la genesi della pandemia covid 2020 – 2021 e le strategie di prevenzione di futuri eventi pandemici che potrebbero trovare origine negli stessi laboratori in cui si indagano i virus. Un confronto legato a questioni sulle quali il pianeta si sta ancora interrogando, condotto dalla giornalista del Messaggero Veneto Paola Dalle Molle. Subito dopo il dialogo “… e poi?” Dopo il covid, visioni di futuro”, legato alle buone pratiche che ciascuno di noi, nel suo quotidiano, può attivare per avvicinare i traguardi 2030 dell’Agenda di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. L’agroeconomista Andrea Segrè, ordinario all’Università di Bologna, e l’esperta di agricoltura sostenibile Ilaria Pertot, docente all’Università di Trento, per edizioni Ambiente firmano la pubblicazione “… e poi? Scegliere il futuro”, intorno alla quale si confronteranno il direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villalta e l’economista, Chiara Mio, autrice del saggio “L’azienda sostenibile” (Laterza), presidente Crédit Agricole FriulAdria. L’incontro è in programma alle 18 nella Sala Grande del Teatro Verdi di Pordenone, dove, dalle 21, Andrea Segrè sarà anche protagonista dell’evento scenico “-Spr+Eco, obiettivo 2030”, in dialogo con Massimo Cirri, illustrato dalle vignette originali di Francesco Tullio Altan, una riflessione sulla responsabilità che ciascuno di noi ha di prevenire gli sprechi e sulla possibilità di valorizzare le risorse, l’economia circolare, il riutilizzo dei beni e il cibo edibile invenduto.
Domenica 21 novembre R-evolution ripartirà alle 11.30 con il confronto dedicato a “Sicurezza alimentare, dal campo alla tavola. Una dieta (mediterranea) per amico”, protagoniste la giornalista Sabrina Giannini, autrice e conduttrice di “Indovina chi viene a cena?”, Rai3, e la chef stellata del Venissa Chiara Pavan. Indagare sulle cause e le conseguenze di un’agricoltura che spesso si dimostra poco sostenibile, e sul sistema alimentare che diventa causa della perdita di biodiversità terrestre e marina, è la mission della giornalista Sabrina Giannini, autrice e conduttrice del programma d’inchiesta “Indovina chi viene a cena?”, prodotto da Rai3. La sostenibilità della produzione agroalimentare, dal campo alla tavola, è una delle sfide centrali dell’Agenda 2030, e campeggia all’Obiettivo 12. Un traguardo che diventa anche nostro, ogni giorno nelle nostre case, attraverso la gestione, elaborazione e fruizione del cibo. Lo spiegherà a Pordenone la chef stellata del Venissa Chiara Pavan, con i suoi consigli legati alla stagionalità, alla territorialità e al riutilizzo del cibo.
Nel pomeriggio, dalle 16, su “Questione di genere: l’insostenibilità dei diritti negati” si confronteranno Veronica Pivetti autrice, artista, conduttrice, e Lucia Goracci, corrispondente RAI da Istanbul. Conduce il dialogo Giorgio Zanchini, Radio Anch’Io Rai Radio1. Le disparità di genere sono uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica e alla lotta contro la povertà. L’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 promuove l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne, la parità di opportunità nello sviluppo economico, l’eliminazione di tutte le forme di violenza nei confronti di donne e ragazze, l’uguaglianza dei diritti a tutti i livelli di partecipazione. Questioni tornate drammaticamente alla ribalta la scorsa estate, dopo l’insediamento del regime talebano in Afghanistan: un tema, tuttavia, che non conosce confini, come dimostrano a occidente e in Italia i dati sul femminicidio e la violenza di genere. La svolta culturale richiede azioni concrete e una sensibilizzazione strutturale che parta dalle giovani generazioni.
A seguire il dialogo dedicato a “Green Economy: dall’economia circolare alla prevenzione degli sprechi. Il valore della sostenibilità”, con Vannia Gava, Sottosegretario al Ministero della Transizione ecologica, Michelangelo Agrusti, Presidente Confindustria Alto Adriatico, Alessandro Sonego, General Manager Microglass azienda vincitrice premio Vivere a Spreco Zero 2020, Valeria Broggian, presidente Gruppo Servizi CGN e con la video partecipazione di Antonia Klugmann, chef stellata e vincitrice Bologna Award per la sostenibilità agroalimentare. Conduce il dialogo Omar Monestier direttore dei quotidiani Messaggero Veneto e Il Piccolo. La sensibilizzazione intorno alla “green economy” deve necessariamente coinvolgere istituzioni, cittadini, imprese, scuole, realtà associative: una filiera di attori che ci possa guidare in direzione della transizione ecologica ed energetica.
L’incontro conclusivo di R-evolution 2021, alle 19, sarà nel segno di “Youth 4, l’Agenda 2030 sulle gambe della generazione Zeta”: protagonisti Benedetto Della Vedova, Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri, Roberto Antonione, Segretario Generale InCE e Anna Postorino, attivista Fridays 4 future Italia. Conduce Cristiano Degano, presidente dell’Ordine dei Giornalisti FVG. I giovani sono la chiave per raggiungere i traguardi di sostenibilità ambientale e sociale prefissati per il 2030. R-evolution 2021 si congeda con un focus che vuole sottolineare la necessaria integrazione intergenerazionale nell’impegno per lo sviluppo sostenibile, e l’importanza della condivisione, con le giovani generazioni, di azioni e comportamenti utili al raggiungimento degli obiettivi 2030. L’energia dei giovani è un valore aggiunto irrinunciabile per innescare la trasformazione verso un futuro migliore per uomo e ambiente.
Il Teatro Verdi di Pordenone.
L’ingresso a tutti gli eventi di R-evolution è gratuito. Biglietti disponibili online e alla Biglietteria del Teatro. Info e programma: www.teatroverdipordenone.it
L’ingresso a Teatro è consentito solo previa verifica del Green Pass tramite App Verifica C19.
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In copertina, la locandina della conferenza mondiale di Glasgow.