Il Teatro di Pordenone e l’Università di Udine rendono omaggio a Mario Bortolotto. Il Verdi, che da sempre ha particolarmente a cuore la divulgazione culturale della musica d’arte, e l’Ateneo friulano hanno presentato ieri un progetto pluriennale di portata nazionale e internazionale, “Figure oltre il presente”, che quest’anno viene dedicato al concittadino più rappresentativo nell’ambito della diffusione e valorizzazione della musica colta, Mario Bortolotto (Pordenone, 1927 – Roma, 2017). Alla presenza del presidente del Verdi Giovanni Lessio, del rettore Roberto Pinton, dell’assessore regionale alla cultura Tiziana Gibelli, dell’assessore comunale alla cultura Alberto Parigi, del presidente della Fondazione Friuli Giuseppe Morandini e dei curatori del progetto – Roberto Calabretto, dell’Università di Udine, e Maurizio Baglini, consulente musicale del Teatro -, sono stati illustrati gli assi portanti del progetto, composto da appuntamenti di approfondimento online, un importante convegno di studi in presenza, con alcuni tra i massimi conoscitori in Italia della produzione bortolottiana, e sei concerti con protagonisti d’eccezione.

Mario Bortolotto è stato uno dei rappresentanti maggiormente significativi della musicologia italiana ed europea del secondo dopoguerra. Alcuni suoi libri – tra i tanti basti pensare a quelli dedicati al Lied romantico, alla musica francese di fine Ottocento, al teatro d’opera, alle avanguardie oppure a Richard Strauss -, sono divenuti dei veri e propri punti di riferimento per gli studi di settore andando incontro a molte ristampe. Il Teatro Verdi, con l’Università di Udine, ha voluto riunire a Pordenone alcuni tra i maggiori musicologi del panorama nazionale ed internazionale, docenti, storici della musica, giornalisti, critici e musicisti per attualizzare la rilevanza di un personaggio straordinario, riconoscendogli l’attenzione che merita nella propria città di origine, dove ha iniziato i propri studi musicali con Pia Baschiera Tallon, dedicataria del suo saggio su Chopin.

Tra il 3 e il 12 novembre, si andrà dunque a comporre l’importante omaggio (3, 4, 5, 8 e 9 online e nelle giornate 10, 11 e 12 in presenza al Verdi): un percorso di alto profilo accademico ideato e curato da Roberto Calabretto, docente di discipline musicologiche, per l’aspetto scientifico-musicale, e dal pianista Maurizio Baglini per la programmazione musicale. Per l’edizione 2021, il progetto – a cui aderiscono anche la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il Comune di Pordenone e la Fondazione Friuli – contestualizza la riflessione musicologica su Mario Bortolotto riguardo agli aspetti di studio accademico e alla necessità culturale di svelare la genialità e la profondità del suo pensiero musicale. «L’importante partnership con l’Università di Udine – spiega il presidente Lessio – nasce da una condivisione del progetto, ma anche dalla precisa volontà di rendere più visibile la presenza universitaria, e dei suoi giovani studenti, nella città di Pordenone. Quello con il Verdi rappresenta, a pieno titolo, il primo esempio di concreta collaborazione – con una partecipazione tanto progettuale quanto esecutiva – tra l’Università e la nostra ”impresa culturale”. L’auspicio del Verdi è quello di favorire un rapporto diretto con i giovani anche con l’avvio di momenti formativi in affiancamento ai tecnici del Teatro, nell’ambito delle riprese e del montaggio video, ai fini della documentazione e degli utilizzi nel settore comunicazione».
Dal 10 al 12 novembre spazio al programma dal vivo, con il convegno “Per Mario Bortolotto” (mercoledì), con un appuntamento dedicato alle scuole nella mattinata di giovedì e con sei prestigiosi concerti, preceduti da altrettante prolusioni musicali, programmati in tutte e tre le giornate. Si attendono a Pordenone presenze come quelle di Michele dall’Ongaro dell’Accademia di Santa Cecilia, Premio Pordenone Musica 2021, Bruno Ruffolo, caporedattore cultura e spettacoli del Gr Rai, nonché rappresentanti di varie Università italiane: Giorgio Pestelli (Torino), Daniela Folena Goldin (Padova), Jacopo Pellegrini (Roma), Luca Cossettini (Udine), Anna Ottani Cavina (Bologna), Francesco Zambon (Trento).

Per il programma dei concerti, sei esecuzioni complementari l’una all’altra, il Teatro ospiterà artisti dal profilo internazionale che hanno scelto di costruire programmi specifici e attinenti alle tematiche che Bortolotto ha saputo sviscerare in maniera definitiva nel corso del Novecento. Sul palco musicisti ed ensemble del calibro del Quartetto d’archi della Scala, dei pianisti Emanuele Arciuli, Emanuele Torquati, Mariangela Vacatello, Pietro De Maria, Alfonso Alberti, del soprano Maria Radoeva. I concerti saranno preceduti da riflessioni che mettono in luce la genialità del pensiero musicale di Bortolotto, grazie ad un repertorio selezionato partendo proprio dai suoi testi e affidato a grandi interpreti e studiosi dell’opera del Professore.
A precedere il Convegno, dal 3 novembre in programma online i “Dialoghi su Mario Bortolotto”, cinque appuntamenti da remoto (ore 18), di trenta minuti ciascuno, dove altrettanti musicologi raccontano i testi più celebri di Bortolotto.

L’ingresso al convegno e ai concerti è gratuito. Biglietti disponibili online o alla Biglietteria del Teatro. Tutto il programma su www.teatroverdipordenone.it

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In copertina e all’interno due immagini del grande musicologo Mario Bortolotto; il Teatro Verdi e l’Università di Udine.

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