di Mariarosa Rigotti
Una ragazza fasciata da un abito bianco che balla: è l’immagine che ha segnato il primo capitolo di quello che è stato il matrimonio dell’anno a Nimis. Naturalmente stiamo parlando delle nozze, le prime in friulano nel paese pedemontano, del Dj Tubet con Sandra Ibargüen Milena Machado: un vero e proprio evento per il Friuli, tanta è la notorietà dell’artista. E difatti se ne sono occupati ampiamente i mezzi d’informazione, anche in prima pagina.
Una storia iniziata cinque anni fa e con la promessa delle nozze, da parte di Mauro Tubetti, alla fidanzata: «Quando i capelli mi arriveranno alla cintura». E la lunga treccia, come testimoniano le tante foto del rapper, è arrivata proprio lì. Una meta che ha portato ancora più gioia nella coppia di coetanei – classe 1982, ma con sei mesi di differenza: lui Ariete, lei Bilancia -, come racconta il neo sposo. Lo fa ripercorrendo la sua storia con Sandra a cui ha detto “sì” dopo le domande di rito dell’assessore alla Cultura Serena Vizzutti, alla presenza, oltreché di parenti e amici, dei testimoni Virgilio Artico (cugino di Mauro) e Sandra Milena Garcia Londoño, per la sposa. Ma prima di raccontare della bella storia tra Mauro e Sandra ci facciamo spiegare il perché della scelta di Nimis per la cerimonia, visto che abitano a Udine (mentre il Dj mantiene l’attività professionale nella propria casa d’origine).
«Abbiamo scelto di sposarci a Nimis e in friulano perché siamo affezionati alla gente e al mio paese. Ma c’è di più – sottolinea Tubet -. Non è un caso che una cerimonia in “marilenghe” avvenga proprio a Nimis. Qui risiedono personalità molto importanti per la tutela e i diritti della lingua friulana, come Adriano Ceschia da sempre in trincea per la tutela del friulano, impegnato già nelle prime battaglie per il riconoscimento della nostra lingua, e monsignor Rizieri De Tina che da sempre celebra la messa in friulano. Sono esempi unici d’impegno e di sacrificio per tutte le genti del Friuli e non solo per i friulanofoni».
E a proposito di “marilenghe” una curiosità: Sandra parla friulano? «Sandra – spiega Tubet – capisce bene il friulano, noi stiamo assieme da cinque anni e lei nella sua vita lavorativa è stata anche immersa nelle parlate carniche della nostra lingua. Ha sempre sostenuto che parliamo una lingua che ha cadenze molto musicali e detta da una madrelingua spagnola laddove il colombiano (Sandra arriva infatti dalla Colombia, ndr) è considerato lo spagnolo per eccellenza, un po’ come il fiorentino in Italia, non può che farmi piacere. Tra di noi comunichiamo oltre che in italiano, anche in friulano e spagnolo». E allora la curiosità di come si sono conosciuti Sandra, che vive in Italia da otto anni, e Mauro: «Anni fa – ricorda il rapper di Nimis – andavo per i locali quando non ero impegnato con gli spettacoli e una sera con amici ho deciso di fare un giro al Krepapelle, il noto club in via Tavagnacco, a Udine. Mi ha colpito la sua presenza in un abito bianco… ballava assieme a una sua amica… mi sono avvicinato ed ho preso il contatto Facebook chiedendole se conosceva qualche artista della sua terra per arricchire i miei progetti musicali multilingue. All’inizio, devo dire, non rispondeva molto ai messaggi ma poi col tempo, forte anche di incontri casuali a Udine, ho ottenuto qualche piccolo appuntamento e con innocenti colazioni, la prima al Contarena in centro città, e qualche chiacchierata sui nostri rapper preferiti, il ghiaccio si è rotto». E parlando di loro Tubet confida: «Siamo davvero opposti come stile di vita e apparentemente abbiamo forse poche passioni in comune, stando al parere degli amici, alle volte sembriamo un po’ Sandra Mondaini e Raimondo Vianello. Ma quello che ci accomuna è sotto sotto una voglia di vivere una esistenza secondo dei valori e principi sani». Mauro racconta anche del lavoro di sua moglie: «Sandra è una collaboratrice domestica e attualmente lavora a Udine, tra i due l’artista sono io. Lei ama il suo lavoro ed è molto sensibile ed empatica con le persone anziane e non solo. Come dicevo siamo un un po’ opposti, ma anche l’opposto di quello che, visti da lontano, potremmo sembrare: l’artista che si esprime su ritmi caraibici ed afroamericani sono io, mentre lei, anche se non si direbbe, ha un approccio molto friulano».
Tornando alle nozze, come già ampiamente raccontato dai media, Dj Tubet e la sua Sandra si sono sposati a Nimis sabato 7 agosto nella sala consiliare del Municipio dove, come detto, è stato celebrato per la prima volta un matrimonio in lingua friulana. L’assessore Serena Vizzutti ha unito gli sposi introducendo la cerimonia con la lettura in italiano degli articoli di legge e traducendo poi gli stessi in friulano. Pertanto, i “Dirits e dovês mutuâi dai maridats”, gli “Orientament de vite familiâr e residence de famee” e i “Dovês a pro dai fîs” hanno preceduto lo scambio degli anelli e le firme di sposi e testimoni, ovviamente seguiti dal bacio e da un caloroso applauso. Un matrimonio che era previsto da tempo: «Abbiamo deciso di tenere fede alle nostre promesse anche in questo periodo post-pandemico e soprattutto di celebrarlo in friulano», ha spiegato Tubet alle fine della cerimonia. La lingua friulana per il rapper non è solamente una “marilenghe” con cui comporre canzoni e improvvisazioni, «ma è anche un diritto conquistato ed è giusto utilizzare la nostra lingua madre in tutti gli aspetti della vita anche presso le istituzioni pubbliche».
Dopo le nozze, anche Sandra aveva commentato riguardo al friulano: «Sono molto affascinata dalla vostra lingua e sono felice di aver deciso assieme al mio sposo di celebrare le nozze in friulano, sono una colombiana che ama il friulano». Mentre l’assessore aveva evidenziato: «Sono stata particolarmente onorata per questa cerimonia in friulano, un buon segnale di vitalità per la nostra lingua che dimostra ancor oggi di non essere solo un baluardo della nostra identità, ma di possedere anche un forte valore attrattivo per le altre culture. Un matrimonio non solo al passo coi tempi, ma anche un atto storico e importante, il primo ad essere stato celebrato in friulano nel nostro Comune». A fine cerimonia, il consueto lancio beneaugurante di riso e tante bolle di sapone ad accogliere i neo sposi.
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In copertina, Mauro e Sandra allo scambio delle fedi; all’interno, alcune immagini della cerimonia nuziale nel Municipio di Nimis.
(Foto di Veronica Olivotto)