È stata un successo la settima edizione di “Suns Europe”, festival delle arti in lingua minorizzata. «Quasi la totalità degli eventi ha registrato il tutto esaurito e questa non è cosa da poco, se consideriamo l’incredibile offerta artistica e culturale del momento», ha affermato tracciando un bilancio Carlo Puppo, presidente dalla cooperativa Informazione Friulana, editrice di Radio Onde Furlane e organizzatrice della manifestazione che gode del sostegno finanziario della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, dell’Arlef – Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane, del Comune di Udine, della Fondazione Friuli e della collaborazione dell’Istituto Basco Etxepare e di numerosi soggetti pubblici e privati, locali e internazionali. «Ci tengo a sottolineare – ha aggiunto – l’importanza di questo risultato. Innanzitutto, perché posso dire con soddisfazione che ancora una volta il pubblico ha confermato che la qualità è una delle chiavi di volta per la buona riuscita di un festival. In secondo luogo, voglio ricordare che anche quest’anno ci siamo trovati a lavorare fra difficoltà di ogni sorta. Per certi aspetti ancora maggiori di quelle del 2020. Il gruppo di lavoro ha però saputo mettere in campo tutte le risorse affinché ogni cosa andasse per il verso giusto e per questo ringrazio tutti e, in particolare, i volontari che ci hanno contagiato con il loro entusiasmo».
Pieno successo anche per la serata del Concertone, che si è tenuta al Teatro Nuovo Giovanni da Udine e non nel piazzale del Castello, come previsto originariamente, a causa delle sfavorevoli previsioni meteo. «Diversità linguistica, qualità artistica e empatia degli ospiti – ha osservato ancora Puppo – sono state anche quest’anno le “regine” indiscusse di tutto il festival che come di consueto ha dato bella mostra di sé durante il concerto del 31 luglio, che ha portato in Friuli “un’Europa differente, unita nelle diversità, fondata sui diritti, sul pluralismo, sul rispetto e sulla collaborazione”, come previsto dalle finalità di Suns Europe». «È stata un’edizione davvero vivace e ricca, dove siamo riusciti a portare la vitalità di tutte queste lingue e culture sul territorio friulano. Una cosa su cui ho riflettuto nelle ultime settimane – gli ha fatto eco il direttore artistico, Leo Virgili – è che “Suns Europe” sta diventando un festival sempre più giovane e “femminile”. Non andiamo a cercare pretestuosamente delle categorie specifiche di artisti quando lavoriamo alla composizione del programma, quindi è doppiamente bello e importante scoprire che i progetti più meritevoli e artisticamente validi vedano come protagoniste tante donne e ragazzi molto giovani».
La bella serata è stata applaudita anche dall’assessore alla Cultura del Comune di Udine, Fabrizio Cigolot, il quale salito sul palco ha ricordato che “Suns Europe”, ma anche “Suns Friûl”, sono fra i grandi eventi del cartellone estivo della città: «Ci diamo appuntamento al prossimo anno, per fare di “Suns Europe” un festival sempre più grande, perché davvero se lo meritano gli organizzatori, se lo merita la città, se lo merita il Friuli, vista l’importanza che la lingua ha per noi. Consentitemi – ha concluso – un ringraziamento particolare al direttore artistico, Leo Virgili, che ha fatto un grandissimo lavoro». Il consigliere regionale Lorenzo Tosolini, portando il saluto dell’assessore con delega alle lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti, ha invece ricordato che «”Suns Europe” è un progetto che deve essere portato avanti. Se vogliamo che la nostra lingua rimanga sempre viva, dobbiamo lasciarla nelle mani dei giovani. Questa sera li abbiamo visti usare la lingua per la loro musica, e trasmettere un messaggio a tutti i loro coetanei».
«Ringrazio tutti gli ospiti e gli organizzatori – ha commentato infine Eros Cisilino, presidente dell’Agenzia regionale per la lingua friulana -, perché hanno fatto un lavoro difficile, visto il perdurare della fase Covid. Nonostante tutto, sono riusciti a offrire anche quest’anno un grande spettacolo. Ricordo infatti che “Suns Europe” è il più grande Festival europeo (non solo musicale ma anche di letteratura e cinema) per le minoranze linguistiche».
Nella serata del 31 luglio, nella “capitale del Friuli”, assieme al metalcore dei friulani Brût&Madone, è stato possibile ascoltare il sound di Daniela Pes (accompagnata da Mario Ganau), sospeso tra la tradizione sarda, l’elettronica e il folk, ma anche il rock radicale dei Liher, uno dei gruppi di spicco della scena musicale basca; ci sono stati due graditi ritorni, quello delle Isole Fær Øer con le tinte calde del jazz nordico più raffinato di Land of Maybe, e del Cantone dei Grigioni, con il pop elegante di Ursina. Oltre al “concertone”, quest’anno, in quella che è stata la sua seconda versione estiva (dal 20 luglio al 1° agosto), “Suns Europe” ha portato in nove Comuni del Friuli (Artegna, Cormons, Fagagna, Lusevera, Mortegliano, Moruzzo, Pozzuolo, Romans d’Isonzo, Udine), più di una cinquantina tra musicisti, registi, scrittori e esperti provenienti da Paese Basco, Isole Fær Øer, Galizia, Cantone dei Grigioni, Ladinia anaunica, Occitania, Sardegna, oltre che dal Friuli, per un totale di tredici eventi di cinema, letteratura e musica, fra cui ricordiamo anche la seconda edizione di “Suns Friûl”, serata-vetrina dedicata alle nuove produzioni musicali friulane.
SUNS EUROPE – Il Festival delle arti in lingua minorizzata è organizzato dalla cooperativa Informazione Friulana, editrice di Radio Onde Furlane col sostegno finanziario della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, dell’ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane, del Comune di Udine, della Fondazione Friuli e l sostegno dell’Istituto Basco Etxepare. Inoltre si avvale della collaborazione di numerosi soggetti pubblici e privati quali i Comuni di Artegna, Cormons, Fagagna, Lusevera, Mortegliano, Moruzzo, Pozzuolo del Friuli e Romans D’Isonzo, il CEC Centro Espressioni Cinematografiche, l’associazione Amîs de Mont Quarine, il festival Art tal Ort, la Festa dell’Emigrante di Lusevera, la Società Filarmonica di Pozzuolo del Friuli, il Liberatorio d’Arte “Zonch” e le associazioni Babel (Sardegna), Lou Seriol (Occitania), Indian Runners (Paesi Catalani), La Grenz (Ladinia), Stichting REUR (Bassa Sassonia), Il Cantiere e Inniò (Friuli). Suns Europe ha il merito di trasformare il Friuli in un crocevia di culture, lingue e artisti, creando contaminazione e confronto, dando spazio a una produzione artistica di assoluto valore.
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In copertina, canta Daniela Pes (accompagnata da Mario Ganau) in una foto di Luca d’Agostino; all’interno, altre due immagini del Concertone al Giovanni da Udine.