di Giuseppe Longo

Giornata clou oggi per il Festival di Majano, la manifestazione agostana per eccellenza del Friuli collinare contrassegnata dal celeberrimo, storico “Gallo” che è giunta alla sua 61ª, felicissima edizione. Perché proprio la giornata odierna sarà coronata dal suo più significativo evento con la consegna del prestigioso Premio Pro Majano che viene annualmente conferito a un simbolo del Friuli nel mondo. E per questa edizione, che segna la tanto auspicata ripartenza dopo i danni causati dal ciclone Covid, che tuttavia tarda ad arrendersi, è stato scelto un personaggio amato da tutta la regione per quanto fa da molti anni a favore dello sport e del ciclismo in particolare, attraverso l’organizzazione sulle strade della nostra regione del Giro d’Italia: Enzo Cainero. Appunto il patron delle meravigliose tappe della “carovana rosa” in Friuli Venezia Giulia.

Lo storico  “gallo”.


La cerimonia si terrà con inizio alle 19 in piazza Italia, da sempre sede del Festival, quando il Premio sarà presentato da Dino Persello, autore di una serie di riuscitissime serate dal titolo “Ciclismo e poesia” proposte in diverse località nostrane sia in occasione del Giro 2020 posticipato, per i motivi pandemici, allo scorso ottobre, sia durante il suo passaggio più recente, quello nella classica collocazione di maggio. E della grande manifestazione sportiva, che in Friuli accende sempre un generale entusiasmo, si parlerà durante un dibattito con grandi ospiti, moderato dallo stesso attore sandanielese. Questa la motivazione del Premio: «Per aver rappresentato e dato lustro al Friuli Venezia Giulia, per aver valorizzato la gente, il territorio, la professionalità, per aver tenuto in primo piano sempre i valori umani, la laboriosità e la riservatezza». Ricordiamo, assieme alle belle parole messe insieme dai responsabili del Festival, che Enzo Cainero è nato a Tavagnacco il 23 agosto 1944. Commercialista di grande esperienza e notorietà a Udine, il suo nome è salito però di prestigio negli ambienti sportivi soprattutto per le sue geniali doti di organizzatore di eventi, come appunto il Giro d’Italia che rappresenta veramente la punta di diamante della sua lunga attività, se non altro per essere riuscito a dare vita a quelle mitiche tappe sul monte Zoncolan che, ogni volta, segnano uno dei momenti più emozionanti di tutta la corsa sulle due ruote.

Dino Persello


Con questa serata-chiave, il Festival di Majano entra dunque veramente nel vivo e, continuando poi tradizionalmente fino a Ferragosto, proporrà ancora un nutrito programma di concerti, mostre, degustazioni, eventi per i bambini e le famiglie, incontri e visite. «Un programma ricco che ne fa una manifestazione esemplare perché propone occasioni di richiamo e intrattenimento che valorizzano le peculiarità del nostro territorio e le tradizioni», aveva detto in occasione della sua inaugurazione ufficiale l’assessore regionale alle Attività produttive e al turismo, Sergio Emidio Bini. «Majano con il suo Festival – aveva aggiunto l’esponente della Giunta Fedriga – ha dimostrato nel 2020 la sua capacità organizzativa ed è stata una delle poche manifestazioni a non essersi fermata, questo grazie anche alla solida composizione del volontariato locale. Il Festival arricchisce l’offerta dell’estate del Friuli Venezia Giulia all’insegna della qualità e incontra e attrae un pubblico di varie generazioni e con diversi interessi». E ancora: «È una delle tappe iconiche perché rappresenta la sintesi di ciò che le nostre realtà, attraverso le Pro Loco, sono in grado di offrire, proponendo una formula poliedrica, capace di attrarre un pubblico di ogni età; questo, grazie anche alla spinta forte del volontariato locale, al caleidoscopio di occasioni di carattere musicale, intrattenimento, enogastronomia, cultura, in un mix favorito dalla presenza di tradizioni forti sul territorio. Tradizioni che, come in questo caso, fanno parte delle caratteristiche intrinseche di una terra qual è il Friuli Venezia Giulia, distintasi tra le mete più richieste proprio per il “turismo lento”».
Ricordando, infine, che il Festival è organizzato dalla Pro Majano in collaborazione con la Regione Fvg, PromoTurismoFvg, il Comune di Majano, l’Associazione regionale tra le Pro Loco e la Comunità collinare del Friuli, i riflettori questa sera saranno tutti puntati sul palco di Piazza Italia, cuore della cittadina, proprio per la premiazione di Enzo Cainero, patron delle tappe in casa nostra del Giro d’Italia, ma anche simbolo di un Friuli geniale, che lavora e che produce. E che, attraverso le sue eccellenze, s’impone anche agli occhi del mondo.

Il Giro sul mitico Zoncolan.

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In copertina, Enzo Cainero che oggi riceverà l’ambito Premio Pro Majano.

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