di Mariarosa Rigotti

«La novità del suono e ‘l grande lume di lor cagione m’accesero un disio mai non sentito di cotanto acume». Una citazione dalla Divina Commedia (Paradiso, I, 81-84) per accompagnare una proposta di legge (la 139) che chiede “Provvedimenti per la promozione, la valorizzazione e lo sviluppo della produzione musicale in Fvg”. Il documento è firmato dal consigliere regionale di OpenSinistraFvg, Furio Honsell, già sindaco di Udine. Si tratta di una Pdl che arriva a pochi mesi dal noto appello lanciato dal Dj Tubet, il rapper di Nimis, il quale, proprio su questo sito, affermò che «bisognerebbe creare una Music commission in Friuli Venezia Giulia». Una proposta-richiesta che Tubet evidenziò, suscitando molto interesse, anche durante un incontro online intitolato “Il canto della terra. Le musiche dei territori dalla tradizione all’innovazione”, che era stato promosso dall’associazione “Gilberto Oneto” di Belgirate, località piemontese sul lago Maggiore.


In quella occasione, Mauro Tubetti auspicò proprio «la creazione di una Music commission in grado di sostenere economicamente la musica locale, come, peraltro, avviene in altre regioni italiane». Il musicista friulano evidenziò pure che «a livello sindacale mancano gli strumenti di tutela per i professionisti dello spettacolo». E per questo propose di sensibilizzare l’opinione pubblica al fine di poter ottenere strumenti di welfare che riescano ad adeguare l’Italia agli standard europei. Una esigenza molto sentita e certo condivisa, fino ad arrivare ad una proposta di legge. Così, si può entrare nel dettaglio di quanto presentato da Honsell e illustrato nella sede della Regione Fvg, a Udine, dallo stesso consigliere, affiancato da Sabrina Morena (consigliere comunale di Open Fvg a Trieste ed operatrice nel settore della cultura) a dal citato Tubetti.
«Lo scopo di questa legge, che si ispira anche a leggi affini in altre regioni – ha spiegato, dunque, il consigliere regionale Honsell – è quello di favorire l’attività di produzione e formazione musicale mediante la definizione di un piano regionale di settore con cadenza biennale e il sostegno alla costituzione di un’agenzia sul modello della “Film Commission” e del “Fondo per gli Audiovisivi”». Tutto questo, «non solo per il valore culturale in sé, ma anche per dare una risposta ad un settore nel quale ad oggi operano a vario titolo oltre 7.000 tra artisti e professionisti, spesso con contratti precari, partite Iva o contratti intermittenti o a chiamata».
Va detto, poi, che Honsell è entrato anche nel sistema di funzionamento della normativa stessa: «La legge – ha osservato – opera a tre livelli: quello dell’associazionismo, quello formativo e quello imprenditoriale, consapevoli che il settore della produzione musicale è stato tra quelli più penalizzati dalla pandemia, ma la musica è invece uno dei vettori più efficaci di coesione sociale e di prevenzione al disagio sociale, relazionale e mentale, che proprio nella pandemia si è acuito». Inoltre, ha aggiunto che «la pluralità linguistica e culturale della nostra regione si riflette significativamente sulla ricchezza della nostra produzione musicale e la sua valorizzazione costituisce un’opportunità sul piano turistico ed imprenditoriale».
Nell’occasione, Tubet ha rimarcato: «Una legge che possa sostenere il comparto musicale promuovendo anche lo sviluppo dei suoi artisti e delle formazioni emergenti operativi sul territorio regionale è un’operazione positiva che, da un lato, potrebbe mettere a “sistema” le varie realtà regionali e da un lato potrebbe assicurare uno sviluppo». E il rapper nimense ha pure ricordato che «in regione abbiamo diverse eccellenze musicali, che comprendono anche patrimoni inestimabili di musica antica e in lingua minoritaria, che meriterebbero un sostegno negli ambiti di produzione, distribuzione e diffusione di prodotti discografici, studi accademici e spettacoli dal vivo prodotti in regione».
Sabrina Morena, a sua volta, ha infine evidenziato la valenza di questa proposta di legge, sottolineando che «è importante perché vuole professionalizzare sempre di più gli artisti e incentivare le reti, promuovendo la capacità di fare dei progetti europei che sono il futuro della produzione culturale. E dando, nel contempo, una risposta anche ai rilevanti mutamenti introdotti nel comparto musicale dalle innovazioni tecniche in campo digitale, che hanno portato alla nascita di nuove sensibilità e nuove professionalità che questa legge mira a tutelare e valorizzare».

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In copertina e all’interno l’incontro a Udine di Mauro Tubetti con Furio Honsell e Sabrina Morena.

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