Dopo una lunga attesa legata al complesso biennio di sospensione pandemica, torna – finalmente anche in presenza – una delle iniziative di riferimento della scena cameristica mondiale, il Concorso Internazionale “Premio Trio di Trieste”, come sempre promosso da Chamber Music Trieste per la direzione artistica della sua fondatrice, la pianista e musicologa Fedra Florit. A pochi mesi dalla scomparsa di Renato Zanettovich – celebre musicista della formazione del Trio di Trieste che ha ispirato, con la sua cifra stilistica, la musica cameristica di tante generazioni di interpreti a livello internazionale –, il Concorso riparte con un’edizione che culminerà dal 10 al 12 settembre nelle selezioni dal vivo, a Trieste – programmate fra il Conservatorio Giuseppe Tartini e il Teatro Miela – e che sarà preceduta, a inizio estate, lunedì 4 luglio, da una prima selezione attraverso audizioni programmate online. Soprattutto, la 21ma edizione troverà nel grande violinista Salvatore Accardo il suo riferimento e nume tutelare: sarà lui, infatti, designato dall’Accademia Chigiana di Siena, il presidente di una prestigiosa giuria in cui lavoreranno, fianco a fianco, alcuni dei più noti protagonisti del camerismo europeo, e non solo. Ci saranno infatti al suo fianco anche il pianista e didatta russo Siavush Gadjiev e il violinista uruguayano Amiram Ganz, il violista e fondatore del Quartetto di Cremona Simone Gramaglia (designato dal Conservatorio Tartini), la violoncellista israeliana Hila Karni componente del Trio Mondrian, il violinista Radim Kresta dello Josef Suk Piano Quartet (Repubblica Ceca), il primo violino, direttore e solista dell’Orchestra Virtuosi Italiani Alberto Martini, il pianista e fondatore del Trio Debussy Antonio Valentino (Italia) e, infine, il direttore artistico del Concorso, Fedra Florit.
«Proprio la composizione della Giuria – spiega Fedra Florit – evidenzia il passaggio di testimone fra alcuni artisti che vinsero, giovanissimi, il primo Premio al concorso, oggi affermati a livello internazionale, e i giovani musicisti del nostro tempo, certo stimolati dalla presenza di questi maestri. Tutti, quest’anno, sono accomunati da un forte desiderio di ripresa e ripartenza, a cominciare dai giovani ensemble che non vedono l’ora di rimettersi in gioco: la 21ma edizione è un atto di speranza e insieme di coraggio, per lo sforzo organizzativo e l’impegno economico che comporterà. Abbiamo voluto garantire ai concorrenti un bando versatile sotto il profilo della scelta musicale e delle formazioni, scandito da un percorso di musiche importanti del repertorio per pianoforte ed archi, dal Duo al Quartetto. La presenza di Salvatore Accardo, che torna a Trieste dopo una memorabile edizione 2011, diventa anche un affettuoso omaggio al Trio di Trieste e a Renato Zanettovich, di cui è ancora vivissima la presenza nelle ultime edizioni del Concorso e al quale sarà dedicato uno dei nostri Premi». Il montepremi 2022 conta su riconoscimenti per complessivi 30.000 euro, info e dettagli sul bando sul sito acmtrioditrieste.it
Dalla prima edizione (1996) all’ultima (2020) sono state ammesse al Concorso circa 650 formazioni cameristiche per un totale di oltre 1700 musicisti, in formazioni dal duo al quintetto, provenienti da 29 Paesi del mondo. Al “Premio Trio di Trieste” hanno fatto tappa in 25 anni migliaia di partecipanti fra concorrenti, giuria, stampa e critici. Il Concorso è nato per evidenziare il lavoro cameristico di quei gruppi che, per mentalità e gusto, seguono criteri cameristici affini a quelli che hanno condotto il Trio di Trieste ai vertici mondiali in più di sessant’anni d’attività cameristica e didattica. «Quindi – sottolinea ancora Fedra Florit – formazioni stabili, lettura attenta della partitura, fusione tra pianoforte e archi, nettezza di fraseggio e determinatezza critica ed autocritica, tali da affinare i risultati nel tempo e da definire un complesso dalla spiccata personalità. La scelta delle formazioni, per pianoforte e archi, ricorda infatti il repertorio più amato ed eseguito dal Trio di Trieste.
Nel tempo, il Premio ha consolidato il suo prestigio ed è annoverato come uno dei più influenti concorsi cameristici a livello mondiale. «Vincere il Premio Trio di Trieste – ricorda la musicologa – significa raggiungere un obiettivo prezioso per il lancio della propria carriera concertistica: i nostri vincitori, dal Trio Debussy nel 1997 a quelli successivi, sono oggi tra i complessi cameristici più richiesti ed affermati sulla scena internazionale». Dal 2017 è attivo un Protocollo d’Intesa con l’Accademia Chigiana di Siena per lo scambio di giovani complessi tra le due realtà concertistiche e una condivisione dei Giurati sul Concorso al momento delle selezioni. Al Concorso di Esecuzione del Premio Trio di Trieste (biennale), dal 2012 si è affiancato per alcune edizioni il Concorso di Composizione, dedicato al compositore triestino Giampaolo Coral, scomparso prematuramente nel 2011: iniziativa progettata per incentivare la composizione per organici cameristici, quali il Duo, il Trio e il Quartetto per pianoforte e archi. Il Concorso si fregia dell’Adesione del Presidente della Repubblica, che invia ad ogni edizione la Sua Medaglia di Rappresentanza, e del Patrocinio del Senato della Repubblica. Si avvale del contributo della Regione Fvg, del Comune di Trieste, della collaborazione con il Conservatorio di Trieste e con l’Iniziativa Centro-Europea, e di alcuni preziosi sponsor privati tra cui Generali, Fondazione CRTrieste, Fondazione Casali, Fondazione Illy e Fondazione Pittini.
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In copertina, Salvatore Accardo presidente della giuria del Premio; all’interno, il grande violinista con Renato Zanettovich, scomparso centenario nei mesi scorsi, e la pianista e musicologa Fedra Florit.