(g.l.) Il Friuli Venezia Giulia non è più una regione relegata ai confini delle carte geografiche, ma un territorio in continuo divenire, crocevia di popoli e di culture, la cui voce viene tenuta sempre maggiormente in considerazione grazie ad eventi e personaggi di caratura nazionale e internazionale. Così la pensa l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, sottolineando il senso di pordenonelegge 2022. Parte, infatti, dal cuore dell’Europa l’avventura della 23ma edizione della Festa del Libro con gli Autori: se dal 14 al 18 settembre sono attesi ben 596 protagonisti, in 41 location a Pordenone (29) e in Friuli Venezia Giulia (12), per oltre 300 eventi e oltre 50 anteprime editoriali in cinque giorni, è a Praga che si aprirà pordenonelegge 2022, con un’Anteprima progettata “sull’uscio della storia”, domani 8 settembre, alle 18.30, nell’Istituto Italiano di Cultura, con streaming che si potrà seguire in diretta a Pordenone, nell’ex Convento di San Francesco (prenotazioni a segreteria@pordenonelegge.it, fino ad esaurimento dei posti disponibili).

Emanuele Trevi

«Pordenonelegge – ha affermato Michelangelo Agrusti, presidente di Fondazione Pordenonelegge – riacquista quest’anno, dopo il lungo biennio pandemico, la sua caratteristica identitaria di festa del libro e insieme festa di popolo. Non è un caso che parta da Praga, un luogo fortemente evocativo, la capitale europea in cui si è concretamente dimostrato, con la Primavera del 1989, che la cultura può sconfiggere anche una dittatura. La “Rivoluzione di velluto” fu infatti portata avanti da filosofi, poeti, scrittori e drammaturghi come Vaclav Havel, che non a caso ha sempre sostenuto l’importanza di Praga per l’Europa non in virtù delle passate glorie economiche, ma per il fatto che era la città con il maggior numero di teatri rispetto alle altre capitali europee. Oggi pordenonelegge vuole testimoniare che i libri alimentano la libertà e la cultura è un valore fondamentale per la democrazia: con piena solidarietà umana e intellettuale allo scrittore Salman Rushdie, colpito molto tempo fa da una “fatwa” oscurantista, e ai popoli dove i libri e le voci libere vengono messi a tacere e bruciati. La spiga di grano, tatuata sulla nostra immagine 2022, ricorda la tragedia dell’Ucraina: pordenonelegge si spinge sull’uscio della storia per raccontare il nostro tempo tormentato». «Sarà un’edizione intensa di stimoli e proposte: pordenonelegge 2022 inviterà alla riflessione sul presente proprio mentre la storia si compie – gli ha fatto eco il direttore artistico Gian Mario Villalta – e al tempo stesso sarà un’edizione fortemente legata al contributo dei giovani, sui piani della scrittura con il Premio Campiello Bernardo Zannoni, della poesia, della filosofia, della partecipazione di tantissimi studenti e scuole in un festival che parla ai lettori di ogni età».

Michael Žantovský

Alla presentazione del festival letterario, hanno portato il loro saluto, come detto, l’assessore regionale Tiziana Gibelli, sottolineando l’importanza di uno sguardo internazionale anche in prospettiva dell’Anno 2025, quando Gorizia e Nova Gorica saranno Capitale europea della Cultura, coinvolgendo l’intera regione; l’assessore alla Cultura Alberto Parigi in rappresentanza del Comune di Pordenone, ricordando l’ampia offerta museale ed espositiva predisposta per il pubblico di pordenonelegge; e Lino Mian, presidente di FriulOvest Banca, che ha detto: «La Festa del libro con gli autori rappresenta, da sempre, una straordinaria opportunità di promozione del moderno paradigma di come il mondo della cultura possa anche trasformarsi in virtuoso fattore economico. È dunque doveroso che anche le banche piccole, di comunità, come Friulovest, siano al fianco di questi eventi, capaci di proiettare Pordenone e la sua provincia in ambito internazionale. Ancor più in questa edizione che vede il suo prestigioso prologo a Praga». In particolare, l’esponente della Giunta Fedriga ha evidenziato come la manifestazione letteraria del Friuli Occidentale, con alcuni dei suoi ospiti, sia in grado di fare chiarezza su chi siano gli aggrediti e l’aggressore in una guerra che si sta consumando non distante dai nostri confini e che sta avendo pesanti ripercussioni a livello mondiale. Inoltre, ha ricordato l’importante ruolo degli adulti, che devono spronare e invogliare i giovani alla lettura, in un territorio che comunque vanta un positivo primato a livello nazionale per numero di “consumatori” di libri. Infine, in vista dell’appuntamento del 2025 con Nova Gorica-Gorizia, l’assessore regionale ha ribadito l’importante ruolo di questa manifestazione che proporrà eventi nell’arco dell’intero anno e in cui pordenonelegge rivestirà un ruolo di rilevanza primaria. Su questo appuntamento la Regione Fvg si sta preparando al meglio, ragionando in termini di apertura e trasformazione, creando un percorso in grado di coinvolgere tutti ingenerando quella curiosità ed attenzione che si possa poi trasferire alle future generazioni.

Il famoso Ponte Carlo.

Ritrovare le suggestioni che rinsaldano il legame con le radici democratiche dell’Europa, nella città di una “primavera” che resta emblematica e identitaria per i popoli del continente, è dunque il motivo ispiratore dell’Anteprima di pordenonelegge, dedicata proprio a “Praga mito, Praga realtà. Incroci della memoria tra storia e letteratura”: un dialogo che impegnerà lo scrittore italiano Emanuele Trevi, autore di “Praga 1990, il cammino della speranza”, e il direttore esecutivo della Biblioteca Václav Havel, Michael Žantovský, già portavoce del presidente della Repubblica Ceca Vaclav Havel, insigne autore e drammaturgo. L’evento, presentato da Fabrizio Iurlano, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Vienna, e dallo stesso Villalta, si svolgerà in lingua italiana e ceca, con traduzione simultanea. Promossa in sinergia con Friulovest Banca e con la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura a Praga e del Centro Ceco di Milano, l’Anteprima di pordenonelegge confluirà nella giornata inaugurale, mercoledì 14 settembre, con gli eventi affidati a sei grandi voci del nostro tempo, sempre sul filo rosso Pordenone – Praga: alle 18 al Teatro Verdi di Pordenone si partirà con la scrittrice ceca Radka Denemarková e l’autrice italiana Silvia Avallone, intervistate de Alessandro Catalano e impegnate nel “Dialogo sul presente, sull’orlo dell’Europa”. Alle 21, a Trieste nella Sala Ridotto del Teatro Verdi, si proseguirà con gli scrittori Josef Pánek e Mauro Covacich sul filo rosso “Con il corpo qui, con la mente ovunque”. Condurrà la conversazione la curatrice di pordenonelegge Valentina Gasparet. E sempre mercoledì 14 settembre, alle 21, sulla Terrazza a Mare di Lignano Sabbiadoro, riflettori sul dialogo “Alla ricerca di storie vere”, con Markéta Pilátová e Matteo Bussola, intervistati dal curatore di pordenonelegge Alberto Garlini.

Pordenonelegge sull’uscio della storia, in questa edizione 2022: se il mondo cerca di uscire dalla crisi pandemica mentre avanza l’incubo della crisi energetica ed economica, l’attualità geopolitica innerva ogni spazio delle nostre vite. Pordenonelegge guarda al mondo dallo spicchio visuale dei libri, per offrire spazi di confronto e condivisione del tempo che stiamo vivendo. Con particolare attenzione il festival guarda all’Ucraina violata dalla guerra: lo fa a partire dalla spiga di grano tatuata nell’immagine 2022. In collegamento da Kiev, lo scrittore ucraino Aleksej Nikitin, partendo dal suo ultimo romanzo, “Bat-Ami. Di fronte al fuoco”, edito Laurus Edizioni (Kiev), non ancora tradotto in Italia ma di prossima pubblicazione per Voland, racconterà come la cultura e la letteratura cercano di resistere nel Paese. E sempre in anteprima a pordenonelegge arriva l’antologia pubblicata da Mondadori “Poeti d’Ucraina”, a cura di Alessandro Achilli e Yarina Grusha Possamai. Interverranno al festival per presentarla anche le autrici ucraine Iya Kiva e Halyna Kruk. E tante saranno le riflessioni sugli accadimenti internazionali: a pordenonelegge ci saranno l’inviato sul fronte del conflitto Lorenzo Cremonesi e l’autore Nicolai Lilin che ricostruirà la vita sorprendente e la folgorante ascesa politica di Vladimir Putin. Mentre Federico Rampini si interrogherà sul continuo processo all’Occidente, Alan Friedman sull’evoluzione socio-economica e “il prezzo del futuro”, e Francesca Mannocchi spiegherà anche ai più giovani i conflitti del nostro tempo. Straordinario quest’anno lo sguardo internazionale del festival, con la presenza di moltissimi autori europei e internazionali: fra gli altri i Premi Pulitzer Joshua Cohen e Jericho Brown, il National Book Award Jason Mott, il Maestro del giallo Jeffery Deaver, e ancora l’autrice Jhumpa Lahiri cui va la 15^ edizione del Premio Friuladria Crédit Agricole ‘La storia in un romanzo’, e poi Olivier Norek, Frans De Waal, Jonathan Gottschall, Sasha Marianna Salzmann, Thomas Gunzig, William Dalrymple, Roy Chen, Elisabeth Asbrink, Olivier Sibony, Miguel Benasayag, Frank Westerman.

Sempre folla a Pordenone.

(Foto Cozzarin)

Le grandi voci italiane a pordenonelegge: sempre con un occhio attento all’attualità politica ed economica, ai grandi temi del lavoro, della ripresa, dello sviluppo sostenibile. Nella serata inaugurale pordenonelegge propone la presentazione – in anteprima – di “Una storia semplice. La Lega, il Friuli Venezia Giulia, la mia famiglia”, il libro d’esordio di Massimiliano Fedriga, presidente della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, che lo sfoglierà in dialogo con Paolo Del Debbio. E al festival si presenteranno anche i libri dei direttori del Foglio Claudio Cerasa, “Le catene della destra”, e del Domani Stefano Feltri, “Il partito degli influencer”, mentre sono in arrivo in veste di autori anche Matteo Renzi con “il mostro”, Gianni Cuperlo con “Rinascimento italiano” e Carlo Nordio con “Giustizia. Ultimo atto. Da Tangentopoli al crollo della magistratura”. E il nostro tempo osservato e raccontato al festival anche da Roberto Saviano, Massimo Franco, Umberto Ambrosoli, Mario Calabresi, Andrea Segrè, Alessandro Benetton, Antonio Calabrò, Lucio Luca, Riccardo Staglianò, Marco Frittella, Toni Capuozzo, Fiorenza Sarzanini, Marco Damilano, Marzio Breda, Luca De Biase, Beppe Severgnini con il Gen. Francesco Paolo Figliuolo. Pordenonelegge nel cuore della letteratura e saggistica del nostro tempo, con Marco Balzano, cui va la 3^ edizione del Premio Letterario Friuli Venezia Giulia “Il racconto dei luoghi e del tempo”, e con Antonio Scurati, Gianrico Carofiglio, Diego De Silva, Daria Bignardi, Maurizio De Giovanni, Massimo Recalcati, Valeria Parrella, Nadia Terranova, Chiara Valerio, Ilaria Tuti, Carlo Lucarelli, Carlo Ginzburg, Pier Aldo Rovatti, Paolo Zellini, Paolo Crepet, Davide Rondoni, Aldo Cazzullo, Tullio Avoledo, Enrico Galiano, Annarita Briganti, Loriano Machiavelli, Piero Dorfles, Giovanni Maria Flick, Flavio Caroli, Giampiero Mughini, Mauro Corona, Andrea Maggi, Valeria Della Valle, Massimo Carlotto, Viola Ardone, Massimo Cirri, Luca Bianchini. A pordenonelegge la poesia è un festival nel festival, con i nomi di riferimento: come Milo De Angelis, Fabio Pusterla, Maurizio Cucchi, Mary B Tolusso, Laura Pugno, Maria Grazia Calandrone, Cesare Lievi. E nel percorso Parole in scena, fra spettacolo e letteratura, a pordenonelegge si racconteranno Francesca Michielin, Lino Guanciale, Beatrice Venezi, Sonia Bergamasco, Lillo, Natalino Balasso, Gabriele Vacis, Paolo Calabresi, Davide Toffolo. E sfileranno le storie di grandi sportivi, come Franco Baresi, la medaglia d’oro paralimpica Antonio Fantin, il karateka medaglia d’oro Luigi Busà.

Un settore del festival.

In una necessaria dialettica fra il nostro tempo e quello che verrà, va alla Generazione Z una attenzione speciale della 23ma edizione di pordenonelegge: a cominciare da uno dei protagonisti più attesi della serata di apertura del festival, mercoledì 14 settembre, il 60° Premio Campiello Bernardo Zannoni, autore 27enne che racconta di avere iniziato a soli 21 anni a lavorare al romanzo d’esordio, “I miei stupidi intenti”, che ha conquistato la Giuria dei Letterati del Campiello 2022. Nel segno di un gemellaggio letterario consolidato, per l’11° anno si rinnova dunque la partnership fra pordenonelegge e il Premio Campiello, per dare concreta dimostrazione dell’auspicio espresso da Zannoni al momento della premiazione: «l’Italia può essere un Paese per giovani che hanno voglia di leggere, formarsi e imparare». E in corrispondenza con l’avvio del nuovo anno scolastico, ecco pordenonelegge Junior con tanti protagonisti chiamati a siglare l’avvio di pordenonelegge, nella mattinata di mercoledì 14 settembre, e alcuni contest che alimentano per i più piccoli la magia della lettura. Grandi firme italiane e internazionali, anche in questa edizione, con gli appuntamenti legati a “Caro autore, ti scrivo…”, e un poker di autori eccellenti: Anna Woltz, Silvia Vecchini e Sualzo, Jean-Claude Mourlevat, Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone. Fra i nomi di prestigio della narrativa per ragazzi, pordenonelegge ospiterà quest’anno Guido Sgardoli, Massimo Polidoro, Enrico Galiano, Pierdomenico Baccalario, Chiara Carminati, Bruno Tognolini, Federico Taddia. Ci saranno i giovani poeti finalisti del Premio Pordenonelegge Poesia: Dimitri Milleri, Silvia Righi e Riccardo Socci; e i giovani autori pubblicati quest’anno nella collana “Gialla”: Erica Donzella, Francesco Terzago, Letizia Gava, Andrea Cozzarini e Alessandro Stoppa. Un percorso dedicato alla giovane filosofia, per confrontarsi nella lettura del nostro tempo, arriverà grazie alla collaborazione con Mimesis Festival, e la partecipazione di Giovanni Matteucci in dialogo con Rocco Ronchi, Emanuele Coccia, Sebastiano Maffettone e Mario De Caro, Maura Gancitano e Silvia Capodivacca.

Info: programma del festival su pordenonelegge.it

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In copertina, il meraviglioso centro storico di Praga capitale della Repubblica Ceca.

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