Va al giornalista Aldo Cazzullo, editorialista e inviato del Corriere della Sera, l’11ma edizione del Premio Crédit Agricole FriulAdria Testimoni della Storia, promosso dal Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta e da Link, Festival del Giornalismo, su impulso dello stesso istituto bancario, d’intesa con il festival Pordenonelegge. «Per la capacità di leggere gli accadimenti sociali, economici e politici con approccio storico e insieme con originale stile comunicativo, per una cifra giornalistica che sa coniugare autorevolezza e linguaggio divulgativo, rendendo anche i suoi lettori testimoni privilegiati del proprio tempo, Aldo Cazzullo è il vincitore del Premio Crédit Agricole FriulAdria “Testimoni della Storia 2022». Il Premio, assegnato nelle scorse edizioni a Maurizio Molinari, Giovanni Minoli, Gian Antonio Stella, Vittorio Zucconi, Corrado Formigli, Ezio Mauro, Ferruccio De Bortoli, Lilli Gruber, Giovanni Floris e Gianni Minà, sarà consegnato a Trieste giovedì 5 maggio, alle 19, in occasione della Serata di anteprima della IX edizione di Link Festival del giornalismo, in programma fino a domenica 8 maggio nella Fincantieri Newsroom di piazza Unità d’Italia. Subito dopo Cazzullo sarà protagonista di un dialogo con Emma D’Aquino, conduttrice dell’edizione principale del Tg1, sui temi della parità di genere, a testimonianza dell’impegno del Festival per la sensibilizzazione sugli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dall’Agenda globale 2030 delle Nazioni Unite. L’incontro prenderà spunto dal recente libro “Le Italiane” (Solferino 2021): un viaggio dentro l’animo femminile e nella comunità nazionale dove sono proprio le donne a custodire l’identità italiana. A riprova che la grande avanzata delle donne è appena cominciata.
Al “Testimone della Storia” Aldo Cazzullo sarà consegnato anche un Tallero dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria, rappresentazione simbolica del Premio e simbolo di unione fra genti europee: il Tallero fu infatti punto di riferimento del sistema monetario unificato di tutti gli Stati dell’Impero asburgico a seguito della Convenzione di Vienna siglata nel 1753. Un auspicio prezioso, quindi, a maggior ragione nelle settimane in cui la pacifica convivenza dei popoli è messa a dura prova dal conflitto in Ucraina. Il Tallero di Maria Teresa d’Austria – lo stesso che ogni 6 gennaio è al centro della tradizione epifanica di Gemona – sottolinea anche il gemellaggio fra diverse manifestazioni culturali del Friuli Venezia Giulia, sostenute da Crédit Agricole FriulAdria, quali Link Festival del giornalismo e Pordenonelegge.
«Mai come in questo periodo, dalla comunità locale e internazionale, sale un forte bisogno di inclusione sociale e di rispetto delle diversità. Per questo apprezziamo molto l’impegno del festival del giornalismo “Link” su questi temi. In particolare, sarà un onore poter accogliere in regione e omaggiare un giornalista dello spessore intellettuale di Aldo Cazzullo, il cui nome va ad impreziosire ulteriormente l’albo d’oro del Premio Testimoni della Storia», ha affermato la presidente di Crédit Agricole FriulAdria, Chiara Mio, che consegnerà il riconoscimento a Trieste.

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Giornalista e scrittore italiano, classe 1966, Aldo Cazzullo è nato ad Alba e ultimati gli studi, nel 1988, è stato assunto come praticante nella redazione de La Stampa; grazie alla sua penna attenta e audace è stato una delle firme più note del quotidiano torinese sino al 2003, quando è diventato editorialista e inviato per il Corriere della Sera. Testimone di grandi appuntamenti elettorali e sportivi (in patria e all’estero), nonché profondo conoscitore dei costumi e della recente storia d’Italia, negli anni ha scritto numerosi saggi. Fra questi I ragazzi di via Po. 1950-1961: quando e perché Torino ritornò capitale (1997), I ragazzi che volevano fare la rivoluzione (1998), Il mistero di Torino (2004, con V. Messori), Viva l’Italia (2010), L’Italia s’è ridesta (2012), Basta piangere. Storie di un’Italia che non si lamentava (2013), La guerra dei nostri nonni (2014), Possa il mio sangue servire. Uomini e donne della Resistenza (2015), Le donne erediteranno la terra. Il nostro sarà il secolo del sorpasso (2016), entrambi nel 2017, L’intervista. I 70 italiani che resteranno e Metti via quel cellulare. Un papà. Due figli. Una rivoluzione, Giuro che non avrò più fame (2018), Peccati immortali (2019, con F. Roncone), A riveder le stelle (2020) e, tutti nel 2021, Le italiane. Il Paese salvato dalle donne, Un italiano contro. Il secolo lungo di Montanelli e Il posto degli uomini. Dante in Purgatorio dove andremo tutti (2021). Nel 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo, La mia anima è ovunque tu sia.

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In copertina, il giornalista Aldo Cazzullo che il 5 maggio sarà premiato a Trieste.

 

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