di Giuseppe Longo
«Un vero e proprio monumento vivente, che adesso giorno per giorno perde le foglie in attesa di essere ricoperto di luci, quelle che ormai da molti anni lo rendono uno degli “alberi di Natale” fra i più suggestivi e originali del Friuli», scrivevo appena domenica scorsa a proposito del meraviglioso platano che, da oltre 140 anni, domina il centro di Nimis, divenendo un importante e riconosciuto simbolo del paese pedemontano. Ma questo era soltanto un mio auspicio, perché non sarà così! Quest’anno il grande albero non sarà ricoperto di luci perché il sindaco Gloria Bressani ha appena diffuso la notizia che questo ultrasecolare “guardiano” di piazza 29 Settembre – testimone delle dolorose vicende sopportate da Nimis soprattutto nell’ultima guerra, ma fortunatamente anche della sua rinascita, come pure quella avvenuta dopo il terremoto che ha significato una seconda ricostruzione dopo così pochi anni – «è stato inserito nell’elenco degli alberi monumentali della Regione Fvg», aggiungendo che «prossimamente sarà sottoposto a potatura e cure manutentive che comprendono anche la sostituzione dei tiranti che sostengono i rami».
E il primo cittadino prosegue: «L’illuminazione natalizia che lo caratterizzava splendidamente nel periodo delle festività è stata rimossa per poter eseguire i lavori», e poi dà anche un’altra notizia, che però ha il sapore della delusione: come dire che non sarà più possibile ricollocare la stessa illuminazione «in quanto considerata, dagli esperti, nociva alla salute di questa magnifica pianta ultracentenaria», per cui «l’Amministrazione cercherà di ovviare a tale mancanza con soluzioni alternative che consentano di ricordare lo spirito natalizio che sta nel cuore di noi tutti, ben consapevoli che qualsiasi ornamento non potrà mai essere paragonato a quello degli scorsi anni che esaltava la magnificenza del platano. Nel contempo, si cercherà di individuare soluzioni luminose permanenti che mettano in evidenza la sua bellezza durante tutto l’anno. E’ una rinuncia importante quella che si sta facendo, ma tutti noi abbiamo a cuore la conservazione di questa pianta che è uno dei simboli del paese».
Come non condividere le parole del sindaco di Nimis? La notizia che non ci saranno più sul platano le tradizionali luminarie per le feste di fine anno è stata appresa, da molti di coloro che ne aspettavano l’accensione, come una “doccia fredda”, ma anche con la consapevolezza che debba essere fatto tutto ciò che è utile e opportuno a salvaguardare quello che ormai è a tutti gli effetti – e non solo per simpatica definizione – un “monumento verde”. Integrando le parole di Gloria Bressani, l’ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici, Aldo Attimis: «Correnti vaganti e campi magnetici danneggiano la salute di questa pianta centenaria». Ecco, dunque, chiarito il motivo per cui sono stati rimossi i fili dell’illuminazione natalizia e che quindi non saranno più ricollocati. Una delusione, certamente, anche per me da sempre legato alle tradizioni del paese. Ma la salute di quello che ora possiamo chiamare il “Platano di Nimis” viene prima di tutto.
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In copertina, il “Platano di Nimis” ricoperto di luci natalizie, in una bella foto di Severo Lauzana, e qui sopra come appare in questi giorni.