di Mariarosa Rigotti
Dopo due anni, domani, 13 novembre, si alzerà il sipario su “Pomeriggi d’Inverno”, la rassegna teatrale dedicata alle famiglie, firmata dal Cta, il Centro eatro Animazione e Figure di Gorizia (di cui è direttore artistico Roberto Piaggio). «Eccoci finalmente – sottolineano, infatti, dal Cta – dopo due anni di sospensione e di incertezze per tutti noi, a riprendere, e si spera questa volta senza più interruzioni e limitazioni, il filo di un proposta nata ben 22 anni fa: “Pomeriggi d’inverno”, la nostra stagione invernale di teatro di figura, alla quale il Cta ha sempre tenuto molto per tutte le valenze sociali e culturali che sottende». E aggiungono: «Una selezione delle esperienze più interessanti e particolari del panorama teatrale rivolto alle nuove generazioni: si spazierà dal teatro d’ombre a quello di oggetti e d’attore, dai burattini a guanto della tradizione al nuovo teatro danza e d’immagine».
Roberto Piaggio
Lo spettacolo di domani, adatto a partire dai 4 anni di età e che troverà spazio al Kulturni Center Bratuž, sarà preceduto, alle 16, nello stesso centro, dalla presentazione al pubblico e alla stampa della nuova stagione. Sarà proprio l’occasione per illustrare questa stagione di teatro per le famiglie Sobotni Vrtiljak, promossa dallo stesso Bratuž, e dal lancio dell’intero cartellone di “Pomeriggi d’inverno” che, da novembre a marzo, proporrà appuntamenti imperdibili per i bimbi e le loro famiglie. Quindi, in scena si applaudirà “Sonia e Alfredo”.
La rappresentazione di domani, che arriva subito dopo il lusinghiero successo della seconda passeggiata teatrale di Gorizia Nascosta, vedrà impegnata la compagnia Giocovita con protagonisti Deniz Azhar Azari e Tiziano Ferrari. Nel dettaglio,“Sonia e Alfredo un posto dove stare” è tratto dall’opera di Catherine Pineur. L’adattamento teatrale è di Enrica Carini e Fabrizio Montecchi, quest’ultimo ha curato anche regia e scene. Le sagome Nicoletta Garioni e Federica Ferrari (tratte dai disegni di Catherine Pineur). Musiche di Paolo Codognola; costumi di Rosa Mariotti, luci di Anna Adorno. Le voci registrate: Alessia Candido, Tiziano Ferrari, Esther Grigoli, Costantino Orlando. Coproduzione Mal – La Maison des Arts du Léman (Thonon-Évian-Publier). Lo spettacolo è tratto dai libri Va-t’en, Alfred! e T’es là, Alfred? di Catherine Pineur @ l’ecole des loisirs). Infatti, il testo drammaturgico, per attori e ombre, fonde e sviluppa le vicende contenute nei due libri in un’unica storia. Una nota sull’autrice Catherine Pineur (1969): ha studiato illustrazione all’Istituto Saint-Luc di Liegi e all’Atelier d’illustration des Arts Décoratifs di Strasburgo. Vive in Belgio con i suoi due bambini in una casa di campagna circondata da colline.
«Lo spettacolo – sottolineano gli organizzatori anticipandone la trama – con poche ed essenziali parole e con figure dal tratto semplice, ma potentemente evocativo, racconta tutto questo. I protagonisti, sullo schermo bianco del teatro d’ombre, prendono forma e vita grazie a due attori/animatori e diventano personaggi capaci di farsi interpreti, con gesti semplici, dei grandi temi della vita, in maniera dolce e commovente». Si tratta di una storia semplice, dolce e commovente, di amicizia e solidarietà. E, ancora, anticipando la trama: «Chi è quel un buffo strano uccello? Da dove viene? Non si sa. Sembra che abbia avuto appena il tempo di prendere la sua sedia e di scappare, sembra che non abbia più una casa. “C’è posto per me?”, chiede Alfredo mentre cerca un luogo dove stare, ma tutti hanno le loro buone ragioni per dirgli no. Di Sonia, invece, si sa che vive sola in una casa in fondo al bosco. Si sa anche che non ama allontanarsi dal suo piccolo regno perché tutto quello che le serve per stare bene è lì. Non ha bisogno di nient’altro. Un giorno, però, qualcuno si ferma davanti alla sua casa, si siede su una sedia e si mette ad aspettare. Quel qualcuno, si sarà già intuito, è Alfredo. Sonia all’inizio è turbata dalla presenza di questo strano buffo uccello. “Chi sarà?”, si domanda impaurita, “Che cosa vorrà mai?”. Poi, vinta dalla curiosità, decide di avvicinarsi e “Buongiorno, vuoi un caffè?”, chiede allo sconosciuto. Un’amicizia a volte nasce così, da un semplice atto di gentilezza. Quella tra Sonia e Alfredo è nata con l’offerta di un caffè, poi di un altro e di un altro ancora, e così è diventata intensa e profonda. Ma un mattino Alfredo non c’è più. Sonia lo cerca prima sorpresa e poi preoccupata, così preoccupata che trova il coraggio di allontanarsi dalla sua casa per andare a cercarlo. Dove sarà andato Alfredo?». E ancora: «Sonia e Alfredo, racconta una storia semplice, dolce e commovente, di amicizia e solidarietà. Parla di quel che succede quando si sperimentano l’esclusione e la solitudine; di quando si ha la calorosa sensazione di aver trovato una nuova casa o un amico; di cosa si prova quando si trova il coraggio di affrontare esperienze sconosciute per il bene di qualcun altro».
Sonia e Alfredo, spiegano dal Cta, «racconta tutto questo con poche ed essenziali parole e con figure dal tratto semplice ma potentemente evocativo. Figure che sullo schermo bianco del teatro d’ombre, grazie alla presenza di due attori/animatori, si caricano di vita e diventano personaggi capaci di farsi interpreti, con gesti elementari e toccante sobrietà, dei grandi temi della vita». Una proposta, dunque, di sicuro fascino per i più piccoli, ma certo anche per gli adulti.
Quanto ai biglietti: l’ingresso unico è di 6 euro, e ci sono anche i PomeriggiCard a 25 euro (cinque ingressi ridotti, al costo di 5 euro, utilizzabile esclusivamente per lo stesso spettacolo). Per la stagione sono previste biglietteria e prevendita negli uffici del Cta; ma i biglietti si possono acquistare anche, il giorno dello spettacolo, al centro Bratuž, dalle 15. Ma sono disponibili pure sul circuito e nei punti vendita Vivaticket (www.vivaticket.it).
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In copertina e all’interno alcune scene dello spettacolo di domani.