Si sposta in questo fine settimana a Ovaro Vicino/lontano mont, prima edizione della rassegna itinerante, curata da Claudio Pellizzari, che Vicino/lontano ha voluto dedicare ai temi della montagna e del mondo, come suggerisce il doppio significato, in friulano, della parola “mont”. Oggi 21 agosto, in collaborazione con l’Officina Montagna del Cantiere Friuli dell’Università di Udine e con il Comune di Ovaro, il centro ambientale Aplis sarà la sede di una giornata di studio sulle “mappe di comunità”, strumento con cui gli abitanti di un luogo rappresentano il patrimonio, il paesaggio, i saperi in cui si riconoscono e che desiderano vengano trasmessi alle nuove generazioni.
Il concetto delle mappe di comunità nasce in Inghilterra, agli inizi degli anni ’80, ed è frutto della felice intuizione di Common Ground, un’associazione no-profit che, prima tra tutte, scelse di lavorare sulla comprensione e la valorizzazione del patrimonio locale attraverso il coinvolgimento attivo e creativo delle comunità di riferimento. Aprirà la giornata, alle 10.30, la lectio magistralis “L’arte di ascoltare” della sociologa, etnografa e scrittrice Marianella Scalvi. Già docente di Etnografia urbana alla I Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano e fondatrice di Ascolto Attivo, opera come libera professionista nel campo della gestione costruttiva dei conflitti nei processi decisionali partecipativi. Un buon ascoltatore – sostiene Marianella Scalvi – è un “esploratore di mondi possibili”, che accetta e rispetta la divergenza di opinioni e non teme di mettere in discussione le proprie convinzioni e certezze per apprendere soluzioni nuove, creative e condivise.
Nel pomeriggio, dalle 15 alle 18, Marianella Sclavi coordinerà il laboratorio di esperienze a confronto “Mappare i beni comuni materiali e immateriali”, che prevede gli interventi di Valentina De Marchi per Isoipse Impresa Sociale, di Davide Jannis, presidente del Consorzio culturale del Monfalconese, di Giulia Norbedo, operatrice museale per il Comune di Monfalcone, di Marta Pascolini, antropologa culturale, e di Agata Griedel, facilitatrice territoriale.
Per partecipare, è possibile registrarsi in loco, anche solo per la lectio del mattino, arrivando con debito anticipo. Vige l’obbligo del green pass.

Marianella Sclavi

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In copertina, uno scorcio della vallata di Ovaro, nel cuore della Carnia.

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